Wwf: «Il mondo si allontana dagli investimenti sui fossili»
Carbone addio: sei paesi ci rinunciano
Stati scandinavi e Usa si impegnano: stop a nuove centrali all’estero
[6 Settembre 2013]
Con un comunicato congiunto Danimarca, Finlandia, Islanda, Norvegia, Svezia e Usa hanno annunciato l’intenzione di non finanziare più nuove centrali a carbone all’estero, tranne che in circostanze eccezionali. Questa presa di posizione dei 5 Paesi scandinavi e degli Usa rafforza la tendenza crescente tra i maggiori finanziatori e donatori di spostare gli investimenti dai combustibili fossili alla transizione verso l’energia pulita e rinnovabile.
Secondo il Wwf è «Un segnale importante che contribuisce a rafforzare il crescente allontanamento globale dal carbone, la fonte di energia più obsoleta e inquinante» e Mariagrazia Midulla, responsabile clima ed energia del Wwf Italia sottolinea che «Dopo i passi attuati da questi Paesi, dalla Banca Mondiale e più recentemente dalla Banca Europea per gli Investimenti, è ora che altre grandi istituzioni seguano l’esempio. Agire è estremamente necessario e dobbiamo farlo adesso, ce lo dice la comunità scientifica con estrema chiarezza. Come Wwf, ci appelliamo alle istituzioni finanziarie, sia pubbliche che private, perché impegnino 40 miliardi di dollari in nuovi investimenti nell’energia rinnovabile entro il giugno 2014, e perché pongano termine agli investimenti in combustibili fossili, puntando a una vera ed equa transizione” ha dichiarato Midulla. E’ evidente che molti Governi e imprenditori hanno difficoltà a cogliere il livello di allarme che viene dalla comunità scientifica e a trasformalo in azione. Eppure in ballo c’è la civilizzazione umana e il Pianeta come lo conosciamo.
Più ritardiamo un’azione reale, più costoso e più difficile sarà l’affrontare il cambiamento climatico in atto. Oggi abbiamo ancora l’opportunità di trarne dei benefici, in termine di energia e di condizioni di vita. Ma le soluzioni che abbiamo a disposizione, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, devono diffondersi il più rapidamente possibile su scala globale».
In questi mesi il WWF sta promuovendo la Campagna globale “Ci tieni al futuro? Riprenditi l’energia! (Seize Your Power) rivolta ai cittadini per chiedere alle istituzioni finanziarie e ai governi del mondo di agire immediatamente investendo nell’energia rinnovabile e nell’efficienza energetica. Sul sito www.wwf.it/riprenditilenergia è stata lanciata anche la petizione globale per chiedere di finanziare il futuro delle rinnovabili e non il passato delle energie fossili.
Anche la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Bers/Ebrd) sta riconsiderando la sua posizione sugli investimenti in tutti i tipi di energia, compreso il carbone e la Midulla sottolinea: «Chiediamo alla Bers/Ebrd di diventare fossil free e mettere fine ai finanziamenti per i combustibili fossili. La Bers/Ebrd deve aumentare i propri investimenti in energia rinnovabile e sostenibile perché, come i leader dei cinque Paesi Scandinavi e gli Stati Uniti hanno detto nella dichiarazione di ieri, “Il cambiamento climatico è una delle principali sfide della nostra futura crescita economica e del nostro benessere».
Il Wwf chiede anche ai Paesi scandinavi di attuare un cambiamento nei loro investimenti nazionali, che sono molto importanti, visto che «I Fondi Sovrani della Norvegia sono i maggiori del mondo, e vedono investimenti in carbone e petrolio con emissioni equivalenti a più di 108 volte le emissioni della Norvegia stessa. Anche la Svezia deve compiere lo stesso cambiamento rispetto ai propri fondi pensione (AP-fonderna), visto che gran parte degli investimenti energetici va oggi al carbone, petrolio e gas».
Ma la Midulla sottolinea come «L’annuncio di questi Paesi evidenzia anche una possibile svolta nella volontà politica, in vista dei negoziati internazionali che si terranno a novembre in Polonia. Sarà vitale fare concreti passi avanti nei prossimi negoziati sul clima delle nazioni unite perché il cambiamento climatico sta arrivando al limite critico».