Clima: Toscana, Liguria ed Emilia Romagna chiedono unite lo stato di calamità

Giani: «Ho firmato lo stato di emergenza regionale», ora serve quello nazionale

[19 Agosto 2022]

A pochi giorni dal nubifragio che si è abbattuto sul fiorentino, un nuovo evento meteo estremo ha impattato con violenza sulla costa toscana, lasciandosi dietro due morti, molti feriti e ingenti danni al territorio.

«Si è trattato di un evento straordinario, un downburst, questo il termine tecnico – spiega il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani – collegato al passaggio del fronte temporalesco si è originato nella zona di San Vincenzo, quindi nella bassa provincia livornese, e ha poi seguito l’andamento della costa fino alle Alpi Apuane,  spostandosi poi verso l’interno  fin oltre Firenze e in prossimità di Arezzo. L’evento avverso e  le fortissime raffiche di vento che ha prodotto hanno causato soprattutto la caduta di alberi», ma anche grandinate con pezzi di ghiaccio fino a 4 cm di diametro, come accaduto in alcune zone della Provincia di Lucca.

Dopo un incontro con le dieci realtà di protezione civile della Toscana, ieri il governatore ha dunque firmato lo stato di emergenza regionale  per gli eventi meteorologici di Ferragosto e di ieri  nel territorio delle province di Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Città Metropolitana di Firenze, Arezzo, Siena, Pisa, Livorno, Grosseto.

Giani ha poi annunciato di aver subito contattato il direttore della protezione civile nazionale Fabrizio Curcio: già nei prossimi giorni arriveranno da Roma gli ispettori che coadiuveranno la protezione civile regionale nell’effettuare il censimento dei danni al fine di poter richiedere lo stato di emergenza nazionale, ipotesi sulla quale Giani ha detto di aver riscontrato «un atteggiamento favorevole».

Anche perché la richiesta non sta arrivando solo dalla Toscana, dato che l’evento meteo estremo ha interessato anche Liguria ed Emilia Romagna, richiedendo centinaia di interventi da parte dei Vigili del fuoco.

Per dar maggior forza alla richiesta di stato di emergenza nazionale, gli assessori all’Ambiente di Regione Toscana (Monia Monni), Emilia Romagna (Irene Priolo) e Liguria (Giacomo Giampedrone), hanno deciso di avanzarla congiuntamente «per far fronte agli ingenti danni subiti da tutte e tutti i nostri cittadini e garantire loro il maggior e miglior supporto possibile», come sintetizza Monni.