«L’ambiente è l’architrave su cui costruire un progetto che guardi al futuro»

Congresso nazionale di Legambiente, la discussione nelle sette piazze tematiche

Clima, Economia civile, Legalità, Mobilità, Reti territoriali, Suolo e Volontariato

[12 Dicembre 2015]

Il X congresso nazionale di Legambiente, organizzato a Milano negli spazi dell’Ex Ansaldo, è entrato oggi nel vivo del dibattito con le 7 piazze tematiche su clima, economia civile, legalità, mobilità, reti territoriali, suolo e volontariato. Sette temi e luoghi di incontro, proposte e confronto su quelle che per l’associazione ambientalista sono le leve di cambiamento che servono per rilanciare il futuro di oggi e di domani del Paese. Un cambiamento che è già in corso nel Paese con l’economia civile e il volontariato, le energie rinnovabili a vantaggio dei cittadini, un’agricoltura moderna che valorizza la qualità e la sostenibilità, la prevenzione, il riuso e la raccolta differenziata che alimentano l’economia circolare, la legalità che si oppone al degrado ambientale, come previsto dalla nuova legge sugli ecoreati. Temi di cui si è discusso con i partecipanti e i tanti ospiti – tra associazioni, imprese, amministratori – che partecipano alla tre giorni congressuale. Tra gli ospiti di oggi: l’on. Salvatore Micillo della commissione ambiente della Camera, l’on. Alessandro Bratti, presidente della commissione d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo illegale dei rifiuti, Roberto Bertollini rappresentante dell’Oms, Anna Donati, gruppo di mobilità sostenibile, Kyoto Club, Gianvito Graziano, presidente consiglio nazionale geologici, Walter Schiavello, segretario nazionale Fillea Cgil, Aldo Bonomi, direttore Aaster.

«L’ambiente – ha dichiarato Rossella Muroni, direttrice generare di Legambiente – può rappresentare l’architrave su cui costruire un progetto che guardi al futuro e che restituisca fiducia alle persone e alle comunità. Dalle 7 piazze tematiche del nostro congresso abbiamo oggi rilanciato al  Governo Renzi e alla Leopolda le nostre proposte e ribadiamo l’urgenza di modificare il modello energetico passando da un’economia basata sulle fonti fossili ad una oil free; di puntare sull’economia sociale e circolare per un nuovo mercato ecologico, giusto e condiviso; di innalzare i livelli dei controlli ambientali, sia repressivi sia preventivi; di approvare al più presto la legge sul consumo di un suolo e pensare ad una legge contro l’abusivismo edilizio. Ed ancora è fondamentale ripensare ad una nuova politica urbana che metta al centro la rigenerazione urbana e una nuova mobilità ed infine valorizzare le reti territoriali protagoniste di quel cambiamento che inizia dai territori promotori di esperienze di green society».

Per Legambiente l’economia sociale e il volontariato sono le due leve principali, dalle quali partire, per avviare e consolidare il cambiamento. Nelle due piazze tematiche di oggi è stato ricordato che l’economia sociale risponde al bisogno di lavoro dei giovani, offre opportunità migliori per l’imprenditoria femminile e più facilmente recepisce idee e sollecitazioni innovative, dall’economia circolare alla bioeconomia, alla sharing economy che vengono dagli scenari globali, dai bisogni emergenti, dai nuovi stili di vita e di consumo delle persone. Mentre la grande forza del volontariato sta anche nell’essere luogo di intreccio di competenze, di visioni, di risposte sociali a istanze collettive. In questi anni Legambiente ha dimostrato proprio l’importante contributo che il volontariato ambientale dà alla società attraverso campagne come Puliamo il Mondo, Spiagge e Fondali pulite, Nontiscordardimè – Scuole pulite che raccolgono sempre una grande partecipazione dal basso segno che la gente vuole fare davvero qualcosa di concreto per l’ambiente.

Tra le altre leve di cambiamento dalle quale partire, c’è anche il suolo, la mobilità, il clima, la legalità e le reti territoriali. Nella piazza dedicata al suolo, Legambiente ha ricordato che in Italia da cinquant’anni l’urbanizzazione procede al ritmo di 25mila ettari di suolo l’anno: non vengono risparmiati i terreni più fertili, le aree ad elevato rischio idrogeologico, le coste e gli ecosistemi più vulnerabili mentre cresce la fragilità del territorio, frane, e alluvioni amplificate dall’incalzare di eventi climatici estremi. Per questo è indispensabile . Per questo è indispensabile che si approvi al più presto la legge sul consumo di suolo.

Per quanto riguarda le altre piazze, oggi si è parlato poi di legalità, di stop alle ecomafie e alla corruzione. Dopo 21 anni di denuncia, la legge per inserire gli ecoreati nel codice penale è stata finalmente approvata. Ora, l’informazione e la formazione sulla nuova legge e la sua concreta applicazione sono alcuni dei prossimi obiettivi del lavoro di Legambiente, che nell’ambito del suo X congresso nazionale tiene anche quello dei suoi Centri di azione giuridica, per definire nuove priorità e delineare strategie d’azione. Tra le questioni ancora irrisolte, Legambiente oggi ha ribadito la necessità di innalzare il livello dei controlli ambientali e l’approvazione di una legge per frenare l’abusivismo edilizio. Le illegalità a danno dell’ambiente e della salute, sempre più spesso s’intrecciano con attività legate a fenomeni corruttivi, e in questo contesto operano i circoli, i volontari e gli avvocati dei Ceag.

Rigenerazione urbana e una nuova mobilità sono stati, invece, i temi centrali della piazza dedicata alla mobilità. Per l’associazione ambientalista la rigenerazione urbana è fondamentale per fermare il consumo di suolo, per riportare qualità e identità dei centri urbani rispondendo alle sfide delle trasformazioni socio-economiche, dei cambiamenti climatici e degli inderogabili impegni in campo energetico. Un rinascimento urbano che deve essere accompagnato da una nuova mobilità. Negli ultimi anni nel Paese è cresciuta infatti la voglia di riprendersi la strada, di relazioni di vicinato, di condividere servizi di mobilità, di liberalizzare le piazze dopo una lunga stagione di privatizzazione degli spazi pubblici. Per questo oggi Legambiente, dalla piazza tematica dedicata alla mobilità, ha proposto l’idea di una rete mista che coinvolga le amministrazioni, Legambiente e le altre realtà associative per mettere a sistema buone pratiche di mobilità e gestione urbana.

Se nelle città è importante pensare ad un rinascimento urbano, dall’altra parte è fondamentale valorizzare e puntare sulla forza dei territori e sulle esperienze delle tante amministrazioni virtuose: dai comuni ricicloni a quelli delle Cinque vele, dai gruppi di acquisto solidale agli alberghi ecologici, dalla Rete mobilità nuova ai Borghi più belli d’Italia, dalla distribuzione di terre ai giovani agricoltori ai contratti di fiume, solo per citarne alcuni. Come è stato sottolineato nella piazza “Reti Territoriali” si tratta di esperienze che generano nuova bellezza tenendo insieme benessere ed economia, qualità ambientale e lavorativa. Si tratta di una società orizzontale che oggi non ha quasi rappresentanza, che va riconosciuta, organizzata e rafforzata perché da semplice insieme di casi virtuosi divenga rete di un sistema territoriale più complesso, capace di determinare un altro modello di sviluppo nell’ottica della creazione della green society.

Infine, nella piazza dedicata al clima, è stato sottolineato come la questione climatica viva oggi un nuovo ruolo e un protagonismo ambientalista diverso. La grande manifestazione del 29 novembre a Roma ha dimostrato, ad esempio, come in Italia sia cambiata l’attenzione ai temi ambientali. C’è un ambientalismo popolare che parte dal basso. Intanto sono ore cruciali per il clima: questa mattina a Parigi è stato presentato il testo del nuovo accordo che dovrà essere approvato oggi pomeriggio dall’assemblea plenaria e Legambiente si augura che sia effettivamente un accordo equo, ambizioso, giusto e vincolante.

Il congresso nazionale di Legambiente prosegue poi nel pomeriggio, sempre negli spazi dell’ex Ansaldo, con la plenaria e che avrà tra gli ospiti anche il ministro della giustizia Andrea Orlando. Alle ore 20 nello spazio incontri “Ripensando Laura Conti, letture dalle sue opere” accompagnate dalla chitarra di Maurizio Aliffi. Domenica 13 dicembre, l’ultima giornata congressuale: dopo altri interventi in plenaria, la chiusura dei lavori congressuali ed elezione delle cariche nazionali dell’associazione ambientalista.

Tutti gli aggiornamenti e i contenuti del congresso possono essere seguiti sul sito congresso.legambiente.it, in streaming su www.lanuovaecologia.tv, sui social network con l’hashtag #legambienteX e scaricando la app “Legambiente 10.0 Congresso nazionale 2015” per iOS e Android.