Dal 1850 a oggi, il tasso di innalzamento del Mediterraneo è più che raddoppiato rispetto agli ultimi 4000 anni

Studio internazionale coordinato dall’università di Pisa

[27 Luglio 2021]

Secondo lo studio “Climate pacing of millennial sea-level change variability in the central and western Mediterranean”, pubblicato su Nature Communications da un team di ricercatori di università di Pisa, Rutgers University, (Usa), CNRS – Université de Franche-Comté e  Université  Toulouse Jean JaureÌs (Francia) e Universität Bremen (Germania), «Nell’ultimo secolo e mezzo il Mediterraneo si è innalzato di circa 1,25 millimetri l’anno, un tasso più che raddoppiato rispetto agli ultimi 4000 anni».

Il team internazionale di ricercatori è stato coordinato da Matteo Vacchi, del Dipartimento di scienze della Terra dell’università di Pisa, cervello di ritorno nel 2019 grazie al programma Rita Levi Montalcini, che spiega: «Questo lavoro ci ha permesso di quantificare in modo dettagliato gli impatti delle emissioni di gas serra legate alla rivoluzione industriale sull’innalzamento del Mar Mediterraneo, questo ci permetterà di calibrare meglio gli scenari futuri, i modelli attualmente disponibili sono infatti rilasciati su scala globale e devono quindi essere calibrati su scala più piccola, in particolare per un bacino semi-chiuso come il Mediterraneo dove le conseguenze del cambiamento climatico sono significativamente diverse da quelle degli Oceani globali».

Lo studio ha riguardato complessivamente l’andamento dei tassi di innalzamento del Mediterraneo centrale e occidentale negli ultimi 10.000 anni. All’Ateneo pisano sottolineano che «I dati sono stati ricavati da circa 400 indicatori di paleo-livelli del mare datati al radiocarbonio e derivati per la maggior parte da carotaggi e campionamenti subacquei effettuati tra il livello del mare attuale e circa -45 metri di profondità. Dall’analisi è emerso che tra i 10.000 e i 7.000 anni fa, durante la prima fase di fusione delle calotte glaciali, i tassi di risalita del livello del mare si sono attestati in media a circa 8.5 mm/anno. Da quel momento e per gli ultimi 4000 anni, con la stabilizzazione delle calotte glaciali, i tassi medi sono scesi e sono rimasti nell’ordine degli 0.45 – 0.55 millimetri l’anno. Dal 1850 ad oggi, si è registrata invece una nuova e rapida impennata con tassi medi che si attestano tra 1.1 e 1.3 millimetri l’anno come anche indicato dalle stazioni mareografiche più antiche del Mediterraneo a Genova, Marsiglia e Trieste».