Dalle Alpi svizzere alla Death Valley: nuove vette per i record meteorologici estremi

Nell’estate 2022, in 35 Paesi europei sono morte più di 61.000 persone per cause legate al caldo

[23 Agosto 2023]

Mentre gran parte dell’Europa continaua a essere colpita dal caldo torrido, Clare Nullis, portavoce della World meteorological organization (Wmo), ha avvertito che «Le temperature hanno raggiunto nuove vette» e ricordato  che «E’ stato stabilito un nuovo record di altitudine per lo zelo termico chew è salito a 5.298 metri, ben al di sopra delle vette più alte d’Europa, incluso il Monte Bianco, alto 4.811 metri. I dati della Wmo  dimostrano che questo valore è di 115 metri sopra il precedente record del 25 luglio 2022 e il più alto da quando sono iniziate le misurazioni nel 1954».

La Nullis ha spiegato che «Lo zero termico è stato misurato da un pallone meteorologico di Meteo-Suisse sopra Payerne, nel cantone occidentale di Vaud. L’impatto di questo caldo sui ghiacciai si sta manifestando davanti ai nostri occhi. Lo scorso anno il livello di congelamento dei ghiacciai e la scomparsa della neve sono stati drammatici. Sfortunatamente, con quest’ultima ondata di caldo, questa tendenza continua. Nel frattempo, fino a giovedì, gran parte della Svizzera è al livello 3 di allerta arancione o in allarme rosso di massimo livello».

La Wmo ha ricordato che «L’impatto delle temperature estreme sui ghiacciai è oggetto di studio, ma gli effetti dell’ondata di caldo sono chiari, con la copertura nevosa ora presente solo alle quote più alte della Svizzera».

L’agenzia meteorologica dell’Onu i Unite definisce le ondate di caldo come «Un periodo di caldo statisticamente insolito che persiste per un certo numero di giorni e notti». L’attuale riferimento utilizzato per valutare quanto siano estreme le condizioni è il periodo di 30 anni dal 1991 al 2020.

Anche se nell’emisfero settentrionale l’estate meteorologica sta volgendo al termine, non è possibile dire con certezza se l’attuale ondata di caldo sarà l’ultima di questa stagione. E, sebbene ci siano state discussioni tra esperti sul dare un nome alle ondate di caldo così come si fa con i cicloni tropicali, la Wmo ha ribadito di non avere intenzione di farlo perché «I due sistemi meteorologici non sono paragonabili e una tale mossa potrebbe sminuire i messaggi di sicurezza pubblica».

Ieri le temperature in gran parte della metà meridionale della Francia sono state superiori a 37° C con picchi fino a 40 – 42° C nella regione della Drome. Météo-France ha emesso un’allerta arancione per 49 dipartimenti e un’allerta rossa per 4  e ha fatto sapere che sono stati numerosi record di diverse stazioni, sia per le temperature massime diurne che per quelle minime notturne, che hanno un impatto particolare sulla salute.

La Nullis ha sottolineato che «Ci sono state anche allerte rosse in alcune parti dell’Italia, Croazia e Portogallo e diffuse allerte arancioni per il caldo nei Paesi vicini».  Invece, altre parti dell’Europa e in particolare la Scandinavia hanno visto «Precipitazioni insolitamente abbondanti. Martedì la Norvegia ha emesso ancora una volta l’allerta rossa per forti piogge, con un rischio mortale nella parte meridionale del Paese», ha aggiunto la Nullis.

Rispondendo a una domanda su quante persone siano a rischio a causa del caldo incessante, il portavoce dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tarik Jašarević, ha detto che «Le statistiche della scorsa estate hanno mostrato che, durante i mesi estivi dell’anno scorso, in 35 Paesi europei sono morte più di 61.000 persone per cause legate al caldo».

Al di fuori dell’Europa, condizioni di caldo soffocante continuano in gran parte degli Stati Uniti centrali e meridionali, con numerosi allerte caldo estremo emesse negli Stati centrali delle Grandi Pianure e in Texas. La Nullis ha sottolineato che «Anche l’attività dei cicloni tropicali nell’Atlantico si è intensificata. Tre sistemi tropicali – Gert, Franklin e Harold – destano particolare preoccupazione. Franklin ha portato il rischio di inondazioni ad Haiti e nella Repubblica Dominicana, mentre si prevede che Harold approderà nel Texas meridionale portando piogge molto abbondanti e il rischio di inondazioni improvvise in un momento in cui lo Stato stava combattendo il caldo estremo e la siccità. L’uragano Hilary si è ormai dissipato ma ha raggiunto parti della California meridionale, che raramente hanno visto tali precipitazioni totali. Praticamente a Los Angeles sono stati battuti tutti i record di precipitazioni e la Death Valley ha appena visto il suo giorno più piovoso di sempre, con 55,88 mm di pioggia, battendo il precedente record di 1,70 pollici stabilito. nell’agosto 2022».  La stessa Death Valley il 16 luglio aveva registrato una temperatura record di 53,3° C.