Di Maio: a settembre nomineremo l’Inviato speciale per il cambiamento climatico

Ma la 26esima Conferenza delle parti dell’Unfccc comincia il 31 ottobre

[10 Agosto 2021]

Dopo gli attacchi di Facciamo Eco e degli ambientalisti sulla mancata nomina del rappresentante per il Clima dell’Italia ai negoziati Unfccc, risponde il ministro degli esteri Luigi di Maio che sulla sua pagina Facebook  sottolinea che «Dall’ultimo rapporto Onu emerge un quadro allarmante. La velocità alla quale è cresciuta la temperatura della Terra negli ultimi 50 anni non è paragonabile a quella degli ultimi 2mila anni. Così la prospettiva è anche l’aumento di eventi catastrofici come inondazioni e nubifragi. E’ un tema che riguarda tutti noi e ogni aspetto della nostra vita. Bisogna dare una risposta efficace, senza perdere tempo».

Di Maio, ignorando le critiche sulla tempistica e sulla lentezza con la quale il governo Draghi reagisce alla crisi climatica, comunica che «Per questo abbiamo deciso di dotare il nostro Paese di una figura strategica in questo campo, cioè l’Inviato speciale per il cambiamento climatico, come già fatto da USA, Regno Unito, Francia e Germania. Si tratta della persona incaricata di seguire i negoziati e di rappresentare l’Italia a tutti i tavoli internazionali. Il prossimo passo ora è la sua nomina, che avverrà a settembre. Agiamo subito, in ballo c’è il futuro del Pianeta e dei nostri figli».

Una nomina che però cade praticamente alla vigilia della 26esima Conferenza delle parti dell’Unfccc  (co-organizzata dall’Italia) che si terrà a Glasgow dal 31 ottobre al 12 novembre e che, non dimentichiamolo, è stata spostata di un anno a causa della Pandemia di Covid-19. Forse, come potrebbe dire qualcuno, per far presto è tardi.