Draghi al Leaders Summit on Climate: «Vogliamo agire ora, non pentirci domani» (VIDEO)

Cingolani: «Momento difficile per il pianeta, serve sforzo di tutti»

[23 Aprile 2021]

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto al Leaders Summit on Climate convocato dal presidente Usa Joe Biden. Ecco cosa ha detto:

Vorrei iniziare ringraziando il Presidente Biden per aver assunto la guida di questa iniziativa. Come la Cancelliera Merkel ha appena detto, siamo di fronte a un cambiamento radicale. Ma ora siamo fiduciosi che, insieme, vinceremo questa sfida.
Mentre combattiamo la pandemia nei nostri Paesi, non possiamo perdere di vista l’altra crisi che ci troviamo di fronte: la lotta ai cambiamenti climatici.
Con l’Accordo di Parigi, ci siamo impegnati a limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi rispetto ai livelli dell’era preindustriale.
Ma le azioni che abbiamo intrapreso da allora si sono rivelate insufficienti.
Con le attuali politiche siamo sul punto di raggiungere i 3 gradi di riscaldamento globale. Dobbiamo invertire la rotta e dobbiamo farlo presto.
I piani fiscali che stiamo approntando per aiutare la ripresa nei nostri Paesi a seguito del Covid-19 offrono un’opportunità unica.
Possiamo trasformare le nostre economie e perseguire un modello di crescita più verde e inclusivo.
In Europa, abbiamo lanciato un piano comune da 750 miliardi di euro, che abbiamo chiamato Next Generation EU.
Uno degli obiettivi del piano è sostenere la transizione ecologica in Europa e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050.
Circa il 10% di questo piano, intorno ai 70 miliardi di euro, solo in Italia, sarà destinato agli investimenti in infrastrutture verdi, per l’economia circolare e per la mobilità sostenibile.
L’Italia è il mio Paese, é un paese bello, ma fragile.
La lotta contro il cambiamento climatico è una lotta per la nostra storia e per il nostro paesaggio.
Dobbiamo convogliare i nostri sforzi verso la sostenibilità attraverso un approccio multilaterale efficace e inclusivo.
Quest’anno, l’Italia detiene la Presidenza del G20, e la salvaguardia del nostro pianeta è uno degli obiettivi principali del nostro programma.
I paesi del G20 generano il 75 % delle emissioni globali. Abbiamo dunque una responsabilità particolare nel garantire il conseguimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
La Presidenza italiana ha proposto di tenere una Riunione ministeriale congiunta sul Clima e l’Energia.
Una forte determinazione da parte del G20 aumenterà anche le possibilità di successo della Conferenza COP26 che si terrà a Glasgow.
In qualità di partner del Regno Unito per la COP26, l’Italia é impegnata a dare il proprio contributo, ospitando la pre-COP26 a Milano e l’evento “Youth4Climate”.
La finanza internazionale per il clima svolge un ruolo importante nel raggiungimento di questi obiettivi.
L’Italia si è impegnata a utilizzare la propria partecipazione nelle Banche Multilaterali di Sviluppo per fissare obiettivi ambiziosi di finanza climatica e per garantire che le attività siano allineate all’Accordo di Parigi.
Siamo ansiosi di ospitare nell’ambito della nostra Presidenza del G20 la seconda edizione del “Finance in Common Summit” di tutte le Banche Pubbliche di Sviluppo.
Dobbiamo anche aiutare i paesi più vulnerabili. Lo scorso dicembre l’Italia ha impegnato 30 milioni di euro a favore del Fondo di Adattamento delle Nazioni Unite.
Gli impegni che assumiamo ora in materia climatica possono essere determinanti per le nostre possibilità di affrontare efficacemente i cambiamenti climatici nel prossimo decennio e oltre.
Vogliamo agire ora, non pentirci domani (in futuro).

Mario Draghi 

 

 

L’intervento di draghi era stato preceduto da una dichiarazione del ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani (che la nota ufficiale del ministero chiama ancora «il Ministro dell’Ambiente»), rilasciata in occasione della Giornata della Terra, scelta da Biden per il suo summit. Cingolani ha detto:

Earth Day 2021, la giornata della Terra, arriva quest’anno in un momento difficile per la nostra civiltà, che oltre alla battaglia per il contenimento dei gas serra e il raggiungimento dell’equilibrio climatico, si è trovata ad affrontare anche una devastante pandemia. In un Pianeta sempre più affollato, dove troppe persone ancora non hanno cibo a sufficienza, non dispongono di energia elettrica e non hanno accesso all’acqua potabile, si lavora per garantire a tutti una vita dignitosa nel rispetto dell’ambiente.

Un anno cruciale, in cui l’Italia, partner del Regno Unito, si impone sulla scena globale con l’organizzazione della COP 26 di Glasgow, la conferenza Onu sui cambiamenti climatici. L’Italia quest’anno presiede anche il G20, assumendo un ruolo di primissimo piano sul terreno climatico-ambientale internazionale, e lavorando a importanti sinergie per puntare a conseguire risultati ambiziosi.

Una discussione sul futuro del Pianeta non può svolgersi senza la partecipazione e il contributo dei giovani, per questo motivo è nato “Youth4Climate”, l’evento che precede la Pre COP 26 di Milano. Giovani attivisti, selezionati tra le principali organizzazioni e movimenti di tutto il mondo, presenteranno le loro proposte, maturate in una serie di incontri assieme a figure di alto profilo istituzionale, che alimenteranno i negoziati di PRE-COP e COP.

Earth Day 2021 sarà ricordato anche per l’importante decisione dell’Unione Europa di tagliare le emissioni del 55% entro il 2035: una scelta che attesta l’Europa come continente leader nella battaglia contro i cambiamenti climatici.
Come Europa siamo stati i primi a badare seriamente al problema, ma l’Europa da sola produce circa il 10% dei gas climalteranti. Ciò significa che, anche se ci impegniamo e facciamo grandissimi sacrifici per diventare emissioni zero al 2050, il nostro sforzo potrebbe essere annullato da qualche grande Paese che non fa altrettanto.
Serve consapevolezza internazionale, e capire che occorre uno sforzo di squadra: la pandemia ha contribuito a farci avere la coscienza diffusa che quando c’è un grande problema, questo non è solo di un Paese.

 

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