Enrico Rossi, il ghiacciaio della Marmolada e il rigassificatore di Piombino
«Si tratta di una contraddizione fondamentale, la più importante del nostro tempo»
[4 Luglio 2022]
L’ex presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha pubblicato sulla sua pagina Facebook un post sulla tragedia del Marmolada che chiama in causa anche le politiche energetiche della parte politica alla quale appartiene e il ruolo del suo successore alla guida della Regione alle prese con la realizzazione del rigassificatore a Piombino. Ecco cosa scrive:
Il giudizio degli scienziati è chiaro: la tragedia della Marmolada, sulle Dolomiti, è dovuta ai cambiamenti climatici che hanno reso più instabile l’alta montagna dove i ghiacciai non sono più in equilibrio.
Ci sono 6 morti, 8 feriti e più di una decina dispersi.
Chissà quante altre tragedie e quanti altri morti si sono avuti ieri nel mondo sempre a causa dei cambiamenti climatici, i quali causano la siccità e quindi la fame o impattano in maniera esiziale sulla salute. Questi fatti non arrivano agli onori delle cronache o perché sono lontani e avvengono in paesi poveri o perché uccidono silenziosamente le persone più fragili e malate, senza il boato e l’evidenza di un ghiacciaio che si stacca.
Rimediare il più rapidamente possibile a questa situazione, riducendo l’uso delle energie fossili che emettono CO2 e mitigando gli effetti del cambiamento climatico, dovrebbe essere un imperativo categorico dettato dall’istinto di sopravvivenza del genere umano, nella speranza che non sia già troppo tardi.
Invece, è sorprendente come e quanto, con leggerezza e sciaguratamente, i capi di governo della UE e del mondo stiano andando in direzione contraria.
A causa della guerra e della crisi energetica, ormai si sono dimenticati della transizione ecologica.
È tutta una corsa da parte dei governi ad approvvigionarsi di gas e a stoccarlo. Le multinazionali delle energie fossili fanno guadagni speculativi impressionanti e i loro interessi dominano la scena e condizionano le decisioni politiche.
In Europa si riaprono le centrali a carbone e, dovunque possibile, anche in Italia, si vogliono piazzare le trivelle per estrarre il petrolio.
Si tratta di una contraddizione fondamentale, la più importante del nostro tempo, su cui la sinistra e le forze ambientaliste devono impegnarsi perché accelerare la transizione ecologica verso un’economia verde, verso l’uso di energie alternative senza emissioni e verso una vita più serena e sobria è diventata ormai davvero una questione di vita o di morte.
di Enrico Rossi