Filippine: i sopravvissuti al super tifone chiedono i risarcimenti per perdite e danni in vista della COP27
«Ogni anno perdiamo sempre più cibo a causa del riscaldamento globale e della crescente frequenza e forza di eventi meteorologici catastrofici»
[10 Ottobre 2022]
Dopo la devastazione portata nelle Filippine dal super tifone Karding, i contadini di Tarlac hanno protestato, insieme agli attivisti di Rice Watch Action Network e Greenpeace Philippines, in una fattoria duramente colpita per chiedere il finanziamento di perdite e danni, prima della 27esima Conferenza della parti Unfccc che si terrà a Sharm el-Sheikh in Egitto.
I contadini hanno dispiegato lo striscione “To climate polluters: pay up for loss & damage” in una risaia distrutta da Karding e. insieme alle due organizzazioni ambientaliste, chiedono ai Paesi emettitori storici Pi pagare i costi politici, sociali e finanziari del danno climatico che hanno creato alle nazioni pesantemente colpite» e vogliono che «I governi mondiali, riuniti alla COP27 in Egitto il mese prossimo, affrontino risarcimenti, perdite e danni come un passo cruciale per ritenere i Paesi sviluppati e le carbon major companies responsabili della crisi climatica».
Uno dei contadini che ha partecipato alla protesta, Catalino Aganon, racconta: «Ero terrorizzato dalla tempesta. Non ci aspettavamo che i venti fossero così forti. Questo è il peggior tifone che abbia mai visto e non possiamo raccogliere i nostri raccolti. I super tifoni di solito non arrivano nelle nostre terre durante la stagione del raccolto, ma le cose stanno peggiorando ed è chiaro che l’andamento del tempo è cambiato. Ho pagato centomila pesos (1.703 dollari) per questa stagione agricola e ora la maggior parte dei miei raccolti sono inutili perché la tempesta li ha inzuppati e li ha inondati di fango. Ora stiamo cercando di salvare e raccogliere i cereali sopravvissuti ai venti. Questo influenzerà la capacità della mia famiglia di sopravvivere”.
Mentre l’ammontare dei danni ai terreni agricoli causati dal super tifone Karding continua ad aumentare, Virginia Benosa-Llorin, attivista per la giustizia climatica di Greenpeace Philippines sottolinea che «Gli agricoltori e le altre comunità vulnerabili stanno affermando i loro diritti e chiedono giustizia climatica. Dopo decenni di inquinamento, le major del carbonio e le nazioni ricche devono pagare i costi politici, sociali e finanziari dei danni climatici che hanno creato. Un impegno per la giustizia climatica richiede anche finanziamenti per prevenire ulteriori danni e una transizione urgente ed equa per uscire fuori da un’economia basata sui combustibili fossili. Le Filippine sono nel mezzo di una crisi climatica intrecciata con molteplici crisi sociali. I problemi reali hanno bisogno di soluzioni reali: chiediamo al governo filippino di ritenere le major del carbonio responsabili dei danni ai diritti umani, di accelerare una transizione equa verso le energie rinnovabili e di costruire comunità sostenibili e resilienti. Per fare tutto questo, le nazioni ricche devono mettere più soldi sul tavolo e prendere impegni più forti e ambiziosi».
Recentemente, il World Risk Report 2022 ha classificato le Filippine come uno dei Paesi con il più alto rischio di catastrofi al mondo e Amiel Parducho, portavoce di Rice Watch Action Network, ha concluso: «Il fatto che le persone più povere del mondo debbano sopportare il peso maggiore della crisi climatica, alla quale hanno contribuito meno, è ingiusto. Questa crisi sta colpendo i nostri mezzi di sussistenza, le nostre terre e il nostro approvvigionamento alimentare. Ogni anno perdiamo sempre più cibo a causa del riscaldamento globale e della crescente frequenza e forza di eventi meteorologici catastrofici. Sebbene queste persone siano fortunate ad essere sopravvissute, le loro fattorie o il reddito stagionale non lo sono state. La crisi climatica ha un impatto significativo sull’agricoltura e l’allevamento. Destabilizza la disponibilità di acqua, i livelli nutrizionali del suolo e altri fattori necessari per ottenere raccolti consistenti».