I vescovi cattolici Usa e il cambiamento climatico: silenzio e negazionismo

I vescovi cattolici conservatori Usa ignorano in gran parte la preoccupazione del Papa sul cambiamento climatico

[2 Novembre 2021]

Secondo lo studio “U.S. Catholic bishops’ silence and denialism on climate change”, pubblicato recentemente su Environmental Research Letters  da un team di ricercatori del Department of cultural and social studies della Creighton University, «La stragrande maggioranza dei vescovi cattolici statunitensi ha taciuto sui cambiamenti climatici riguardo all’enciclica ecologica Laudato Si’ di Papa Francesco del 2015».

Lo studio ha anche scoperto che i vescovi statunitensi sono negazionisti e prevenuti sul cambiamento climatico in modi che sono correlati alla loro identità/ideologia politica conservatrice.

Gli autori hanno esaminato più di 12.000 articoli pubblicati dai vescovi Usa da giugno 2014 a giugno 2019 nelle pubblicazioni ufficiali di 171 delle 178 diocesi cattoliche statunitensi (che rappresentano il 96% di tutte le diocesi Usa) e tra i risultati dello studio emerge che: meno dell’1% degli articoli esaminati nello studio (0,8%, o 93 articoli su 12.077) menzionava le parole “cambiamento climatico”, “riscaldamento globale” o loro varianti; meno dell’1% degli articoli dello studio (0,46%, o 56 articoli su 12.077) descriveva il cambiamento climatico come qualcosa di reale o in corso; meno dell’1% degli articoli dello studio (0,24%, o 29 articoli su 12.077) presentava il cambiamento climatico come qualcosa di urgente; il 74% dei 201 vescovi Usa studio non aveva menzionato nemmeno una volta il cambiamento climatico; il 69% delle 171 diocesi studiate non aveva pubblicato una rubrica del vescovo che menzionasse il cambiamento climatico.

Lo studio è stato condotto dalla sociologa Sabrina Danielsen, Daniel DiLeo, teologo cattolico, professore associato e direttore del Justice and Peace Studies Program; ed Emily Burke, studentessa universitaria alla Creighton  e attuale dottoranda al joint Sociology and Community & Environmental Sociology Program dell’università del Wisconsin-Madison nel programma congiunto di sociologia e comunità e sociologia ambientale presso l’Università del Wisconsin-Madison e la . Danielsen riassume: «La ricerca dimostra che le comunicazioni diocesane dei vescovi cattolici statunitensi hanno ampiamente ignorato gli insegnamenti cattolici sul cambiamento climatico. Questo è sorprendente data la crisi climatica in cui ci troviamo e indica che i massimi leader cattolici statunitensi non hanno capitalizzato la scintilla della Laudato Si’».

Anzi, nelle rare volte in cui i vescovi Usa si sono occupati del cambiamento climatico, hanno spesso minimizzato le parti della Laudato Si’ che sono in conflitto con un’identità/ideologia politica conservatrice. Alla Creighton University ricordano che «L’enciclica chiede ripetutamente che le politiche pubbliche affrontino il cambiamento climatico, mentre i conservatori politici statunitensi spesso si oppongono alle politiche climatiche. Tra i 93 articoli scritti direttamente dai  vescovi statunitensi che menzionano il cambiamento climatico, solo 14 (15%) fanno riferimento alla politica del cambiamento climatico.

DiLeo sottolinea che «I nostri dati suggeriscono che come individui, i vescovi statunitensi hanno mancato al loro dovere di insegnare la pienezza della fede cattolica che include l’insegnamento della Chiesa sui cambiamenti climatici. I nostri risultati sollevano anche dubbi sul fatto che i vescovi cattolici statunitensi sosterranno la difesa del Vaticano alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 a novembre. La Chiesa cattolica degli Stati Uniti ha un enorme potenziale per plasmare la politica climatica, ma questo richiede l’impegno dei vescovi per la giustizia come essenziale per la missione della Chiesa».

E, come si è visto in occasione del G20 con  l’incontro in Vaticano tra il presidente democratico Joe Biden e Papa Francesco, il Pontefice ha dovuto addirittura rintuzzare le richieste di escludere dalla comunione il secondo presidente cattolico nella storia Usa perché, secondo i vescovi Usa, colpevole di difendere la legge sull’aborto.

D’altronde, dallo studio viene fuori che «I vescovi hanno anche dato priorità sproporzionatamente alle questioni sociali che corrispondono all’identità/ideologia politica conservatrice. La Laudato Si’ cita 24 volte il cambiamento climatico e una volta l’aborto, ma gli articoli dei vescovi ne parlavano con uguale frequenza quando discutevano dell’enciclica. Tra i 211 articoli che fanno riferimento alla Laudato Si’, 59 menzionano il cambiamento climatico e 59 menzionano l’aborto o la pro-vita». Poi gli stessi vescovio che dicono che bisogna fare più figli non si sono opposti alle crudeli politiche del loro idolo politico – il protestante pluridivorziato Donald Trump – contro gli immigrati e i loro figli.

La Burke conclude: «Il cambiamento climatico è una profonda preoccupazione per tanti giovani perché minaccia ogni aspetto del nostro futuro, Come giovane cattolica, voglio leader che comprendano queste speranze e ansie e siano disposti ad abbracciare fedelmente l’insegnamento della Chiesa sul cambiamento climatico».