Il Corno d’Africa nella morsa della siccità: 13 milioni di persone alla fame grave
Onu: condizioni di clima secco mai registrate dal 1981, situazione sempre più difficile in Etiopia, Somalia e Kenya
[8 Febbraio 2022]
L’allarme lanciato oggi dal World Food Programme (WFP), l’agenzia Onu insignita del Premio Nobel per la Pace 2020, è drammatico: «Il Corno d’Africa sta vivendo condizioni di clima secco mai registrate dal 1981, con una grave siccità che, si stima, porterà 13 milioni di persone tra Etiopia, Kenya e Somalia alla fame grave nei primi tre mesi dell’anno». Tre stagioni consecutive di mancate precipitazioni hanno decimato i raccolti e causato un numero abnorme di capi di bestiame morti. La mancanza di acqua e di pascoli stanno costringendo le famiglie ad abbandonare le loro case e portando a un aumento dei conflitti tra le comunità. In aggiunta, per i prossimi mesi si prevedono precipitazioni sotto la media che peggioreranno le già dure condizioni in cui vivono milioni di esseri umani e animali. Elamu, una donna etiope madre di sette figli, ha detto al WFP: «Con la siccità, il bestiame che abbiamo è a rischio. I nostri mezzi di sostentamento dipendono da quello, facciamo tutto il possibile per tenerlo in salute. Ogni mattina portiamo il bestiame al pascolo in un campo lontano, ma anche quella zona si sta seccando».
Michael Dunford, direttore regionale WFP per l’Africa orientale, continua ormai da mesi a ripetere che «I raccolti sono rovinati, il bestiame sta morendo e la fame sta crescendo con le siccità ricorrenti che colpiscono il Corno d’Africa. La situazione richiede una immediata azione umanitaria e un forte sostegno per costruire la resilienza delle comunità per il futuro».
La siccità ha colpito popolazioni di pastori e di agricoltori nel sud e sud-est dell’Etiopia, inel sud-est e il nord del Kenia e il sud e centro della Somalia. Gli impatti della siccità si sono o aggiunti agli aumenti dei prezzi degli alimenti di base, all’inflazione e alla bassa domanda di forza lavoro agricolo, che peggiorano la capacità della famiglie di acquistare cibo. I tassi di malnutrizione rimangono alti nella regione e potrebbero aggravarsi senza un’azione immediata.
In Etiopia, si stima che 5,7 milioni di persone colpite dalla grave siccità abbiano bisogno di assistenza alimentare. Il WFP prevede di sostenere 2,9 milioni di persone con soccorsi alimentari nella regione somala, 585.000 bambini malnutriti e madri con cure per la nutrizione e 80.000 famiglie con madri e bambini piccoli con cure preventive contro la malnutrizione. Questa risposta di emergenza sarà complementata dall’espansione del sostegno attraverso micro assicurazioni a 18.000 pastori a rischio. Il WFP sta anche cercando di aggiungere 50.000 bambini ai suoi programmi di alimentazione scolastica che, al momento, raggiungono 87.000 bambini in 254 scuole nelle altre regioni colpite dalla siccità di Oromia e Regione delle Nazioni, Nazionalità e Popoli del Sud.
In Kenya, il governo ha dichiarato nel settembre 2021 la siccità una emergenza nazionale; si stima che 2,8 milioni di persone abbiano bisogno di assistenza. Il WFP prevede di fornire assistenza alimentare urgente ad oltre 890.000 persone nelle regioni maggiormente colpite e di potenziare le cure per la malnutrizione e i programmi di prevenzione per donne e bambini. Il WFP amplierà anche il sostegno con le micro assicurazioni per i piccoli agricoltori.
In Somalia, si prevede che il numero di persone che si trovano nell’insicurezza alimentare acuta (IPC 3+) aumenterà da 3,5 a 4,6 milioni di persone tra febbraio e maggio 2022 se non viene ricevuta assistenza umanitaria. Il WFP prevede di rafforzare la sua assistenza alimentare a sostegno di ulteriori 600.000 persone nella prima metà dell’anno, raggiungendo un totale di quasi 2,5 milioni di persone. Per aiutare nella prevenzione e nella cura delle conseguenze della siccità, il WFP fornirà anche sostegno nutrizionale a donne e bambini. Il WFP sta, inoltre, continuando i programmi per la resilienza, i mezzi di sostentamento e i sistemi alimentari per proteggere i progressi recenti e rafforzare i somali vulnerabili nell’affrontare siccità e altre crisi nel lungo periodo.
Nei tre Paesi colpiti dalla siccità, il WFP sta fornendo assistenza alimentare e nutrizionale salvavita alle comunità colpite. Inoltre, gli schemi assicurativi e di grants in contanti del WFP stanno aiutando le famiglie a comprare cibo per mantenere in vita il bestiame o a compensare le perdite.
Il WFP conclude; «Con la crescita dei bisogni nel Corno d’Africa, diventa fondamentale fornire assistenza immediata se si vuole evitare una grave crisi umanitaria, come quella del 2011 quando 250.000 persone morirono di fame in Somalia. Questa settimana il WFP lancia il Piano di Risposta Regionale alla Siccità per il Corno d’Africa, chiedendo 327 milioni di dollari per rispondere ai bisogni immediati di 4,5 milioni di persone nei prossimi sei mesi e aiutare le comunità a diventare più resilienti agli shock climatici estremi».