Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici si apre alla consultazione pubblica
Prevista nell’ambito della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), la procedura sarà attiva per quarantacinque giorni
[16 Febbraio 2023]
Il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Pnacc), dopo essere rimasto fermo in bozza nei cassetti ministeriali dal 2017, lo scorso dicembre è stato ripubblicato in una versione parzialmente aggiornata e si apre adesso alla fase di consultazione pubblica.
Prevista nell’ambito della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas) cui è soggetto il Piano, la procedura sarà attiva per quarantacinque giorni.
«Aggiorniamo questo importante strumento di programmazione degli interventi sul territorio – afferma il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto – alla luce di quanto accaduto negli ultimi cinque anni, col ripetersi di eventi estremi, sempre più frequenti e intensi, e delle stagioni di siccità che stanno mettendo a dura prova i bacini idrici e le nostre coltivazioni».
Dalla prima bozza del Pnacc, infatti, la crisi climatica è molto peggiorata per il nostro Paese. Solo nell’ultimo anno si è registrata una crescita degli eventi meteo estremi pari al +55% rispetto al 2021, mentre il 2022 spicca come l’anno più caldo mai registrato almeno dal 1800.
In compenso le strategie per mitigare la crisi climatica messe finora in campo dai Governi che si sono succeduti – compresi quelli guidati da Draghi e Meloni – si stanno rivelando ampiamente insufficienti. Come spiega l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) nella sua più recente Analisi trimestrale del sistema energetico italiano, l’obiettivo di decarbonizzazione al 2030 non è mai stato «così lontano» per il nostro Paese.