In Cile dichiarato lo stato costituzionale di catastrofe

Il Cile centro-meridionale colpito da un sistema frontale che ha portato forti piogge. E’ la stessa area già colpita a giugno

[23 Agosto 2023]

Dopo gli incendi boschivi che hanno devastato il Cile meridionale nelle ultime settimane, le regioni cilene di Vlparaíso, Metropolitana,  O’Higgins, Ñuble e Biobío sono da giorni in allarme meteorologico a causa delle intense precipitazioni con isoterma zero elevata, che producono pioggia nelle zone dove solitamente cade la neve e il presidente del Cile, Gabriel Boric, ha dichiarato lo stato costituzionale di catastrofe «A causa dell’emergenza climatica che sta colpendo la zona centro-meridionale»,.

Il governo cileno spiega che «La misura permette di disporre di più risorse e in modo più fluido, con l’obiettivo di aiutare le famiglie e gli agricoltori colpiti dalle forti piogge. In questo senso, il presidente ha annunciato una serie di aiuti concreti che vengono già consegnati alle persone che hanno patito l’emergenza».

La situazione sembra particolarmente grave nella Regione del Maule, dove il capoluogo Talca è diventata il  ground zero dei disastri causati dall’intensa tempesta  innescata da un  sistema frontale che ha provocato finora tre morti, decine di migliaia di persone isolate e senza casa, fiumi straripati e intere zone allagate.

A Talca gli straripamenti del fiume Claro e del canale Baeza hanno causato l’allagamento di diverse strade e frane e smottamenti nelle zone rurali.

La governatrice del Maule, Cristina Bravo, ha stimato fino a 55 miliardi di pesos (circa 65 milioni di dollari) le perdite causate solo nelle infrastrutture: «Non abbiamo ancora la certezza se abbiamo perso tutto, quando l’acqua e il fango si saranno abbassati, potremo visualizzare i danni che abbiamo: La valutazione delle perdite potrà essere effettuata a partire dal 23 agosto».

Gli stessi problemi ci sono a Constitución e il sindaco  Fabián Pérez, ha lanciato una richiesta di aiuto sui media: «E’ completamente allagato. Tutti gli argini sono crollati e ci troviamo in situazioni molto complesse. Abbiamo molte popolazioni completamente inondate, nelle zone rurali abbiamo ponti crollati, perdita totale di infrastrutture e di connettività. Stiamo monitorando la portata del fiume Maule, che arriva con grande forza».

Ieri la ministra  degli interni del CIle, Carolina Tohá ha detto che «Per quanto riguarda l’impatto sulle persone, al momento si segnalano 854 persone rifugiate, 34.176 isolate, 32.728 evacuate, oltre alla sfortunata morte di tre  persone. Per quanto riguarda le lesioni alle case, 893 risultano con danni lievi, 296 con danni gravi, 3 distrutte e 376 in corso di valutazione».
In risposta alle previsioni meteorologiche,  la Dirección Meteorológica de Chile (DMC) «Mantiene un’allerta  meteo  per precipitazioni da moderate a intense tra le regioni Metropolitana e Maule  e  un’allerta per venti da moderati a forti tra le regioni di Coquimbo e Maule. Allo stesso modo, mantiene allerte meteorologiche per venti, precipitazioni e temporali in diversi punti della sezione tra le regioni di Valparaíso e Biobío».

Il Servicio Nacional de Prevención y Respuesta ante Desastres (SENAPRED) mantiene gli allarmi rossi per la regione del Maule a causa di  «Eventi meteorologici; per i comuni di Longaví, Retiro, Linares, San Clemente, Licantén, Curepto, Hualañé, Teno, Sagrada Familia, Rauco, Constitución, Maule, Pencahue  e San Javier a causa di straripamento; per la Regione Ñuble a causa di inondazioni ed eventi meteorologici; per la Regione del Biobío per tracimazione». Restano in vigore  le allerte gialle per le regioni Metropolitane, O’Higgins e Biobío per eventi meteorologici; per il comune di San Clemente, Colbún, fiume Biobío e  Alto Biobío a causa di inondazioni. La Regione di Valparaíso mantiene il sistema di allerta preventiva.

Si può dire che piove sul bagnato. Secondo l’ultimo rapporto del Comité Nacional para la Gestión del Riesgo de Desastres (COGRID), già a fine giugno  le inondazioni nel Cile centro-meridionale avevano fatto due vittime, 6 dispersi, 4.077 senzatetto, 2.054 rifugiati, 9.814 isolati, oltre a 54 case distrutte, 895 con danni gravi e 2.502 con danni lievi. Anche durante le inondazioni di giugno c’erano stati grossi problemi per i collegamenti e interruzioni nella fornitura di energia elettrica nelle regioni di Valparaíso e Los Ríos e il 24 giugno le regioni di Valparaíso, Metropolitana, O’Higgins, Maule, Ñuble e Biobío e, in misura minore, La Aracaunía erano  state dichiarate zona disastrata.

Annunciando lo stato costituzionale di catastrofe, Boric ha detto che «In materia di annunci concreti.  posso informarvi che dal prossimo 4 settembre inizierà a essere erogato il bonus per gli agricoltori colpiti dal sistema frontale. Andrà in aiuto di 12.680 produttori iscritti al catastro de afectación productiva per un importo compreso tra 500.000 e 5 milioni di pesos, a seconda del livello di danno. Coloro che lo ricevono, lo avranno tramite la loro Cuenta RUT e se non la hanno potranno recarsi presso gli uffici del Banco Estado per ottenerlo rapidamente»-
L’INDAP ha messo a disposizione 7 miliardi di pesos per poter recuperare canali e opere di irrigazione e preparare la stagione irrigua 2023-2024. Nella regione del Maule saranno stanziati 2.500 milioni di pesos per realizzare lavori nei canali di irrigazione colpiti dalle piene dei fiumi Ancoa e Longaví. Il ministero dell’economia sta lavorando con le imprese che hanno subito  con danni produttivi, registrate dal Ministero e da Minagri. Per le persone colpite sono stati messi insieme programmi di emergenza Sercotec fino a 10 milioni di pesos. Inoltre, è disponibile il programma Activa Corfo per un massimo di 40 milioni di pesos.