In Marocco il più grande impianto solare a concentrazione del mondo (FOTOGALLERY)
[5 Febbraio 2016]
Il re del Marocco Mohammed VI ha dato il via alla pima fase del più grande impianto a concentrazione solare del mondo che, quando sarà pienamente operativo, fornirà energia ad oltre un milione di abitazioni.
L’avvio della prima fase conferma la volontà del Marocco di ridurre a sua dipendenza dai combustibili fossili e di utilizzare le energie rinnovabili, verso uno sviluppo low carbone.
Il Complexe à énergie solaire concentrée Noor-Ouarzazate (NOORo), sarà formato da tre centrali e dovrebbe arrivare a 500 megawatt (MW), per riforniro e entro il 2018 1,1 milioni di famiglie marocchine, con un risparmio di 2,5 milioni di tonnellate di petrolio importato e una riduzione delle emissioni di gas serra equivalenti a 760.000 tonnellate all’anno.
L’International energy agency (Iea) prevede che il solare a concentrazione nel 2050 fornirà l’11 % dell’elettricità prodotta nel mondo e che il suo potenziale sia particolarmente importante in Africa del nord e in Medio Oriente, una regione che grazie alle sua abbondanti risorse spera di riuscire a fornire energia solare anche all’Unione europea.
Marie Francoise Marie-Nelly, direttrice per il Maghreb della Banca mondiale, ha detto che «Grazie a questa tappa importante verso un avvenire alimentato delle energie pulite, il Marocco apre la strada ad una crescita più verde e sviluppa una tecnologia di punta. I ritorni degli investimenti saranno importanti per il Paese e i suoi abitanti, rafforzando la sicurezza energetica, creando un ambiente più pulito ed incioraggiando nuove industrie e la creazione di posti di lavoro»
Malgrado il suo enorme potenziale, i costi relativamente elevati della tecnologia del solare a concentrazione rispetto a quelli immediati delle energie fossili scoraggiano gli investitori e le amministrazioni, quindi, come dice la stessa Banca mondiale, i finanziamenti e gli incentivi pubblici sono essenziali. L’Agence marocaine pour l’énergie solaire è riuscita ad assicurarsi i 3 miliardi di dollari necessari per Noor-Ouarzazate grazie alla Banca africana di sviluppo (BAD), ai Climate investment funds (CIF) ed ai finanziamenti Ue e della Banca mondiale.
Mafalda Duarte, manager dei CIF, è convinta che «Questa inaugurazione dimostra che i finanziamenti a basso costo e a lungo termine forniti dal Climate investment funds possono essere l’elemento scatenante che permetterà di attrarre egli investimenti pubblici e privati indispensabili per costruire delle infrastrutture ad energia solare concentrata ad un prezzo attraente per dei Paesi interessati allo sviluppo dell’energia solare».
Secondo la Banca mondiale, progetti pionieristici come quello di Noor potrebbero mostrare all’intera Africa le potenzialità del solare a concentrazione e sottolinea che, «Al di là dei vantaggi ecologici, Noor ha permesso la creazione di nuovi posti di lavoro locali. Inoltre, il settore dell’energia sostenibile potrebb dventare un settore economico molto performante per il Marocco».
Yacine Fal, rappresentate della BAD in Marocco, ha concluso: «Il complesso solare Noor fa parte delle operazioni innovative della BAD nel settore dell’energia in termini di finanziamenti e di tecnologia. Serve di esempio all’Africa e a tutto il mondo, perché mostra come, grazie alle energie rinnovabili, è possibile sviluppare economie più verdi e più inclusive».