Oggi a Firenze l’avvio dell’Earth technology expo, fino al 18/11 (gratis) in Fortezza
In Toscana uno stato d’emergenza ogni due mesi, a causa della crisi climatica
Giani: «Dobbiamo esserne ben consapevoli, il negazionismo è senza costrutto e motivazione d’essere»
[15 Novembre 2023]
Si è aperta oggi in Fortezza da Basso la seconda edizione dell’Earth technology expo, con centinaia di partecipanti – molti dei quali giovani provenienti dalle scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari all’università – arrivati per capire come gestire i rischi naturali che gravano non solo sulla Toscana ma sull’intero bacino mediterraneo.
Tutta la regione soffre infatti di profili di rischio simile, sotto il profilo della crisi climatica, che necessitano risposte comuni. Basti osservare che oggi a Firenze si sono registrate temperature massime di 22°C, ovvero ben 7°C sopra la media del periodo: è l’ennesima ondata di calore che caratterizza tutto il Mediterraneo, con Spagna, Italia e Grecia sul podio.
Temperature record e siccità sono del resto l’altra faccia delle alluvioni, come quella che neanche due settimane fa ha devastato la Toscana centrale scaricando in poche ore la pioggia attesa in un intero mese.
«Sono giorni terribili per la Toscana – conferma il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, aprendo la seconda giornata della conferenza Mare climaticum nostrum – Il cambiamento climatico segna la vita di ciascuno di noi: vedo qui tanti giovani, siete la generazione che più di altre ha capito cosa sta accadendo, manifestando tra le strade per scuotere le coscienze di chi come noi può agire: la prevenzione non è un costo ma un investimento che mettiamo in campo per lasciare un Paese più sano. O la politica ha la capacità di anticipare i cambiamenti oppure non svolge il suo compito».
Sotto questo profilo i numeri parlano da soli, dato che in Italia dal 2014 sono stati dichiarati 148 stati d’emergenza nazionali legati a rischi idraulici, meteorologici e idrogeologici.
«Si tratta di dati utili – sottolinea in conferenza Fabrizio Curcio, capo dipartimento della Protezione civile – per contestualizzare il cambiamento climatico, senza banalizzarlo tra il ci credo o non ci credo. Lo spazio offerto dall’Earth technology expo è importante perché fa vedere quanta tecnologia, competenza e passione il nostro Paese è in grado di esprimere, mentre la Regione Toscana è un partner importantissimo per il lavoro che facciamo nel sensibilizzare il Paese sulla prevenzione dei rischi».
Di fronte ai cambiamenti climatici anche «il sistema della Protezione civile è sotto stress – evidenzia Curcio – e dovremo probabilmente rivedere alcune procedure, dalle allerte meteo alle fasi di gestione degli stati d’emergenza nazionale. Occorre investire nella prevenzione sia strutturale (ovvero tramite la realizzazione delle relative infrastrutture sui territori, ndr) sia non infrastrutturale, come sull’informazione e la comunicazione dei rischi. Non basta la singola campagna, c’è bisogno di accompagnare nel tempo il necessario cambiamento culturale».
Si tratta di un elemento sottolineato con forza anche da Paolo Masetti, sindaco di Montelupo Fiorentino e delegato nazionale Anci alla Protezione civile, rivolgendo un appello ai ministri Musumeci e Valditara oltre che alla presidente Meloni: «Se non lavoriamo a livello culturale sulla prevenzione del rischio, i cittadini non saranno mai consapevoli. Le scuole dovrebbero proporre nei programmi didattici alcuni esami sulla Protezione civile e su come funziona, per costruire una nuova generazione più informata. Non sono i cittadini i responsabili, è colpa nostra perché non abbiamo ancora capito come intercettare tutta la cittadinanza per attuare politiche di prevenzione e sensibilizzazione».
Non a caso l’Earth technology expo, promossa tra gli altri da Fondazione Earth and water agenda (Ewa), Protezione civile, Ispra/Snpa, Corpo nazionale Vigili del fuoco e Anbi, si caratterizza per la scelta di essere un appuntamento completamente gratuito – che animerà Fortezza da Basso fino al 18 novembre – e con una forte collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, che ha visto ieri la partecipazione diretta del dirigente Giacomo Tizzanini in vece del direttore Ernesto Pellecchia.
«In Toscana – conclude dal palco di Mare climaticum nostrum Eugenio Giani (nella foto), presidente della Regione – viviamo ormai almeno una volta all’anno lo stato di emergenza nazionale. Solo negli ultimi 14 mesi ho firmato sette dichiarazioni di stato d’emergenza regionale. Ecco cosa significano i cambiamenti climatici, di cui dobbiamo essere ben consapevoli: il negazionismo è ormai senza costrutto e motivazione d’essere. Ringrazio per quest’Expo che ci onora della sua presenza a Firenze, offrendo un momento importante di riflessione sul problema e sugli elementi che possiamo mettere in campo per contrastarlo, dalle energie rinnovabili agli interventi di prevenzione del dissesto idrogelogico».