La Cina si impegna a organizzare un G20 carbon neutral
Nel 2017 verranno piantati alberi su 22 ettari per compensare le emissioni di due giorni di G20
[22 Agosto 2016]
Oggi a Hangzhou, la città della Cina orientale che ospiterà il summit del G20, è stato presentato un progetto di compensazione delle emissioni di CO2 che dovrebbe trasformare il vertice delle 20 maggiori potenze economiche del pianeta in un evento carbon neutral.
Secondo quanto scrive l’agenzia ufficiale Xinhua, «La China Green Carbon Foundation stima che saranno emesse 6.674 tonnellate di gas serra durante questo evento previsto per il 4 e 5 settembre a Hangzhou, capitale della provincia dello Zhejiang».
Il progetto, lanciato congiuntamente da China Green Carbon Foundation, dipartimento provinciale delle foreste dello Zhejiang e amministrazione municipale di Hangzhou, prevede di piantare più di 22 ettari di alberi nella periferia di Hangzhou nella primavera del 2017. «Durante I prossimi 20 anni, questi alberi dovrebbero assorbire tutti I gas serra emessi nel corso del summit», insomma ci vogliono 22 ettari di foreste e 20 anni per compensare un evento che dura solo due giorni e che molto difficilmente sortirà un qualche effetto che contribuisca a far uscire il mondo dalla stagnazione economica e dalla crisi climatica ed ecologica…
Una contraddizione che non sembra sfiorare Wanma Group e Lao Niu Foundation, le due società cinesi che finanzieranno il rimboschimento, il governo di Pechino, il G20 e Xinhua che conclude spiegando che «La compensazione delle emissioni di carbonio è un programma nel quadro secondo il quale una società e un’organizzazione riduce o compensa le sue emissioni di carbonio finanziando delle attività e dei progetti che permettano di migliorare l’ambiente».