Alla COP28 accordo per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile . e raddoppiare l’efficienza energetica
La falsa narrazione degli attivisti climatici contro i poveri
Carbone, petrolio e gas stanno alimentando la crisi del costo della vita
[28 Novembre 2023]
Alla vigilia della 28esima Conferenza delle parti di Dubai (COP28), il segretario esecutivo dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (Unfccc), Simon Stiell, fa il punto su UN News sull’attuale situazione del riscaldamento globale e su come le decisioni prese al summit climatico andrebbero – anche economicamente – a vantaggio di tutti, Ecco cosa scrive:
Negli ultimi due anni, l’inflazione ha causato una crisi del costo della vita in gran parte del mondo. Alcuni allarmisti hanno sfruttato le difficoltà che questo ha causato a miliardi di persone per diffondere la retorica secondo cui l’azione sul cambiamento climatico è insostenibile e contraria agli interessi delle persone. Niente è più lontano dalla realtà.
L’azione per il clima interessa tutti noi
Diffondere una narrazione degli attivisti per il clima contro i poveri crea divisioni ed è spesso usata per mascherare interessi personali a breve termine e orientati al profitto. L’unico futuro stabile ed economicamente sostenibile è quello della sicurezza energetica, della resilienza ai disastri, del disaster recovery coordinato e ben finanziato e, in ultima analisi, della limitazione dell’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius.
I combustibili fossili, tra cui carbone, petrolio e gas, sono uno dei principali motori della crisi del costo della vita che sta spingendo al limite i bilanci di miliardi di famiglie. I prezzi sono saliti alle stelle, come spesso accade, spinti dall’incertezza e dalla guerra. A sua volta, questo aumenta i costi dei trasporti, del cibo, dell’elettricità e dei bisogni domestici di base.
Nel 2022, in alcuni Paesi fortemente dipendenti dai combustibili fossili, le bollette delle famiglie sono aumentate fino a 1.000 dollari a causa dei costi energetici dei combustibili fossili.
Secondo autorità economiche come il Tesoro americano, la Reserve Bank of India e la Banca Centrale Europea, con l’intensificarsi degli effetti del cambiamento climatico i costi al consumo aumenteranno ulteriormente e la crescita economica rallenterà.
Gli alti prezzi dell’energia riducono inoltre i margini di profitto delle aziende, danneggiano la crescita economica e impediscono il diritto di accesso all’energia in tutto il mondo. L’inflazione colpisce soprattutto le famiglie più povere.
Anche i disastri climatici stanno peggiorando in tutti i Paesi. Quest’anno sarà probabilmente il più caldo degli ultimi 125.000 anni. Tempeste più distruttive, piogge e inondazioni imprevedibili, ondate di caldo e siccità stanno già causando enormi danni economici e colpendo centinaia di milioni di persone in tutto il mondo, costando loro la vita e i mezzi di sussistenza.
Il buono e il cattivo uso delle strategie
I rubinetti dei combustibili fossili non possono essere chiusi dall’oggi al domani, ma ci sono molte opportunità di intervento che attualmente non sono sfruttate.
Ad esempio, nel 2022, i governi hanno speso più di 7mila miliardi di dollari, provenienti dai contribuenti o dai prestiti, in sussidi ai combustibili fossili. I sussidi non proteggono i redditi reali delle famiglie più povere e distolgono risorse che aumentano il peso del debito dei Paesi in via di sviluppo, o che avrebbero potuto essere utilizzate per migliorare l’assistenza sanitaria, costruire infrastrutture, comprese le energie rinnovabili e le reti elettriche, ed espandere i programmi sociali per alleviare la povertà. .
Se fata in modo responsabile, l’eliminazione graduale di questi sussidi aiuterebbe davvero i più poveri e migliorerebbe le economie dei Paesi che ora ne dipendono.
Mettere gli strumenti al lavoro
Quest’anno, all’Onu sui cambiamenti climatici, abbiamo effettuato una valutazione globale dell’azione per il clima attuata fino ad oggi. Ha chiaramente indicato che i progressi sono troppo lenti, ma ha anche rivelato che ora disponiamo di molti strumenti per accelerare l’azione per il clima, il che allo stesso tempo costruirà economie più forti.
Abbiamo le conoscenze e gli strumenti per accelerare questa transizione , garantendo al tempo stesso che sia giusta ed equa e che non lasci indietro nessuno.
Miliardi di persone hanno bisogno che i loro governi prendano questi strumenti e li mettano in funzione. Questo include lo spostamento di miliardi di dollari di investimenti dalla produzione di combustibili fossili all’energia rinnovabile che fornisce energia stabile, affidabile e a basso prezzo per stimolare la crescita economica.
Riguarda sia la domanda che l’offerta. Quelli di noi che chiedono energia per accendere le luci hanno bisogno di opzioni pulite per farlo e di spazio fiscale per investire nelle nostre comunità e nella loro capacità di adattarsi a un mondo che cambia.
Sì, è possibile
C’è motivo di ottimismo se i governi si presenteranno alla Conferenza sui cambiamenti climatici di quest’anno, COP28, a Dubai con uno spirito di cooperazione e un occhio rivolto alle soluzioni. Alla COP28 potremo raggiungere un accordo per triplicare la capacità globale di energia rinnovabile .
Possiamo raddoppiare l’efficienza energetica. Possiamo dimostrare che stiamo raddoppiando i finanziamenti per aiutare i Paesi ad adattarsi agli impatti climatici e concentrandoli sulla pianificazione nazionale. Possiamo rendere il fondo per le perdite e i danni climatici una realtà che contribuisce alla giustizia climatica. E possiamo mantenere le vecchie promesse sul finanziamento della transizione e delineare come finanzieremo i prossimi passi.
Un momento o un incontro non cambierà tutto. Ma possiamo determinare il nostro futuro nelle linee guida che abbiamo stabilito quest’anno, e quindi delineare il piano in modo che gli impegni nazionali possano essere rispettati nel 2025.
Mi rifiuto di lasciare che l’allarme mi accechi, e neanche voi dovreste lasciarvi accecare.
di Simon Emmanuel Kervin Stiell
segretario esecutivo dell’United Nations Framework Convention on Climate Change(UNFCCC)