La leadership climatica del Regno Unito è rimasta una promessa
CCC: «Una migliore trasparenza non può sostituire la reale attuazione»
[28 Giugno 2023]
Dopo che la sentenza dell’Alta Corte del 2022, il governo conservatore del Regno Unito ha pubblicato il Carbon Budget Delivery Plan (CBDP) che rende molto più traspasrenti i sui suoi piani per arrivare alle emissioni net zero. Ma, nonostante oltre 3.000 pagine di nuovi dettagli, il Climate Change Committee (CCC) del Regno Unito ha ora molto meno fiducia. rispetto alla sua precedente valutazione di un anno fa, che il governo riuscirà a raggiungere gli obiettivi che ha previsto per il 2030 e dopo: «E’ stata persa un’opportunità fondamentale per accelerare il ritmo del progresso».
La nuova valutazione del CCC – un organismo indipendente che valuta le politiche climatiche del governo – sottolinea che «Le emissioni di gas serra nel Regno Unito sono finora diminuite del 46% rispetto ai livelli del 1990. Alla COP26 è stato preso un impegno esteso al 2030 per ridurle del 68%. Quindi, il recente tasso di riduzione annuale delle emissioni al di fuori del settore della fornitura di energia elettrica deve quadruplicarsi in soli 7 anni. Il tempo è ormai molto breve per realizzare questo cambio di passo. Barlumi della transizione Net Zero possono essere visti nell’aumento delle vendite di nuove auto elettriche e nel continuo dispiegamento di capacità rinnovabile, ma l’aumento dell’azione nel complesso è preoccupantemente lento. Il governo continua a fare affidamento su soluzioni tecnologiche che non sono state implementate su larga scala, preferendo un più diretto incoraggiamento delle persone a ridurre le attività ad alto contenuto di carbonio». Il CCC ha nuovamente segnalato «I rischi di un programma politico che, tra l’altro, è troppo lento per piantare alberi e installare pompe di calore».
Il giudizio di Lord Deben, presidente del CCC ed ex ministro dell’ambiente conservatore, è impietoso: «La lezione dei miei dieci anni al Climate Change Committee è che l’azione tempestiva avvantaggia la popolazione di questo Paese e ci aiuta ad affrontare le sfide dei prossimi decenni in modo più economico e più facile. Tuttavia, anche in questi tempi di prezzi dei combustibili fossili straordinari, il governo è stato troppo lento nell’adottare alternative più pulite ed economiche e troppo desideroso di sostenere la nuova produzione di carbone, petrolio e gas. C’è una preoccupante esitazione da parte dei ministri nel guidare il Paese alla fase successiva degli impegni Net Zero. Esorto il governo a riorganizzarsi sul Net Zero e a impegnarsi per un’attuazione più audace. Questo è un periodo in cui il ritmo deve avere la priorità rispetto alla perfezione».
Intervistato da BBC Nerws, Lord Deben è stato particolarmente critico nei confronti della politica del governo sui nuovi progetti di carbone e petrolio: «La decisione di approvare la prima nuova miniera di carbone profonda del Regno Unito in 30 anni in Cumbria lo scorso dicembre è stata una totale assurdità», ma si è detto contrario anche ai piani per lo sfruttamento un nuovo importante giacimento petrolifero al largo della costa scozzese, il Rosebank, che potrebbe produrre circa 300 milioni di barili di petrolio. «Come possiamo chiedere ai Paesi africani di non sviluppare petrolio? Come possiamo chiedere ad altre nazioni di non espandere la produzione di combustibili fossili se iniziamo a farlo noi stessi?»
Il nuovo rapporto presentato dal CCC evidenzia che «In un periodo cruciale per realizzare progressi, i dipartimenti chiave non hanno rispettato le raccomandazioni formulate dal Comitato lo scorso anno. Il mandato del nuovo Dipartimento per la sicurezza energetica e Net Zero ha portato una gradita attenzione al programma, ma non sono stati compiuti progressi su 7 delle raccomandazioni prioritarie al BEIS ( Dipartimento per le imprese, l’energia e la strategia industriale, ndr) nella relazione sullo stato di avanzamento dello scorso ann. Defra (Department for Environment Food and Rural Affairs) e DLUHC (Department for Levelling Up, Housing and Communities) non sono riusciti a raggiungere nessuna delle raccomandazioni prioritarie formulate dal Comitato nel 2022.
Ecco le principali problematiche secondo il nuovo rapporto CCC consegnato al Parlamento:
Il Regno Unito ha inviato segnali confusi sulle sue priorità climatiche alla comunità globale. Il sostegno a nuovo petrolio e gas, oltre all’immediato aumento della produzione di gas richiesto dall’invasione dell’Ucraina, e la decisione di autorizzare una nuova miniera di carbone in Cumbria hanno sollevato l’attenzione globale e minato il linguaggio attento negoziato dalla Presidenza britannica della COP26 nel Glasgow Climate Pact.
Manca il sostegno all’industria decarbonizzata in una nuova era di competizione globale. Il governo ha grandi ambizioni per la produzione di acciaio decarbonizzato, ma non ha una politica chiara per realizzarla. Sono ancora necessari incentivi più ampi per l’elettrificazione dell’industria. Il recente annuncio di finanziamenti fino a 20 miliardi di sterline per la carbon capture and storage è benvenuto (ma criticato dalle associazioni ambientaliste, ndr), ma i dettagli e l’attuazione di questi piani di spesa devono ancora venire.
E’ necessaria una rapida riforma della pianificazione. In una serie di aree, l’implementazione di aggiornamenti essenziali alla rete elettrica e ad altre infrastrutture Net Zero è ostacolata da regole di pianificazione restrittive. Il sistema di pianificazione dovrebbe avere un requisito generale per garantire che le decisioni di pianificazione tengano pienamente conto di Net Zero.
Cambiare uso del suolo richiede tempo. Le riforme essenziali sono progredite, attraverso la nuova politica di gestione ambientale del territorio, ma Defra deve aumentare i tassi di piantumazione di alberi e ripristino delle torbiere e introdurre un nuovo quadro per il cambiamento dell’uso del suolo.
Il governo non prevede di prendere una decisione strategica sul ruolo dell’idrogeno nel riscaldamento fino al 2026. Deve superare questa incertezza accelerando la diffusione del riscaldamento elettrico e portando avanti decisioni a basso impatto sulle infrastrutture energetiche.
L’elenco degli aeroporti del Regno Unito che propongono di espandere la capacità continua a crescere, contrariamente al parere del Comitato secondo il quale non dovrebbe esserci un’espansione netta degli aeroporti in tutto il Regno Unito. Per gestire queste decisioni è necessario un quadro di gestione delle capacità a livello di Regno Unito. Nessuna espansione aeroportuale dovrebbe procedere fino a quando questo non sarà fatto.
Nel 2022, il CCC ha introdotto un nuovo quadro di indicatori, incentrato sui cambiamenti nel mondo reale e ora dice che il governo è fuori strada in una serie di aree: Trasporto di superficie . Le vendite di nuove auto elettriche continuano a crescere in anticipo rispetto al nostro percorso, ma le vendite di furgoni elettrici sono ancora in ritardo e rimangono notevolmente fuori strada.
Fornitura di energia elettrica . La capacità di elettricità rinnovabile è aumentata nel 2022, ma non al tasso richiesto per raggiungere gli obiettivi di lungo periodo del governo, in particolare per il solare. E’ stata persa un’opportunità per una diffusione ancora più rapida dell’energia eolica e solare onshore, che avrebbe potuto aumentare l’approvvigionamento di energia pulita del Regno Unito e contribuire a ridurre ulteriormente la dipendenza del Regno Unito dal gas fossile importato.
Edifici. Il governo propone di aumentare il mercato delle installazioni di pompe di calore a 600.000 entro il 2028, ma i livelli attuali sono circa un nono di questo. Nel 2022, iI tassi di installazione delle misure di efficienza energetica sono ulteriormente diminuiti.
Riequilibrio prezzi energia elettrica vs gas . Nell’ambito di un importante pacchetto di sostegno energetico ai consumatori, il Tesoro ha rimosso i costi delle politiche dalle bollette dell’elettricità, avvicinando i prezzi dell’elettricità a quelli del gas. Questo favorirà gli incentivi dei consumatori ad adottare tecnologie elettrificate e dovrebbe essere reso permanente.
Uso del suolo. Per raggiungere l’obiettivo del governo di 30.000 ettari all’anno di creazione di boschi, i tassi di piantumazione di alberi devono raddoppiare entro il 2025. I tassi di ripristino delle torbiere sono leggermente aumentati nel 2022, ma rimangono di un fattore 5 inferiori ai tassi raccomandati dal Comitato.
Agricoltura . Il numero di ruminanti, un fattore determinante delle emissioni dell’agricoltura, è diminuito lentamente di numero. Anche il consumo di carne dichiarato è diminuito, ma i dati sulla disponibilità di carne mostrano un quadro meno chiaro; è probabile che sia necessario un ulteriore intervento politico per passare a diete più sane a basse emissioni di carbonio.
Industria . Le emissioni industriali sono le terze più alte tra i vari settori. La misurazione del progresso risente della perdurante scarsa disponibilità di dati, ma è fuori strada per la maggior parte degli indicatori disponibili. Non esiste ancora un piano chiaro per sostenere l’elettrificazione industriale e ci sono poche prove che l’industria si stia preparando a elettrificare su larga scala.
Rebecca Newsom, v di Greenpeace UK, ha definito il rapporto del CCC, «Un pietoso catalogo dei fallimenti climatici di Rishi Sunak».
Secondo il ministro ombra laburista per il clima e il NET Zero, Ed Miliband, «Questo rapporto espone la catastrofica negligenza mostrata da questo governo che ha lasciato la Gran Bretagna con bollette più alte, meno posti di lavoro buoni, la nostra sicurezza energetica si è indebolita e l’emergenza climatica non è stata affrontata».
Aknche per Alok Sharma, l’ex presidente della COP26 e ministro conservatore del governo di Boris Johnson, «I Regno Unito rischia di perdere la sua reputazione internazionale e influenza sul clima. Il Paese rischia di rimanere indietro senza una risposta a iniziative come i vasti sussidi degli Stati Uniti per le industrie verdi. Riposare sugli allori non è sicuramente la risposta che l’industria sta cercando».
Lord Deben, il cui secondo e ultimo mandato come presidente del CCC termina il primo luglio, si è tolto qi ualche sassolino dalle scarpe: «Uno dei maggiori fallimenti del governo è stato non mettere il Net Zero al centro del sistema di pianificazione del Regno Unito. Se promulghi leggi per fare qualcosa e poi non fornisci i mezzi, allora stai fallendo. Sono dispiaciuto che il mio rapporto finale non mostri progressi soddisfacenti».