Il 7 luglio l’Università di Ferrara lancia il progetto “Climate justice – New challenges for law and judges”
La lotta alla crisi climatica si fa largo nei tribunali: a che punto è la giustizia climatica?
Occorre fare chiarezza sul tema, perché il rischio è quello di restare invischiati nell’incertezza giuridica
[13 Giugno 2022]
Di fronte alla notevole insipienza degli Stati membri e la carenza di effettivo potere in mano alle istituzioni comunitarie, anche in Europa stanno crescendo i cittadini che si rivolgono ai tribunali per vedersi riconosciuta quella giustizia climatica che la politica (ancora) non riesce ad assicurare.
Basti ricordare il 29 aprile dello scorso anno, quando una storica sentenza della Corte costituzionale tedesca ha censurato la Legge sul clima adottata dalla Germania a fine 2019, costringendo così il Governo tedesco a rivedere al rialzo le proprie ambizioni in materia di lotta al cambiamento climatico; uno scenario che – secondo il presidente emerito della Corte costituzionale Giovanni Maria Flick – potrebbe già replicarsi anche in Italia.
Di fatto però la giustizia climatica è ancora un tema sfuggente per molti tribunali. Come sviluppare principi utili alla giustizia climatica ma che siano anche effettivamente praticabili?
Per contribuire a rispondere a questo determinante quesito, l’European law institute ha lanciato il nuovo progetto Climate justice – New challenges for law and judges, guidato da Alberto de Franceschi (Università di Ferrara) e Henrik Andersen (Copenhagen business school), che prenderà il via con un convegno dedicato all’Università di Ferrara il prossimo 7 luglio.
Il progetto nasce dalla constatazione che i problemi legati alla crisi climatica sono di natura transfrontaliera, oltre a incrociare le competenze del diritto privato con quello pubblico; i giudici e i tribunali chiamati ad esprimersi in merito devono dunque giostrarsi su un sistema giuridico multilivello, trovando un equilibrio tra i diversi campi d’applicazione del diritto.
Il rischio – che di fatto stiamo già affrontando – è quello di restare invischiati nell’incertezza giuridica, a scapito delle legittime aspettative dei cittadini in merito alla giustizia climatica. È possibile trovare un terreno comune per migliorare la cooperazione giudiziaria nei vari approcci metodologici applicati dai molteplici tribunali chiamati in causa dalla crisi climatica, al fine di garantire una maggiore certezza del diritto sul tema (almeno) all’interno dell’Europa?
Il convegno Climate justice, che sta già raccogliendo un profondo interesse anche al di là dei confini comunitari – è infatti organizzato in cooperazione e co-finanziamento con la University of California, Los Angeles – Emmet Institute for Climate Change and the Environment – si propone di iniziare a tracciare la rotta per la risposta. Per prendere parte al convegno è sufficiente registrarsi (entro il 1 luglio 2022) scrivendo all’indirizzo mail alberto.defranceschi@unife.it.
La diretta streaming dell’evento sarà disponibile qui: https://youtu.be/72iGP-bU-CA
Per il programma completo dell’evento: https://europeanlawinstitute.eu/fileadmin/user_upload/p_eli/Projects/Climate_Justice/Conference_on_Climate_Justice_-_New_Challenges_for_Law_and_Judges.pdf.
Per maggiori informazioni sul progetto: https://europeanlawinstitute.eu/projects-publications/current-projects/current-projects/climate-justice/