La scia di devastazione del ciclone Mocha

In Myanmar centinaia di case distrutte e aumenta il rischio delle mine anti-uomo

[16 Maggio 2023]

Secondo il Myanmar: Cyclone Mocha – Flash Update #4 (as of 15 May 2023) dell’United Nations  Office for the Coordination of Humanitarian Affairs (OCHA) «Il ciclone estremamente grave Mocha ha attraversato la costa tra Cox’s Bazar in Bangladesh e la cittadina di Kyaukpyu, vicino alla capitale del Rakhine, Sittwe, in Myanmar, all’ora di pranzo del 14 maggio.
I venti sono stati stimati fino a 250 km/h. Le comunicazioni con i team sul campo sono ancora limitate, ma i primi rapporti suggeriscono che il danno è significativo, in particolare nel Rakhine, e che i bisogni in tutte le comunità saranno elevati. Venti estremamente forti hanno abbattuto linee elettriche, sradicato alberi e distrutto e danneggiato case. L’ondata di tempesta ha abbattuto ponti e inondato case. Si pensa che a Sittwe la maggior parte degli alloggi sia stata danneggiata in qualche modo e molte fragili case lunghe nei campi per sfollati sono state distrutte. Oltre ai bisogni immediati di NFI (Articoli non alimentari), riparo e WASH (Water, sanitation, and hygiene), la popolazione colpita richiederà assistenza sanitaria di emergenza tempestiva, comprese cure salvavita e traumatologiche e servizi sanitari primari continui (assistenza sanitaria materna e infantile e assistenza per malattie non trasmissibili). Anche il primo soccorso psicosociale per le persone colpite dopo il disastro è fondamentale. Il potenziale di focolai di malattie trasmissibili nelle aree colpite è elevato e richiede un attento monitoraggio. Inoltre, le mine antiuomo e altri residuati bellici esplosivi rappresentano un rischio per le comunità che si spostano in aree più sicure o tornano a casa. Le inondazioni e le frane in corso possono spostare o trasportare le mine in ​​luoghi precedentemente ritenuti sicuri».

Il 15 maggio, le autorità de facto (militari golpiste) dello Stato di Rakhine, hanno dichiarato che tutte le 17 municipalità del Rakhine erano state colpite dal ciclone, Le comunità colpite hanno passato la giornata a ripulire i detriti sparsi nell’area, in particolare a Sittwe, colpita direttamente dal ciclone domenica. Le case di Sittwe e di altre città del Rakhine hanno perso tetti, muri e teloni. I campi e i siti di sfollamento sono particolarmente danneggiati. L’OCHA dice che «Sulla base delle osservazioni dello staff sul campo a Sittwe, i rifugi e l’assistenza WASH sono esigenze prioritarie in tutte le comunità. Un partner ha riportato danni significativi alle latrine e ai ripari nei siti per sfollati interni nelle township di Kyauktaw e Ponnagyun».
Ci sono notizie non confermate di persone scomparse in alcuni campi per sfollati a Sittwe, tra i quali Basara, Dar Pai e Thae Chaung, che sono stati sommersi a causa della vicinanza alla costa. Tre ponti vicino ai campi per sfollati di Dar Pai, Thae Chaung e Thet Kae Pyin sono crollati. Il ciclone ha anche distrutto diversi pescherecci. Alcuni sfollati sono ancora nei rifugi anti-ciclone vicino ai campi, con segnalazioni di feriti e necessità di cure mediche. Chi alloggia in rifugi temporanei, come le scuole, ha bisogno di assistenza.

Gli spostamenti sono difficili e la rimozione dei detriti è in corso. Molte persone stanno tornando alle loro case a Sittwe dalle zone interne. Vigili del fuoco locali e gruppi di volontari e ONG sono stati visti ripulire le strade nelle township di Maungdaw, Mrauk-U e Sittwe.

I media locali hanno riferito della distruzione di circa 260 case nel villaggio di Oke Kyut nel comune di Kyauktaw. Sempre a Kyauktaw, 2 edifici scolastici che fornivano istruzione gratuita a più di 600 studenti sarebbero stati distrutti dal ciclone. Nella municipalità di Minbya, circa 40 case nel villaggio di Tha Yet Oke sono state distrutte. Le autorità municipali stanno valutando i danni iniziali nei villaggi del Rakhine.

Dalle township settentrionali di Buthidaung e Maungdaw arrivano notizie ancora frammentarie a causa dell’interruzione delle telecomunicazioni e molte famiglie non sarebbero riuscite a raggiungere i centri di evacuazione. Un’importante operazione di bonifica dei detriti è in corso a Maungdaw dove la comunità tenta di rimuovere gli alberi caduti che bloccavano le strade. Non ci sono notizie di allagamenti nel centro di Maungdaw, ma la situazione nelle campagne non è ancora nota. A Ponnagyun, il team sul campo dell’OCHA ha detto che la maggior parte delle case era crollata e danneggiata a Kun Taung, Pa Day Thar, Sin Inn Gyi e Ywar Thar Yar, compresi gravi danni ai tetti. Finora non ci sono state segnalazioni di morti o feriti da parte delle comunità locali.

Le autorità e le agenzie umanitarie avevano lanciato un massiccio piano di evacuazione prima che il ciclone si abbattesse sulla costa a nord di Sittwe. L’OCHA ricorda che «A seguito di anni di conflitto e sfollamento, i bisogni umanitari nello Stato di Rakhine e nel nord-ovest del Myanmar erano già terribili prima che il ciclone colpisse, con circa 6 milioni di persone che avevano già bisogno di aiuti umanitari. Oggi,  centinaia di migliaia di Rohingya vivono in rifugi temporanei  dove i loro spostamenti sono limitati dal regime militare, che ha dichiarato l’intero Rakhine area disastrata sulla scia di Mocha».

I primi rapporti hanno indicato che la parte peggiore del ciclone ha risparmiato il grande complesso del campo profughi Rohingya di Cox’s Bazar in Bangladesh, che ospita quasi un milione di rifugiati per lo più Rohingya, la maggior parte dei quali è fuggita, a partire dall’estate del 2017, dal Rakhine a causa delle persecuzioni e violenze contro di loro da parte dei militari e della destra buddista.