Lettera aperta di oltre 100 organizzazioni: il presidente della COP28 ripensi la strategia sui combustibili fossili
Forti critiche alle dichiarazioni attendiste di Sultan Al Jaber
[15 Novembre 2023]
A due settimane dalla 28esima Conferenza delle parti dell’United Nations Framework Convention on Climate Change (COP28 Unfccc), una lettera aperta di una coalizione guidata da 350.org e Oil Change International e che comprende oltre 100 organizzazioni di più di 50 Paesi – tra le quali CAN International, Greenpeace International e Powershift Africa – esprime gravi preoccupazioni riguardo alla strategia energetica delineata in due recenti comunicazioni dal presidente della COP28, Sultan Al Jaber degli Emirati Arabi Uniti.
La lettera aperta chiede «Un’eliminazione completa, rapida, finanziata ed equa dei combustibili fossili invece di mettere da parte i risultati critici sull’energia negli impegni rispetto al risultato formale e promuovere distrazioni irrealistiche come la cattura e lo stoccaggio del carbonio».
La lettera aperta è infatti una risposta al discusso presidente della COP28 Al Jaber che ha sollevato preoccupazioni esponendo le aspettative per la COP28 in due lettere ai diplomatici e alla società civile pubblicate a novembre e ottobre che mettono in secondo piano il raggiungimento di un risultato ambizioso sui combustibili fossili e sull’energia alla COP28.
Secondo Andreas Sieber, direttore associato campagne e e politiche di 350.org, «La leadership del presidente della Cop28 è chiaramente sotto esame. Sultan Al Jaber è l’amministratore delegato di una delle più grandi compagnie petrolifere del pianeta mentre, in qualità di presidente della COP28, deve prendere la decisione di eliminare gradualmente i combustibili fossili e introdurre gradualmente le energie rinnovabili in linea con gli 1,5 gradi. Dopo le sue ultime lettere abbiamo ragioni per avere preoccupazioni ancora più grandi e sfidiamo il Presidente della COP28 a sostenere una decisione di eliminare rapidamente i combustibili fossili e introdurre gradualmente le energie rinnovabili invece di parlare di impegni e tecnologie come la CCS che sappiamo non saranno realizzabili nel prossimo futuro».
Romain Ioualalen, responsabile politiche globali di Oil Change International, ricorda che «Il presidente della COP28 ha il potere e la responsabilità unici di condurre negoziati imparziali che diano priorità ai bisogni delle persone in tutto il mondo rispetto agli interessi dell’industria dei combustibili fossili. Il successo della COP28 sarà giudicato dal fatto che i Paesi accettino formalmente di porre fine all’espansione dei combustibili fossili e di realizzare una fase di eliminazione giusta ed equa di tutti i combustibili fossili, resa possibile dalla fornitura dei finanziamenti necessari per triplicare l’energia rinnovabile e raddoppiare l’efficienza energetica. Esortiamo la Presidenza della COP28 a concentrarsi sul raggiungimento di questo risultato invece di espandere il tempo e i capitali diplomatici scarsi promuovendo impegni e iniziative volontari che nella migliore delle ipotesi possono diventare distrazioni dai negoziati principali e potrebbero di fatto finire per rendere verde la scommessa dell’industria dei combustibili fossili sul fallimento climatico».
La lettera aperta sottolinea la necessità che «Il risultato del pacchetto energia alla COP28 sia una parte formale del testo della decisione della COP28 piuttosto che relegato a impegni volontari» e sottolinea l’importanza di decisioni chiare e formali sulla fine dell’espansione delle infrastrutture per i combustibili fossili e sull’eliminazione graduale dei combustibili fossili. tutta la produzione e l’uso di combustibili fossili, invece di fare affidamento esclusivamente sugli impegni volontari dell’industria del petrolio e del gas.
Nella loro lettera aperta le organizzazioni ambientaliste concludono: «Caro Presidente designato della COP28, lei ha giustamente affermato che l’eliminazione graduale dei combustibili fossili è una cosa importante, “inevitabile”. Tuttavia, per il momento siamo profondamente preoccupati, questa rimane un’affermazione vuota. Il phase out del combustibile fossile è urgente e non avverrà con la velocità e la portata che è sono necessarie per limitare riscaldamento globale a 1,5° C, a meno che i governi non concordino e attuino congiuntamente un’eliminazione graduale e gestita della produzione e utilizzo del carburante dei combustibili fossili. Lei ha sia un potere unico che la responsabilità di condurre negoziati in modo imparziale per raggiungere tale risultato, concentrandosi sui bisogni delle persone del mondo e non i profitti dell’industria del petrolio e del gas. Vi esortiamo a sostenere il nostro obiettivo condiviso di un pacchetto energetico ambizioso e trasformativo come parte del risultato formale della COP28, che rifletta i principi di giustizia, equità e urgenza. Ci impegniamo a rendere la COP28 un successo e la esortiamo a usare la sua posizione e il suo potere per ottenere un risultato forte per le persone e per il pianeta».