L’impatto del cambiamento climatico sul terrorismo
I cambiamenti dei modelli meteorologici stanno contribuendo a far spostare le attività terroristiche
[5 Aprile 2024]
Lo studio “Monsoon Marauders and Summer Violence: Exploring the Spatial Relationship between Climate Change and Terrorist Activity in India”, pèubblicato sul Journal of Applied Security Research dall’australiano Jared Dmello della School of Social Sciences dell’University of Adelaide e dalla statunitense Christine Neudeckerb dellla School of Criminal Justice della Rutgers University—Newark, Newark, New Jersey, USA, ha scoperto che alcune variabili climatologiche hanno influenzato l’attività terroristica in India.
Dmello, un esperto di estremismo armato, spiega che «Le analisi di idoneità indicano che tutte le variabili climatologiche testate – temperatura, precipitazioni e altitudine – si riferiscono a modelli mutevoli di attività terroristica. La densità di popolazione dei centri urbani è cresciuta sempre più, in particolare negli spazi con climi favorevoli, e alcune delle aree più remote, un tempo utilizzate dagli estremisti, hanno sperimentato climi così dinamici da non essere più adatte all’abitazione umana, costringendo questi gruppi a migrare altrove».
Non è stata solo l’intensità di queste variabili climatologiche a portare i terroristi a spostarsi in nuove località, ma anche questo spostamento dell’attività terroristica è stato stagionale.
Secondo Dmello. «Questa ricerca dimostra che fermare gli effetti dannosi del cambiamento climatico non è solo una questione ambientale ma è direttamente legata alla sicurezza e alla difesa nazionale. In questo studio, ci siamo concentrati sul luogo dell’attacco, ma i dati suggeriscono anche che altre forme di comportamento estremista, come il luogo degli addestramenti, stanno probabilmente cambiando in risposta al cambiamento climatico».
Lo studio prende in esame l’attività terroristica in India tra il 1998 e il 2017, un periodo durante il quale si sono verificati 9.096 atti terroristici registrati dal Global Terrorism Database .
Dmello ricorda che «Le temperature medie in India hanno raggiunto livelli record durante il nostro periodo di studio di 20 anni. Questo arco di tempo rappresenta un intervallo sufficientemente ampio per dimostrare il cambiamento climatico, avvalendosi anche dei dati affidabili più recenti che coprono sia la dimensione del cambiamento climatico che quella dell’estremismo per il Paese».
Questa comprensione nuova e in evoluzione di come il cambiamento climatico influenza i modelli di terrorismo è importante per i governi di tutto il mondo per progettare le strategie di sicurezza e difesa nazionali.
Dmello, che entrato a far parte dell’università di Adelaide all’inizio del 2024, è uno dei curatori del libro “Arctic 8 Policy: Reassessing International Relations” che esamina la sicurezza nell’Artico in maniera multidisciplinare, continuerà la sua ricerca sul terrorismo e l’estremismo nel contesto australiano e dice che il rapporto clima terrorismo riguarda anche i Paesi occidentali: «Sebbene il terrorismo e l’estremismo violento si manifestino in modo diverso in Australia, con livelli di attacchi molto inferiori rispetto all’India, la radicalizzazione è ancora una sfida importante qui e una sfida che il governo australiano ha stabilito come priorità nazionale. Per mitigare efficacemente la radicalizzazione, altre questioni critiche, come i senzatetto, l’insicurezza alimentare, le crisi idriche ed energetiche e una maggiore equità sociale, sono essenziali per garantire uno spazio più sicuro per tutti noi. Alcuni dei miei progetti recenti hanno cercato di capire in che modo le questioni emergenti incidono sulla radicalizzazione qui in Australia, nel tentativo di trovare modi per collaborare con il governo e le forze dell’ordine per prevenire il coinvolgimento con ideologie estremiste. Sono anche interessato ad espandere la mia ricerca in quest’area per indagare il ruolo delle disuguaglianze idriche e alimentari sulla radicalizzazione in tutto il mondo».