Perché tante trombe d’aria a Rosignano Marittimo? Lo spiega il Lamma
In otto anni si sono verificate 5 trombe d’aria, caratterizzate da almeno altrettanti elementi comuni
[9 Dicembre 2020]
Negli ultimi otto anni ben quattro trombe marine si sono abbattute sul territorio di Rosignano Marittimo, e la quinta è arrivata il 25 settembre scorso: si tratta di una frequenza anomala, e se sì a cosa è dovuta? Per vederci chiaro il Comune ha avviato un confronto col Lamma – il consorzio nato grazie a Regione Toscana e Cnr – da cui sono arrivate adesso le prime risposte.
L’analisi da parte del Lamma dei cinque eventi meteorologici estremi ha messo in rilievo la presenza di almeno altrettanti elementi comuni, come spiegano da Rosignano.
«Nello specifico, gli elementi in comune sono la presenza costante di vento forte in quota (intorno agli 8/10 mila metri), la presenza di avvezione di aria fredda su aria calda, elevati valori di “shear” del vento, ovvero una variazione del vento in intensità e direzione salendo in quota, presenza del fronte freddo, elevati valori di umidità prima dell’ingresso di tale fronte freddo, linee di convergenza del vento nei bassi strati dell’atmosfera e intrusioni di aria più secca, prima in quota e poi al suolo.
Il consorzio Lamma ha evidenziato che anche la morfologia del territorio costiero ha un’influenza sul possibile percorso delle trombe marine e come una zona pianeggiante sia più favorevole al possibile impatto delle stesse sulla costa. La zona di Rosignano è, infatti, la prima pianegiante subito dopo la scogliera di Castiglioncello. Inoltre alcuni studi pubblicati dal Cnr hanno messo in evidenza che la costa toscana è particolarmente colpita da eventi quali le trombe marine. Elementi questi che tenderebbero a far escludere cause dovute ad altre situazioni locali. Il quartiere colpito dalle trombe d’aria, infatti, è costruito su una zona pianeggiante situata a circa 200 metri dal mare, con solo dei campi interposti, una situazione adatta alla propagazione delle trombe marine verso l’interno».
Come già ricordavamo su queste pagine, infatti, secondo il recente studio del Cnr condotto su dati raccolti nell’ultimo decennio, in media nel nostro Paese si registrano ogni anno 37 trombe d’aria e 71 trombe marine, con la costa laziale e quella toscana tra le aree con la maggiore densità di eventi: in particolare, le trombe marine si sviluppano principalmente in autunno e d’estate, con una densità di quasi un evento annuale ogni 100 km di costa. C’è tuttavia una forte variazione da zona a zona, con picchi di cinque eventi lungo la costa tirrenica.
Tutto questo senza dimenticare le dinamiche legate alla crisi climatica in corso. Il recentissimo report di Legambiente “Il clima è già cambiato” mostra una crescente diffusione degli eventi climatici estremi nel nostro Paese, e lo stesso fa l’analisi condotta nel merito da Greenpeace e Cnr, che mette in evidenza come tra le concause di trombe d’aria e alluvioni ci sia il mare sempre più caldo per colpa dei cambiamenti climatici.
Nonostante questo, visto che i fenomeni si sono sempre verificati nel quartiere “Palazzoni”, il Comune intende approfondire ulteriormente la questione rafforzando la collaborazione con il Lamma, come già comunicato dal sindaco all’amministratore unico del consorzio Bernardo Gozzini: l’obiettivo è quello di analizzare con un maggior dettaglio le situazioni meteorologiche caratteristiche dei 5 eventi atraverso simulazioni modellistiche ad alta risoluzione per valutare ulteriormente i parametri meteorologici che possono giocare un ruolo nel “guidare” le trombe marine verso quella zona, o nel favorirne il rinvigorimento.