Pinterest banna i negazionisti climatici
La piattaforma contro la disinformazione sul clima e chi distorce i dati scientifici
[7 Aprile 2022]
Pinterest ha deciso di adottare «Una nuova policy contro la disinformazione sul clima che punta a contrastare qualsiasi falsità o dichiarazione fuorviante sull’argomento. Con questa nuova policy, Pinterest è l’unica tra le maggiori piattaforme digitali ad aver stabilito delle linee guida chiare e rigorose contro le informazioni false o fuorvianti sul clima, comprese le teorie del complotto. Tali linee guida si applicano sia ai contenuti organici che agli annunci».
E Pinterest ci andrà giù duro con i negazionisti climatici: «Essendo parte integrante delle nostre linee guida per la community sulla disinformazione accidentale e intenzionale, la nostra policy sulla disinformazione sul clima prevede la rimozione dei contenuti che potrebbero danneggiare il benessere, la sicurezza o la fiducia del pubblico, come ad esempio: Contenuti che negano l’esistenza o l’impatto del cambiamento climatico, l’effetto dell’uomo sul cambiamento climatico o il fatto che il cambiamento climatico sia avvalorato dalla comunità scientifica. Contenuti falsi o fuorvianti sulle soluzioni atte a contrastare il cambiamento climatico, che risultano in contraddizione con il parere della comunità scientifica. Contenuti che distorcono i dati scientifici, ad esempio omissioni o selezioni parziali, al fine di minare la fiducia nella scienza e negli esperti. Contenuti falsi o fuorvianti e potenzialmente dannosi relativi a situazioni di emergenza per la sicurezza pubblica, tra cui disastri naturali e condizioni meteorologiche estreme».
Inoltre, tutti gli annunci pubblicati su Pinterest dovranno conformarsi con le sue linee guida per la community e sono state aggiornate le linee guida per la pubblicità, che ora vietano espressamente «Qualsiasi annuncio che faccia riferimento a teorie del complotto o che contenga disinformazione, accidentale o intenzionale, sul cambiamento climatico».
Sarah Bromma, head of policy di Pinterest, sottolinea che «L’obiettivo di Pinterest è offrire uno spazio affidabile e credibile alle persone che usano la piattaforma. Questa ambiziosa iniziativa va a integrare le nostre linee guida generali sulla disinformazione, che abbiamo pubblicato nel 2017 in risposta alla disinformazione in campo sanitario e che abbiamo successivamente aggiornato per affrontare le nuove problematiche emergenti. La policy contro la disinformazione sul clima è un ulteriore passo avanti verso il nostro obiettivo di contrastare la disinformazione e creare uno spazio online sicuro».
Un “esperimento” da seguire e problematico da gestire, visto che la stessa Pinterest ammette che «Affrontare problematiche come il cambiamento climatico o la disinformazione è incredibilmente difficile e non può prescindere dal supporto e dalla collaborazione di un intero ecosistema. Nella realizzazione della nuova policy, abbiamo ricevuto l’appoggio di numerosi esperti, tra cui la Climate Disinformation Coalition e la Conscious Advertising Network, che ci hanno segnalato le tematiche oggetto di disinformazione più ricorrenti nei canali media».
Michael Khoo, climate disinformation co-chair di Friends of the Earth, evidenzia che «La disinformazione sul clima sulle piattaforme digitali rappresenta una minaccia molto seria, perché mina il sostegno dell’opinione pubblica, fondamentale per porre fine alla crisi climatica. Pinterest ha fatto da precursore, stabilendo degli standard per la community che definiscono il concetto di disinformazione sul clima. Dal canto nostro, continueremo a insistere affinché tutte le piattaforme promuovano una maggiore trasparenza e azioni più responsabili. Invitiamo quindi a prendere in considerazione questa iniziativa di Pinterest volta a combattere la disinformazione sul cambiamento climatico».
La buona notizia è che su Pinterest stanno crescendo le ricerche sull’ecosostenibilità, con sempre più utenti che usano regolarmente la piattaforma per iniziare ad adottare uno stile di vita più sostenibile, infatti le ricerche di “consigli rifiuti zero” sono aumentate di 6 volte, quelle di “idee riciclo vestiti” di 4 volte, quelle di “mobili riciclati” del 95% e quelle di “stile di vita zero sprechi” del 64% rispetto all’anno scorso».
Per ispirare le persone ad abbracciare una vita più green, i creator di Pinterest di Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Germania, Francia, Giappone, Brasile, Messico, Argentina, Indonesia e India lanceranno Creator Originals, una serie di contenuti originali. Con i propri Pin Idea, insegneranno agli utenti l’arte del risparmio, come donare nuova vita ai vestiti, come ridurre gli sprechi di cibo e tanto altro ancora. Inoltre, da oggi fino alla Giornata mondiale della terra, gli utenti alla ricerca di argomenti correlati come “vivere in modo ecocompatibile” e “vita sostenibile” vedranno un Pin che li reindirizzerà su un articolo del giorno, con bacheche ad hoc e contenuti ispirati alla sostenibilità. Inoltre l’impegno a ispirare un futuro migliore continuerà sia sulla piattaforma che nelle community, supportando Project Drawdown, Intersectional Environmentalist e Potential Energy Coalition, l’associazione che ha lanciato Science Moms. Pinterest farà donazioni a sostegno della mission programmatica e metterà a disposizione crediti pubblicitari per rendere più efficaci i loro contenuti su Pinterest. Con questa nuova policy sulla disinformazione sul clima, Pinterest può aiutare le persone a prendere decisioni più consapevoli nella vita di tutti i giorni, contribuendo a creare un futuro migliore. Per le persone e per il nostro pianeta.
Jake Dubbins, Co-Chair of Conscious Advertising Network, conclude: «La disinformazione sul clima associata a contenuti pubblicitari non può che rallentare l’azione per il clima. La Conscious Advertising Network è felice di collaborare con Pinterest perché, con questa policy solida, meditata ed esaustiva, sta aprendo la strada a una nuova consapevolezza. Siamo felici di poter continuare a collaborare e invitiamo tutte le altre piattaforme digitali a seguire l’esempio di Pinterest».