Più del 99,9% degli studi concorda sul fatto che gli esseri umani stanno causando il cambiamento climatico

Analizzati 88.125 studi sul clima, solo 28 erano implicitamente o esplicitamente scettici

[19 Ottobre 2021]

Secondo lo studio “Greater than 99% consensus on human caused climate change in the peer-reviewed scientific literature”, pubblicato su Environmental Research Letters da  Mark Lynas, Benjamin Houlton e Simon Perry della Cornell University,  «Più del 99,9% degli articoli scientifici sottoposti a peer-reviewed concorda sul fatto che il cambiamento climatico è causato principalmente dall’uomo».

Il team di ricercatori statuin itensi ha analizzato 88.125 studi sul clima e la ricerca aggiorna un precedente studio del 2013 dal quale emergeva che il 97% degli studi pubblicati tra il 1991 e il 2012 supportava l’idea che le attività antropiche stiano alterando il clima della Terra. Per capire come questo tipo di consenso sia cambiato, la nuova ricerca  esamina la letteratura scientifica sul cambiamento climatico pubblicata dal 2012 fino a novembre 2020 per esplorare se il consenso è cambiato.

Lynas che fa parte anche dell’Alliance for Science, sottolinea che «Siamo praticamente certi che il consenso sia ben superiore al 99% ora e che si sia praticamente chiuso per qualsiasi discussione pubblica significativa sulla realtà del cambiamento climatico causato dall’uomo».

Houlton, del College of agriculture and life sciences della Cornell. Aggiunge che «E’ fondamentale riconoscere il ruolo principale delle emissioni di gas serra in modo da poter mobilitare rapidamente nuove soluzioni, poiché stiamo già assistendo in tempo reale agli impatti devastanti dei disastri legati al clima sulle imprese, sulle persone e sull’economia».

Nonostante questi schiaccianti risultati scientifici, tra l’opinione pubblica e tra i politici e gli amministratori pubblici ci sono ancora false credenze sull’esistenza di un acceso dibattito tra gli scienziati sulla vera causa del cambiamento climatico. Nel 2016, il Pew Research Center aveva scoperto che solo il 27% degli statunitensi adulti crede che quasi tutti gli scienziati concordino sul fatto che il cambiamento climatico sia dovuto all’attività antropica. Un sondaggio Gallup del 2021 ha indicato un divario politico sempre più profondo nella politica americana sul fatto che l’aumento delle temperature osservate sulla Terra dalla Rivoluzione industriale in poi sia stato causato soprattutto dalle attività antropiche.

Lynas  fa notare che «Per capire dove esiste un consenso, devi essere in grado di quantificarlo. Questo significa esaminare la letteratura in modo coerente e non arbitrario al fine di evitare di scambiare documenti scelti con cura, che è spesso il modo in cui questi argomenti vengono portati nella sfera pubblica».

I ricercatori hanno iniziato esaminando un campione casuale di 3.000 studi dal dataset di 88.125 articoli sul clima in lingua inglese pubblicati tra il 2012 e il 2020, scoprendo che « Solo 4 dei 3.000 articoli erano scettici sul cambiamento climatico causato dall’uomo». Lynas aggiunge: «Sapevamo che [i documenti scettici sul clima] erano incredibilmente pochi in termini di presenza, ma pensavamo che ce ne fossero ancora di più negli 88.000».

Perry, un ingegnere informatico britannico e volontario all’Alliance for Science, ha creato un algoritmo che ha cercato parole chiave in documenti che il team sapeva essere eco-scettici, come “solare”, “raggi cosmici” e “cicli naturali”.  E spiega che «L’algoritmo è stato applicato a tutti gli oltre 88.000 documenti e il programma li ha ordinati in modo che quelli scettici venissero più in alto nell’ordine». Come previsto, i tre ricercatori hanno trovato molti di questi documenti dissenzienti sul cima, con rendimenti decrescenti più in basso nell’elenco. Nel complesso, la ricerca ha prodotto 28 articoli che erano implicitamente o esplicitamente scettici, tutti pubblicati su riviste minori.

Lynas  conclude: «Se il risultato del 97% dello studio del 2013 lasciava ancora qualche dubbio sul consenso scientifico sull’influenza umana sul clima, i risultati attuali vanno ancora oltre, fino a dissipare qualsiasi incertezza. Questa dovrebbe essere praticamente l’ultima parola».

Per la scienza sicuramente, aggiungiamo noi, per i negazionisti climatici temiamo di no: resteranno attaccati disperatamente a quel meno di 0,1%.