
Sempre più bambini profughi climatici

L'International Organization for Migration (IOM), l’Unicef, la Georgetown University e l’United Nations University (UNU) hanno pubblicato il rapporto congiunto “Guiding Principles for Children on the Move in the Context of Climate Change”, le nuove linee guida che rappresentano il primo quadro politico globale in assoluto che aiuterà a proteggere, includere e responsabilizzare i bambini che si spostano nel contesto del cambiamento climatico.
Agenzie Onu e università spiegano che le linee guida «Forniscono una serie di 9 principi che affrontano le vulnerabilità uniche e stratificate dei bambini in movimento, sia all'interno che all'estero, a causa degli impatti negativi dei cambiamenti climatici. Attualmente, la maggior parte delle politiche migratorie relative ai bambini non tiene conto dei fattori climatici e ambientali, mentre la maggior parte delle politiche sui cambiamenti climatici trascura i bisogni specifici dei bambini».
Presentando il rapporto, il direttore generale dell'IOM, António Vitorino, ha ricordato che «L'emergenza climatica ha e continuerà ad avere profonde implicazioni per la mobilità umana. I suoi impatti saranno più gravi per segmenti particolari delle nostre comunità come i bambini; non possiamo mettere in pericolo le generazioni future. I bambini migranti sono particolarmente vulnerabili quando si spostano nel contesto del cambiamento climatico, ma i loro bisogni e aspirazioni sono ancora trascurati nei dibattiti politici. Con questi principi guida miriamo a garantire visibilità ai loro bisogni e diritti, sia nei dibattiti politici che nella programmazione. Gestire la migrazione e affrontare lo sfollamento dei bambini nel contesto del cambiamento climatico, del degrado ambientale e dei disastri è una sfida immensa che dobbiamo affrontare ora».
Le linee guida rilevano che «Il cambiamento climatico si interseca con le condizioni ambientali, sociali, politiche, economiche e demografiche esistenti che contribuiscono alle decisioni delle persone di spostarsi. Solo nel 2020, quasi 10 milioni di bambini sono stati sfollati a seguito di shock meteorologici». Con circa 1 miliardo di bambini – quasi la metà dei 2,2 miliardi di bambini nel mondo – che vivono in 33 Paesi ad alto rischio dell'impatto del cambiamento climatico, nei prossimi anni potrebbero diventare profughi climatici milioni di bambini in più.
La direttrice esecutiva dell'Unicef, Catherine Russell, ha fatto notare che «Ogni giorno, l'innalzamento del livello del mare, gli uragani, gli incendi e i raccolti scarsi spingono sempre più bambini e famiglie ad abbandonare le loro case. I bambini sfollati sono maggiormente a rischio di abusi, tratta e sfruttamento. E’ più probabile che perdano l'accesso all'istruzione e all'assistenza sanitaria. E sono spesso costretti a matrimoni precoci e al lavoro minorile. Lavorando insieme, attraverso un'azione coordinata informata da questi principi, i governi, la società civile e le organizzazioni internazionali possono proteggere meglio i diritti e il benessere dei bambini in movimento».
Sviluppate in collaborazione con giovani attivisti climatici e per i migranti, accademici, esperti, responsabili politici, professionisti e agenzie Onu, i principi guida si basano sulla Convenzione sui diritti dell'infanzia ratificata a livello mondiale e sono ulteriormente informati dalle linee guida e dai quadri operativi esistenti.
David Passarelli, direttore esecutivo dell’United Nations University Centre for Policy Research, ha ricordato a sua volta che «Da anni la comunità internazionale lancia l'allarme sul cambiamento climatico e sul degrado ambientale, nonché sulla probabilità di sfollamenti umani di massa. Queste previsioni si sono avverate con la migrazione legata al clima osservata in tutte le parti del mondo. Tra coloro che si spostano a causa del clima in rapido cambiamento c'è un numero crescente di bambini. Sebbene questi bambini beneficino di una serie di protezioni internazionali e nazionali, l'argomento è altamente tecnico e di difficile accesso, creando un deficit di protezione per i bambini migranti. UNU, Unicef e i nostri partner hanno sottolineato la necessità di linee guida concise che comunichino rischi, tutele e diritti in un linguaggio chiaro e accessibile. I Principi guida per i bambini in movimento nel contesto dei cambiamenti climatici sono stati sviluppati tenendo presente questo obiettivo specifico. Questo strumento aiuta a navigare nel complesso nesso tra diritti dei migranti, diritti dei bambini e cambiamento climatico al fine di rispondere in modo più rapido ed efficace alle esigenze dei bambini in movimento nel contesto del cambiamento climatico».
Agenzie Onu e università chiedono ai governi, agli attori locali e regionali, alle organizzazioni internazionali e ai gruppi della società civile far propri i principi guida per aiutare a proteggere, includere e responsabilizzare i bambini profughi nel contesto del cambiamento climatico. I principi guida forniscono ai governi nazionali e locali, alle organizzazioni internazionali e ai gruppi della società civile una base per costruire politiche che proteggano i diritti dei bambini ed Elizabeth Ferris, direttrice dell'Institute for the Study of International Migration della Georgetown University, conclude: «Sebbene le nuove linee guida non offrano nuovi obblighi legali, distillano e sfruttano i principi chiave che sono già stati affermati nel diritto internazionale e adottati dai governi di tutto il mondo. Esortiamo tutti i governi a rivedere le loro politiche alla luce dei principi guida e ad adottare misure ora che assicureranno che i bambini in movimento di fronte al cambiamento climatico siano protetti oggi e in futuro».
