Come si disperdono le ceneri nelle eruzioni vulcaniche?

Studio università di Pisa-INGV ha analizzato come caso studio l’eruzione dell’Etna del 2006

[16 Marzo 2016]

Il Journal of Geophysical Research: Solid Earth  ha pubblicato una ricerca nata dalla collaborazione tra l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Pisa e il dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell’università di Pisa che ha appena conquistato la copertina di EOS Earth & Space Science News, la newsletter dell’American Geophysical Union, la più grande associazione geofisica al mondo.

Lo studio “Grain size distribution uncertainty quantification in volcanic ash dispersal and deposition from weak plumes” al quale hanno collaborato Federica Pardini, Antonio Spanu, Mattia de’ Michieli Vitturi, Maria Vittoria Salvetti, Augusto Neri,  punta a realizzare un modello predittivo per capire come si disperdono le ceneri delle eruzioni vulcaniche prendendo come caso studio l’eruzione dell’Etna del 2006. I ricercatori pisani sottolineano che «Il processo di dispersione di particelle vulcaniche nell’atmosfera dopo un’eruzione è incredibilmente complesso e caotico a causa del diverso comportamento delle particelle di diverse dimensioni e dell’incertezza nella distribuzione: alcune possono rimanere in aria per pochi minuti, mentre altre possono rimanere in volo per anni, viaggiando migliaia di chilometri in tutto il mondo».

Maria Vittoria Salvetti, dell’università di Pisa, spiega che «Capire come si disperdono le ceneri nell’aria e a terra è di fondamentale importanza per la sicurezza dei trasporti e non solo. Il 24 novembre 2006 l’eruzione dell’Etna provocò infatti il blocco dell’aeroporto di Fontanarossa, il terzo più grande del nostro Paese, che si trova a 48 chilometri di distanza dal vulcano. Ma la cenere vulcanica non riguarda solo il traffico aereo ma anche la salute pubblica e l’agricoltura. La ricerca è partita dalla tesi di laurea magistrale in ingegneria aerospaziale della dottoressa Federica Pardini che aveva come obiettivo la quantificazione dell’incertezza nel processo di dispersione di cenere vulcanica nell’atmosfera ed è questo un ulteriore motivo di orgoglio per tutto il gruppo di ricerca che al dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale si occupa di fluido-dinamica».