Somalia, almeno piovesse…
[3 Giugno 2014]
Non c’è pace in Somalia e se non arriveranno presto aiuti umanitaria, andrà pure peggio. Lo sostiene la Fao nel suo ultimo rapporto dove spiega che le piogge tardive e irregolari in Somalia hanno sollevato preoccupazioni «per un possibile peggioramento della sicurezza alimentare, poiché le scorte alimentari dall’ultimo, scarso, raccolto si sono completamente esaurite e i prezzi continuano a salire bruscamente».
La situazione, ovviamente, è aggravata dal conflitto in corso nel paese e dai finanziamenti inadeguati alle esigenze delle comunità duramente colpite, secondo quanto denuncia il rapporto del Sistema mondiale d’informazione e preavviso rapido della FAO (GIEWS), che conferma una precedente relazione dell’Unità d’analisi della FAO sulla Sicurezza Alimentare e sulla nutrizione in Somalia (FSNAU).
«Il popolo della Somalia non può permettersi di aspettare l’esito del prossimo raccolto. Ha bisogno di aiuti urgenti per migliorare la sicurezza alimentare e mantenere i mezzi di sussistenza, che per lo più dipendono direttamente dall’agricoltura», ha dichiarato Luca Alinovi, in qualità di capo dell’Ufficio FAO in Somalia e rappresentante della FAO in Kenya.
La FAO, in collaborazione con i partner del Gruppo sulla sicurezza alimentare (FSC) che affrontano la situazione umanitaria, chiede con urgenza 18 milioni dollari per incrementare gli interventi rapidi (risposta a bisogni prioritari entro 90 giorni) per prevenire e mitigare un ulteriore deterioramento della situazione della sicurezza alimentare.
La riduzione delle scorte, insieme alle turbative del mercato e del commercio, hanno portato in alcune zone ad aumenti consistenti dei prezzi all’ingrosso del granturco e del sorgo.
Nelle principali aree di produzione del sud, ad aprile, i prezzi al dettaglio del granturco e del sorgo erano aumentati rispettivamente del 60% e dell’80%, anche a causa del ridimensionamento delle operazioni di assistenza umanitaria.
Le piogge gu sono riprese all’inizio di maggio, ma dovranno continuare fino alla fine di giugno, per evitare un deterioramento ulteriore della sicurezza alimentare in Somalia.
La situazione dovrebbe migliorare leggermente ad agosto e settembre, quando il raccolto sarà pronto per il consumo, ma è probabile che l’impatto positivo sia moderato date le prospettive sfavorevoli della stagione in corso.
Il numero di coloro che necessitano di assistenza umanitaria in Somalia è attualmente stimato intorno a 860.000 persone, di cui più di 200.000 bambini malnutriti sotto i cinque anni di età.
Interventi urgenti
Le attività più urgenti proposte dalla FAO sono rivolte a soddisfare i bisogni immediati delle comunità somale più vulnerabili per renderle più resistenti alla siccità e ad altri shock:
• creazione di occupazione temporanea tramite il programma della FAO Cash-for-Work (Denaro in cambio di lavoro n.d.t.) per la riabilitazione dei bacini d’acqua e dei canali d’irrigazione per circa 13.000 famiglie (costo stimato: 6,3 milioni dollari);
• distribuzione di fattori di produzione (sementi e buoni per ottenere fertilizzanti e trattori ad ore) per la prossima stagione Deyr 2014, a circa 15.000 famiglie (5,5 milioni dollari);
• ripopolamento di bestiame per 4.000 pastori indigenti (3,2 milioni dollari);
• prevenzione e controllo dei parassiti e delle malattie (vaccinazione di massa e trattamento) contro il vaiolo ovino e caprino (PSC), contro la peste dei piccoli ruminanti (PPR) e contro la pleuropolmonite contagiosa dei caprini (CCPP) nelle zone colpite (3 milioni di dollari).
Gli interventi di cui sopra, previsti per i prossimi tre mesi, saranno realizzati nelle aree prioritarie delle regioni di Hiran, Middle Shabelle, Lower Shabelle, Galgadug e Bakol nella Somalia centro-meridionale e nella regione Bari nel Nord-Est.
Il programma generale della FAO in Somalia si compone di tre punti fondamentali: 1) costruire la resilienza; 2) sviluppare le capacità istituzionali e dare sostegno alla politica; 3) raccogliere informazioni per l’azione, questo comprende sistemi di allarme per la sicurezza alimentare, la nutrizione, la siccità e le inondazioni. Il valore totale previsto del Programma Somalia FAO (2014-2017) è di 566 milioni dollari, ma ad oggi, solo il 14% della somma è stato finanziato.