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L'ultima primavera fresca risale al 1991

Crisi climatica in Toscana, un primavera con temperature ancora sopra la media

Il Lamma: "Nel suo complesso ha fatto registrare valori termici leggermente sopra media e precipitazioni inferiori alla media"
 |  Crisi climatica e adattamento

In febbraio riportavamo la notizia fornita dal Lamma – il consorzio pubblico nato tra la Regione Toscana e il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) –  che mostravano come, nel 2019, in Toscana dieci mesi su dodici sono stati più caldi della media. Ed oggi arriva la conferma che le cose non stanno cambiando nel 2020, anche se non c’è un boom di temperature. La primavera Toscana, spiega il Lamma, “nel suo complesso ha fatto registrare valori termici leggermente sopra media e precipitazioni inferiori alla media”.

Il trend quindi resta in aumento: rispetto alla fresca primavera 2019, in Toscana, complessivamente, la primavera 2020 è stata leggermente più calda della media (anomalia di +0,7 °C rispetto al trentennio 1981-2010 e +0,4 °C rispetto alla più recente climatologia 1991-2020). Maggiore anomalia nelle temperature minime (+0,8 °C) piuttosto che nelle massime. Dal 1955 a oggi – prosegue il report -  trattasi della decima primavera più calda.

La primavera più calda della serie è stata quella del 2007 con una anomalia di +1,7 °C.  L'ultima primavera significativamente più fresca della media (anomalia di almeno 1 °C) è stata quella del 1991. Quindi quasi trent’anni fa! Le città Toscane che hanno registrato 1 grado in più di media sono Pisa e Grosseto. Firenze Arezzo circa mezzo grado in più.

Per quanto riguarda le precipitazioni, questa primavera – i dati sono sempre elaborat e forniti dal Lamma - è piovuto un po' meno del normale sul nord, tra il 10% e il 15% di pioggia in meno (ad eccezione dei rilievi dove è piovuto anche un po' più del normale), mentre è stato più pesante il deficit di pioggia al centro-sud (tra il 20 e il 40% di pioggia in meno).  Per quanto riguarda i giorni piovosi questi sono stati meno del normale, anomalie quasi ovunque tra il 20 e il 40%. Ne deriva che sul nord il cumulato giornaliero nei giorni di pioggia è stato un po' superiore rispetto al normale.

Redazione Greenreport

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