Wmo: caldo e precipitazioni record evidenziano la necessità di una maggiore azione climatica
Mentre il pianeta si riscalda, vedremo eventi sempre più intensi, più frequenti e più gravi
[14 Luglio 2023]
La World meteorological organization (Wmo) non nasconde le sue preoccupazioni per quanto sta avvenendo: «Il caldo intenso sta attanagliando gran parte dell’emisfero settentrionale, mentre le forti precipitazioni hanno causato inondazioni devastanti e perdite di vite umane in molte altre regioni. Giugno ha visto la temperatura media globale più calda mai registrata, cosa che, secondo i dati preliminari, è continuata nella prima parte di luglio».
Il segretario generale della Wmo, Petteri Taalas, ricorda che «Le condizioni meteorologiche estreme – un evento sempre più frequente nel nostro clima in fase di riscaldamento – stanno avendo un impatto importante sulla salute umana, sugli ecosistemi, sulle economie, sull’agricoltura, sull’energia e sull’approvvigionamento idrico. Questo sottolinea la crescente urgenza di ridurre le emissioni di gas serra il più rapidamente e il più profondamente possibile. Inoltre, dobbiamo intensificare gli sforzi per aiutare la società ad adattarsi a quella che purtroppo sta diventando la nuova normalità. La comunità Wmo sta fornendo previsioni e avvertimenti per proteggere vite e mezzi di sussistenza, mentre ci sforziamo di raggiungere il nostro obiettivo dell’”Early Warnings for All”».
Le ondate di caldo sono tra i pericoli naturali più mortali con migliaia di persone che muoiono ogni anno per cause legate al caldo. L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) stima che, entro il 2050, circa la metà della popolazione europea potrebbe affrontare un rischio elevato o molto elevato di stress da caldo estivo.
Il Regional Climate Centre for Europe della Wmo, gestito da Deutscher Wetterdienst (DWD) ha avvertito che, almeno nelle prossime 2 settimane, temperature superiori alla norma sono previste nella regione mediterranea, con temperature settimanali fino a 5° Celsius sopra la media a lungo termine. Le anomalie settimanali saranno comprese tra +1° C e +5° C. I massimi giornalieri supereranno frequentemente i 35– 40° C, in Medio Oriente e nel sud-est della Turchia si raggiungeranno localmente fino a 45° C. Ed è probabile che le ondate di cldo continuino ad agosto. Per il Climate Watch Advisory, una guida per i Servizi meteorologici e idrologici nazionali responsabili delle previsioni e delle allerte, «C’è un aumento del rischio di stress da calore e incendi boschivi» e per oggi Copernicus ha lanciato l’allarme per «Un pericolo “estremo” di incendi nella maggior parte della penisola iberica, un pericolo “estremamente estremo” in alcune parti della Spagna»o.
Nei prossimi giorni e settimane, le temperature superficiali (SST) del Mar Mediterraneo saranno eccezionalmente elevate, superando i 30° C in alcune aree e con più di 4° C al di sopra della media in gran parte del Mediterraneo occidentale». Gli impatti delle ondate di caldo marino includono la migrazione e le estinzioni di specie e l’arrivo di specie invasive, con conseguenze per la pesca e l’acquacoltura.
Il 13 luglio il servizio meteorologico del Marocco ha emesso un allarme rosso per il caldo estremo nel sud le parti meridionali del paese, con temperature massime comprese tra 44 e 49° C.
Omar Baddour, capo del monitoraggio climatico della Wmo. Ha spiegato che «Le temperature eccezionalmente elevate nelle regioni subtropicali costituiscono la principale origine meteorologica dell’estesa ondata di caldo sul Mediterraneo. Per capire quale sia la firma dell’attuale El Niño e del cambiamento climatico nella portata di questo evento, c’è bisogno di più dati e analisi».
Secondo l’US National Weather Service, un’estesa ondata di caldo si sta intensificando negli Stati Uniti meridionali, con temperature elevate in numerosi luoghi, con alcune località che potrebbero registrare i record di temperatura di tutti i tempi: «Il caldo sarà altamente pericoloso e potenzialmente mortale a causa dell’intensità e della longevità della popolazione».
Le aree a rischio negli Stati Uniti sudoccidentali includono la California, il Nevada meridionale e l’Arizona. Negli Usa centro-meridionali e sud-orientali, i valori massimi dell’indice di calore potrebbero avvicinarsi o superare i 43° C. Molte zone della Florida, inclusa Miami, sono state colpite da un’ondata di caldo prolungata e record. L’US National Weather Service ha detto che «Acque insolitamente calde nel Golfo del Messico e nell’Oceano Atlantico occidentale contribuiranno a un’umidità persistente e opprimente nelle aree quasi costiere e limiteranno il raffreddamento notturno». Si prevede che le temperature minime notturne raggiungeranno nuovi massimi e questo aumenterà il rischio di impatti sulla salute.
In Canada, i mega-incendi record continuano a bruciare vaste aree forestali. L’11 luglio risultavano furi controllo più di 500 incendi. Secondo il Canadian Interagency Forest Fire Center, «Nel 2023 soso stati bruciati più di 9 milioni di ettari, rispetto alla media decennale di circa 800.000 ettari.
Anche parti della Cina, compresa la capitale Pechino, hanno sofferto di una prolungata ondata di caldo.
Forti piogge e le inondazioni hanno causato gravi danni e perdite di vite umane in diverse parti del mondo.
Negli Stati Uniti nordorientali, parti del New England stanno affrontando ancora eccezionali piogge torrenziali che cadono su suoli saturi a seguito delle gravi inondazioni all’inizio di luglio. New York ha emesso un’emergenza inondazioni improvvise e l’11 luglio più di 4 milioni di persone sono state allertate per inondazioni.
Le inondazioni nel nord-ovest della Cina hanno fatto una quindicina di morti, spingendo il presidente Xi Jinping a sollecitare maggiori sforzi per proteggere la popolazione dalle condizioni meteorologiche estreme.
Nel nord dell’India, strade e ponti sono crollati e le case sono state spazzate via mentre i fiumi straripavano durante le forti piogge monsoniche e le inondazioni che hanno ucciso decine di persone. Lo Stato montuoso dell’Himachal Pradesh è stato duramente colpito, così come alcune regioni del Punjab, del Rajastan e dell’Uttar Pradesh. A New Delhi ha segnato il suo giorno di luglio più piovoso degli ultimi 40 anni, con 153 millimetri (6 pollici) di pioggia caduti in un giorno.
Il 10 luglio, la Japanese Meteorological Agency (JMA) ha emesso avvisi di emergenza per forti piogge per le prefetture di Fukuoka e Oita, a Kyushu, la terza isola più grande del Paese. Neella regione di Kyushu sono stati battuti due record giornalieri di precipitazioni: 376,0 mm a Minousan e 361,5 mm a Hikosan. La JMA ha detto che «Piove come non mai».
Stefan Uhlenbrook, direttore idrologia, acqua e criosfera della Wmo, ha concluso: «Mentre il pianeta si riscalda, l’aspettativa è che vedremo eventi di pioggia sempre più intensi, più frequenti e più gravi, che porteranno anche a inondazioni più gravi. I Paesi sviluppati come il Giappone sono estremamente vigili e sono anche molto ben preparati quando si tratta di misure di gestione delle inondazioni. Ma molti Paesi a basso reddito non dispongono di allarmi, non c’è quasi nessuna struttura di difesa contro le inondazioni e nessuna gestione integrata delle inondazioni. Wmo è impegnata a migliorare la situazione».