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Ripe San Ginesio, dove le rinnovabili valgono la metà del fabbisogno di energia elettrica

La sostenibilità nel borgo è di casa: arriva il festival
 |  Approfondimenti

Stranamente è più nota la manifestazione che organizza (Festival della Sostenibilità, Borgo Futuro) che lo stesso borgo di Ripe San Ginesio, che pure ha una contraddistinta vocazione ambientale: si tratta di un comune di 800 abitanti situato in provincia di Macerata, che attraverso l'impianto fotovoltaico comunale da 60 Kw soddisfa oltre il 50% del fabbisogno di energia elettrica, quello di solare termico produce acqua calda per la palestra e l'asilo nido, mentre tre unità di ventilazione recuperano il 90% del calore prodotto dal riscaldamento della scuola elementare, dotata inoltre di una coibentazione a cappotto termico per ridurre ulteriormente il consumo di combustibile e le emissioni. E poi raccolta differenziata all'80% e soprattutto il nuovo Teatro La Cava, anfiteatro naturale ricavato da una ex cava di ghiaia, inutilizzata da vent'anni, grazie ad un progetto dell'amministrazione comunale per il recupero e la tutela del territorio dai danni provocati dal dissesto idrogeologico. Il teatro, il prossimo 6-7 luglio, ospiterà tutti gli spettacoli di Borgo Futuro  e diventerà il nuovo fulcro culturale del paese.

Nei giorni del festival della sostenibilità, inoltre, saranno attuate ulteriori misure per abbattere l'impatto ambientale: saranno serviti solo cibi a km 0, saranno utilizzate solo piatti e posate biodegradabili, i giochi per bambini saranno realizzati con materiale di riciclo e riuso e sarà attivato il carpooling in partnership con Viaggiainsieme.it, per promuovere la mobilità sostenibile e incentivare gli spettatori a raggiungere Borgo Futuro riducendo le emissioni di CO2.

Alla  terza edizione della manifestazione saranno presenti Giulietto Chiesa, Paolo Barnard e Francesco Gesualdi e esordirà Libro Futuro, il primo Forum dell'Editoria Green ed il seminario della Fima, la Federazione italiana media ambientali.

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.