Riceviamo e pubblichiamo
Agenzie ambientali, il Ministero dovrebbe avvalersene
Arpat: «Un provvedimento sui rifiuti crea inutili problemi per la mancata consultazione»
[25 Ottobre 2013]
Il Ministero dell’Ambiente con l’adozione del DPCM 20.12.12 ha modificato il tracciato del MUD (modello Unico di Dichiarazione) che viene utilizzato da tutte le aziende per registrare i flussi dei rifiuti (produzione, gestione intermedia, recupero e smaltimento).
Le informazioni contenute in tali documenti sono essenziali per monitorare la gestione ed i trasferimenti dei rifiuti nel nostro Paese.
Le Agenzia ambientali da anni avevano predisposto appositi software per importare i dati contenuti nei MUD in specifiche banche dati, verificarli ed elaborarli. Tutto ciò per alimentare la banca dati nazionale presente presso ISPRA e per renderli disponibili, a livello regionale, per la consultazione da parte dei soggetti – pubblici e privati – interessati.
Il provvedimento governativo rende di fatto inutilizzabili queste banche dati e comporta un notevole dispendio di risorse ed energie per adeguarle.
Si sottolinea quindi la richiesta, già espressa in altre occasioni, nei confronti del Ministero dell’Ambiente di tenere conto che in campo ambientale ISPRA ed il sistema delle agenzie regionali svolgono compiti importanti e sui quali – dopo quasi venti anni di lavoro dalla propria costituzione – hanno maturato importanti esperienze.
Si auspica quindi che il Ministero, prima di assumere decisioni (anche quando apparentemente si tratta di adempimenti formali e di rilievo minore) che hanno ricadute sull’attività svolta da parte delle Agenzie per la protezione dell’ambiente, le consulti.
di Arpat – Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana