Protagonisti i referendum ambientalisti promossi da Green Italia e Possibile
Parte oggi Ecofuturo, la «manifestazione degli ecologisti del fare»
Seconda edizione per il Festival delle EcoTecnologie e dell’Autocostruzione. La presentazione di Francesco Ferrante
[1 Settembre 2015]
Inizia oggi e si concluderà domenica 6 settembre nell’Ecovillaggio di Alcatraz, ideato da Jacopo Fo in Umbria, la 2° edizione di Ecofuturo, il Festival delle EcoTecnologie e dell’Autocostruzione.
L’ambizione di Ecofuturo è quella di far incontrare persone, realtà , esperienze per andare oltre una – pur interessante – fiera di innovazioni ecotecnologiche. Perché qui si parte da una consapevolezza che va affermandosi con sempre più forza: in Italia esiste un patrimonio straordinario di idee, esperienze e progettualità che coinvolge l’ecologismo in tutte le sue diverse espressioni, ma che trova pochi spazi di rappresentazione di sé. Con poche, luminose eccezioni come la rete delle Festambiente di Legambiente, di cui la più nota è quella agostana in Maremma, questo patrimonio resta troppo spesso invisibile. E così succede che nelle associazioni, nel mondo della ricerca, tra le imprese innovative, in qualche caso persino in amministrazioni comunali virtuose, si trovino vere e proprie eccellenze, a livello europeo e in alcuni casi addirittura mondiale, ma in pochi le conoscano, le sappiano raccontare, riescano a farle diventare modello da replicare.
In pochi anni in Italia siamo arrivati a produrre il 40% di energia elettrica da rinnovabili e possiamo concretamente puntare davvero ambiziosi e costruire una società fossil free. Siamo leader mondiali degli inverter per il fotovoltaico, per il solare termodinamico e per la geotermia a ciclo binario che esportiamo nel mondo pur non essendo ancora riusciti a far autorizzare nessun impianto nel nostro paese, e su questa onda si sono affermate linee di produzione di nuove ecotecnologie (si pensi ad esempio alla nostra leadership mondiale nella chimica verde). Molte grandi e piccole aziende che sono nate e cresciute green, anche quest’anno saranno ad Ecofuturo.
È quindi molto condivisibile l’obiettivo degli organizzatori del festival, quello “di costruire ponti, di far incontrare fra loro queste eccellenze, dare loro voce e visibilità attraverso una imponente rete di comunicazione (web, tv, radio, giornali…) e la possibilità di confrontarsi – in una cornice conviviale, creativa e cooperativa – per fare nascere nuove idee e possibili collaborazioni”.
Lo scorso anno lo sforzo degli organizzatori (tra cui Michele Dotti e Fabio Roggiolani) si concentrò sulla possibilità di rivoluzionare le politiche energetiche delle pubbliche amministrazioni attraverso l’efficienza, che si può incrementare in maniera impressionante in settori come l’illuminazione pubblica, il riscaldamento e il condizionamento (con la geotermia, il solare termico e le biomasse legnose) oltre alla cogenerazione, i rifiuti, la depurazione dei reflui urbani, la ripulitura di porti e bacini senza inquinare o sporcare. Il risultato di quegli incontri è stato condensato in un libro on line, che si può scaricare dal sito www.ecquologia.com .
Quest’anno nell’intenso programma (con incontri su rifiuti, nuova mobilità, energie rinnovabili, ma anche con spettacoli serali tra cui quello dello stesso Jacopo Fo e di Paolo Rossi) si vuole affrontare anche la questione, tutta politica, del “come” riuscire a costruire il consenso affinché queste “buone pratiche” che si possono fare, che già sono esperienze concrete, possano costituire le priorità delle scelte delle pubbliche amministrazioni ad ogni livello, del sistema industriale ed economico. Come vincere la resistenza di un sistema arroccato, vecchio e inquinante che propone trivellazioni invece che sostegno a efficienza e rinnovabili, inceneritori invece di recuperare materia, grandi opere inutili (in genere autostrade) invece di quelle diffuse e indispensabili per mettere in sicurezza il territorio e affermare una mobilità tutta nuova. Come superare anche nel campo ecologista o comitatesco quelle opposizioni diffuse ad ogni novità rinnovabile che a volte contribuiscono alla paralisi dei comuni.
Ecofuturo vuole essere la manifestazione degli ecologisti del fare, dei propositivi, di chi non si accontenta di dire no ma si impegna a pensare positivo costruendo le tecnologie e le alleanze tra finanza ed imprese per farle affermare.
Per questo non poteva mancare – sabato 5 nel pomeriggio – l’incontro in cui Annalisa Corrado. la portavoce di Green Italia, spiegherà le ragioni dei referendum ambientalisti contro trivelle e Legge obiettivo che fanno parte della campagna referendaria di Possibile, che proprio in queste settimane deve produrre il suo sforzo maggiore (il termine per il raggiungimento delle 500mila firma è il 30 settembre!).
Vale quindi la pena andare ad Alcatraz questa settimana. Qui il programma completo: http://festivalecofuturo.myblog.it/2015/07/11/programma/