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Furti di biciclette, Olanda e ciclostazioni

 |  Approfondimenti

Il recente caso del furto delle biciclette ai turisti tedeschi in vacanza a Viareggio ha portato all’attenzione dell’opinione pubblica e quindi della politica la questione dei frequenti furti di tali mezzi, attenzione che è rafforzata dall’imminenza dei Mondiali di ciclismo che si terranno in Toscana e a Firenze alla fine del mese.

Purtroppo il furto delle biciclette (e i vandalismi nei confronti delle stesse) sono un fenomeno molto frequente che non desta normalmente tanto interesse nella stampa e nelle amministrazioni.

Dopo gli incidenti subiti o la paura di averne, il furto delle biciclette è la seconda causa di abbandono dell’uso della bicicletta. Diverse persone dopo due, tre o più furti di biciclette decidono di passare ad altri mezzi, quasi sempre mezzi a motore privati (motocicli o auto).

Il furto delle biciclette dovrebbe quindi essere costantemente all’attenzione delle forze di sicurezza e degli amministratori e gli stessi ciclisti, in caso di furto, dovrebbero regolarmente denunciarlo alla Polizia e non abbandonarsi alla rassegnazione.

In Olanda, paese emblematico per la considerazione del ruolo della bicicletta - e non è un caso che le regioni olandesi siano in cima alle classifiche europee e mondiali della qualità della vita e della competitività internazionale - ogni anno all’inaugurazione dell’anno giudiziario il Procuratore generale presenta anche il quadro statistico dei furti di biciclette, e se il numero supera la soglia delle 800mila biciclette rubate si sollecita il Governo a prendere provvedimenti.

Quindi i furti di biciclette sono un fatto diffuso in tutto i paesi, anche in quelli più evoluti nell’uso della bicicletta, ma in questi si provvede ad adottare azioni e politiche per ridurre il fenomeno e per scoraggiare l’abbandono dell’uso della bicicletta dopo i furti.

Uno degli interventi più efficaci è la creazione di strutture protette e controllate per la sosta delle biciclette presso le stazioni ferroviarie di gran parte delle città olandesi, e presso i principali luoghi di interscambio modale. E’ assodato, infatti, in Italia come ovunque, che le stazioni ferroviarie sono uno dei luoghi dove più frequentemente avvengono i furti di biciclette.

Il progetto avviato da Fiab, Regione Toscana e Ferrovie, contenuto anche nel Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (Priim) di una rete regionale di ciclo stazioni sul modello olandese (e svizzero), se si concretizzerà - a partire dalla stazione più importante della Toscana, e cioè Firenze Santa Maria Novella - potrebbe essere un contributo fondamentale per aiutare i ciclisti nella difesa dai furti di biciclette.

di Sergio Signanini, Associazione Progetto Bici

Redazione Greenreport

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