Skip to main content

I cittadini apprezzano il biologico e per la Biodomenica è un successo

 |  Approfondimenti

Si è chiusa con un grande successo la Biodomenica 2013, organizzata da Aiab, Coldiretti e Legambiente a confermare l'interesse crescente dei consumatori per il biologico e i suoi prodotti. Nonostante le condizioni climatiche avverse, nelle tante piazze italiane coinvolte nella manifestazione, circa 50mila cittadini hanno potuto incontrare i produttori agricoli e conoscere e gustare i prodotti enogastronomici della tradizione.

«Il biologico si conferma oggi come uno dei settori più vitali e dinamici di tutta l’economia italiana, a dimostrazione di come ormai i consumatori siano sempre più orientati all’acquisto di prodotti sani, di qualità e con un basso impatto sull’ambiente – ha sottolineato Maria Grazia Mammuccini, vicepresidente Aiab- Una crescita che sta diventando anche una prospettiva lavorativa concreta per i tanti giovani, che decidono sempre di più di dedicarsi all’agricoltura biologica. Proprio per questo il settore va sostenuto, a partire con la prossima definizione dei Piani di sviluppo rurale (Psr) regionali, e difeso da tutte le insidie, in particolare dagli Ogm. E’ proprio a questo impegno che abbiamo deciso di dedicare la Biodomenica per chiedere ancora una volta l’applicazione della clausola di salvaguardia, logica conseguenza del decreto governativo che invece continua a essere rimandata in ossequio alle lobby».

La conferma dell’apprezzamento dei cibi biologici da parte dei cittadini, è venuta anche dai risultati del sondaggio che le tre associazioni hanno sottoposto a un campione di consumatori sensibili al biologico e alle tematiche ambientali, attraverso il sito di Biodomenica. Infatti è emerso che oltre il 68% delle famiglie consuma almeno un prodotto bio ogni giorno (il 25,57% ogni settimana e il 5,50% qualche volta al mese). La scelta bio è dovuta a ragioni di salute nel 4% dei casi, per evitare pesticidi nel 3%, a ragioni etiche nel 12%. Più spesso (76,04%), a tutte queste ragioni insieme. Più che la marca del prodotto (importante per l’8,53% dei consumatori) o della presenza di promozioni (11,32%), nell’acquisto del prodotto biologico conta la provenienza locale (36,28%), mentre il canale d’acquisto preferito risulta essere il negozio specializzato (23,50%), seguito dai gruppi di acquisto solidale (21,31%)  e supermercati convenzionali (17,76%). Il biologico importato ha meno estimatori di quello nostrano: il 63% dei consumatori dichiara infatti di acquistarlo solo in mancanza dell’equivalente italiano, mentre il 20% proprio non lo considera. La certificazione del prodotto bio dà sicurezza solo al 31,7% del campione mentre oltre il 65% pensa che non sia sempre una vera garanzia per il consumatore.

«Siamo molto soddisfatti per l’apprezzamento che il bio riscuote tra i consumatori – ha dichiarato Beppe Croce, responsabile Agricoltura di Legambiente - L’agricoltura biologica produce alimenti sani e non inquina l’ambiente, tutela la biodiversità, promuove il consumo critico garantendo un giusto reddito all’agricoltore. Per questo vogliamo sostenere e valorizzare un settore che negli ultimi anni è cresciuto enormemente, anche grazie alla Biodomenica che, portando in piazza i produttori, ha contribuito ad avvicinare i cittadini all’agricoltura biologica stimolando l’adozione di stili di vita sostenibili e rafforzando i canali di vendita alternativi, valorizzando i vantaggi sociali, ambientali ed economici di questo metodo di produzione che oggi è parte integrante della green economy». Il sondaggio ha interrogato i cittadini anche rispetto agli organismi geneticamente modificati:  il 58,25% dei consumatori dichiara di essere contrario alla loro immissione in agricoltura, percentuale che sale aggiungendo il 38,83% di coloro che si dichiarano contrari fino a quando non ne verrà dimostrata la sicurezza per l’ambiente e la salute dei consumatori. Nel complesso, comunque, l’86% del campione è contrario alla commercializzazione degli Ogm. Infine parlando di agricoltura in generale, oltre il 50% dei consumatori ignora le misure e le direttive previste dalla Pac (Politica agricola comunitaria) ma quasi il 96% ritiene che i consumatori contribuenti dovrebbero essere coinvolti su come vengono spesi i fondi per l’agricoltura, perché questa incide sull’ambiente e la salute e quindi ci riguarda. Quindi i cittadini chiedono sicurezza per la loro salute, per l’ambiente e manifestano volontà di partecipare al processo decisionale «Oggi l’agricoltura biologica rappresenta una grande opportunità, un modello vincente che non solo rispetta l’ambiente,  tutela la biodiversità e la salute ma che crea nuove  prospettive occupazionali per tantissimi giovani- ha affermato il responsabile ambiente della Coldiretti Stefano Masini- Inoltre gli agricoltori coinvolti nel biologico provengono da ogni parte d’Italia e sono fortemente radicati nei territori locali, attraverso l’applicazione di metodi di produzione legati alla storia, la cultura, l’economia e l’ambiente locale rappresentando cosi un importante ed indispensabile presidio di tutto il territorio nazionale».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.