Legambiente: «Intervenga il ministero dell’Interno»
Nuovo atto intimidatorio contro il Sindaco di Lampedusa: busta bianca con falsa antrace
Far luce sui responsabili e supportare il lavoro del sindaco per ripristinare la legalità nell’isola
[2 Settembre 2013]
Non è servita nemmeno la visita pastorale di Papa Francesco, anzi a Lampedusa si respira un clima di tensione ormai insostenibile e nel mirino c’è la sindaca ambientalista Giusi Nicolini (nella foto) che continua a lavorare con interventi, evidentemente molto indigesti per qualcuno, per ripristinare la legalità in una terra per molti anni trascurata, abbandonata alle mire speculative e affaristiche di pochi da una politica predatoria.
Mentre la sindaca di Lampedusa e Linosa festeggia il clamoroso successo della raccolta di migliaia di libri per realizzare la prima biblioteca dell’Arcipelago ed affronta i nuovi sbarchi dei migranti le cui fila sono ingrossate dai disordini in Egitto e dalla guerra in Siria, qualcuno ha pensato di intimidirla inviandole e una busta contenente polvere bianca per simulare l’antrace. Le vecchie camarille e le incrostazioni di potere evidentemente non mollano, ma non mollano nemmeno gli alleati della Nicolini.
Vittorio Cogliati Dezza, il presidente nazionale di Legambiente e Mimmo Fontana, presidente del regionale Sicilia del Cigno Verde dicono che «la situazione, con l’ennesima minaccia ricevuta oggi, non è più sopportabile. Con questi atti si vuole bloccare il faticoso lavoro di risanamento e di lotta all’abusivismo messo in opera dal sindaco Nicolini, che sta dando i suoi primi frutti e comincia a disegnare una prospettiva di sviluppo legale e coerente con le ragioni dell’ambiente e con le esigenze della cittadinanza. Intervenga subito il ministero dell’Interno affinché sia fatta chiarezza sugli autori delle minacce, che ormai si ripetono con una frequenza inquietante, e sia dato un concreto sostegno al Sindaco che quotidianamente si trova a dover lavorare in una situazione preoccupante e faticosa. Lampedusa, con i suoi gravi problemi di accoglienza dei migranti e di gestione sostenibile del territorio, ha bisogno della solidarietà e del sostegno concreto di tutti, a partire da quella sostanziosa parte di cittadinanza onesta, a cui chiediamo di far sentire la sua vicinanza, isolando i violenti, in modo da non perdere questa occasione per emanciparsi dal suo isolamento».