Riceviamo e pubblichiamo
Parliamo green: il futuro è nelle nostre mani
Si è chiuso il Festival della sostenibilità ambientale, con un appuntamento rivolto a tutti gli stakeholders della provincia di Ferrara
[4 Ottobre 2021]
L’ultimo appuntamento del Festival della Sostenibilità Ambientale dal titolo “Parliamo Green: il futuro è nelle nostre mani”, rivolto a tutti gli stakeholders del territorio della provincia di Ferrara. Lo scopo è quello di sensibilizzare i giovani alle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, all’economia circolare e alla transizione ecologica, si è svolto il 27 settembre presso il Teatro Verdi di Ferrara.
L’obiettivo del Festival è stato quello di offrire ai giovani del territorio l’opportunità di approfondire il tema della sostenibilità ambientale attraverso lo sguardo concreto e realistico dei vari attori coinvolti nel territorio ferrarese (imprese/università/istituzioni/associazioni). L’iniziativa è promossa dalla Provincia di Ferrara in partenariato con AECA, Fondazione San Giuseppe CESTA e UNIFE.
Vi mostriamo di seguito la scaletta dell’evento, i relatori, i titoli dei loro interventi e un breve recap degli interventi:
L’introduzione è stata curata dal Professore ordinario Massimiliano Mazzanti, Università di Ferrara, Vice Direttore Dip. di Economia e Management, Direttore Centri di Ricerca CERCIS e SEEDS.
Poi l’evento è proseguito con Alberto Marzucchi, del Gran Sasso Institute, dal titolo “Cambiamento tecnologico e ambientale: opportunità e sfide”. L’intervento si focalizzava principalmente sulla tematica delle difficoltà e dei costi che le imprese si trovano a fronteggiare nell’innovazione. Non tutte le imprese troveranno profittevole investire nell’innovazione ambientale. Ad esempio le imprese più piccole e giovani e con un focus tecnologico ristretto, limitate risorse finanziarie e capitale umano – potranno trovare particolari difficoltà. Mentre diversamente è per le imprese più grandi e consolidate, le quali sembrano essere in una posizione preferibile per adottare strategie innovative.
Il secondo relatore che è intervenuto è Gianfranco Franz ,Professore dell’ Università di Ferrara, titolo “Green,Smart e Circolare: gli aggettivi per la città del futuro”. Ovvero come saranno le città nel futuro tra cambiamenti ed innovazioni. Un argomento molto dibattuto, quale le macchine elettriche che sono costituite dal litio. Un materiale molto scarso, spesso si trova in zone sottosviluppate del mondo, come ad esempio nel Sud America.
Il terzo relatore, è Alessandro Bratti, Direttore generale Ispra e Vicepresidente Agenzia Europa per l’ambiente . Il titolo , “L’ambiente al tempo del PNRR”. I temi trattati sono stati: la dichiarazione di Rio,L’Agenda 21,La Convenzione sulla Biodiversità, La Convenzione sul Clima e I principi della foresta. Si è parlato del “Green Deal”,il quale consiste in un piano di azione che ha l’obiettivo di rendere l’Europa il primo continente “climate neutral”.Escludendo le emissioni di gas serra entro il 2030 (almeno il 55%) e zero emissioni entro il 2050. Lo scopo è quello di implementare uno sviluppo sostenibile tramite una combinazione di proposte politiche, misure economiche e di regolazione.
Il quarto relatore è Simone Borghesi, Professore ordinario dell’Università di Siena e Presidente Associazione Europea Economisti Ambientali. Titolo intervento “Diamo un prezzo all’inquinamento: le politiche europee ed il progetto “LIFE DICET”. Il progetto consiste nel supportare l’EU e gli Stati Membri Europei nell’aumentare la cooperazione internazionale per lo sviluppo e l’integrazione dei carbon markets. Ci sono alcuni Paesi come per esempio l’Europa,la California,la Cina,la Nuova Zelanda, il Québec e la Svizzera che fanno parte dell’ ETSs (Emission Trading System).
Per quanto riguarda la seconda sessione . I relatori e i loro interventi, sono stati i seguenti:
Giovanni Gallerani, Responsabile R&D – Macé Srl , dal titolo “Produzione (energia) marketing e gestione dei rifiuti e sottoprodotti nelle aziende alimentari: un’orchestra da dirigere con attenzione per preservare le risorse del pianeta”. L’intervento si è basato sulla gestione dei rifiuti all’interno delle aziende,specialmente le aziende produttrici di beni alimentari e si è dibattuto molto sugli sprechi dei sottoprodotti che si verificano all’interno di esse. I quali invece che essere buttati,possono essere utili per creare nuovi alimenti.
Paolo Goi, Technical Director – Davines Spa, titolo “Dalla sostenibilità alla rigenerazione”, Davines S.p.A. è un gruppo italiano con sede a Parma dedicato al settore della cosmetica professionale. Dopo la certificazione B Corp ottenuta nel 2016, l’azienda ha deciso di allineare i loro obiettivi ai Sustainable Development Goal (SDG’s), definiti nell’Agenda ONU 2030, proiettandosi nella strategia aziendale.
Sara Roversi, Presidente – Future Food Institute, dal titolo “Cibo per il pianeta Terra”. La presentazione ha suscitato particolare interesse specialmente fra i giovani, un tema come gli sprechi alimentari non può lasciarci del tutto indifferenti.
Secondo alcuni dati,1/3 del cibo viene sprecato in tutto il mondo, il che risulta davvero un controsenso in un mondo dove ancora si soffre la fame. Uno degli obiettivi del SDG’s (Sustainable Development Goals), precisamente il Goal numero 2, è proprio definito “Zero Hunger”, entro il 2030.
Stanislao Fabbrino, Presidente e AD – Fruttagel Spa , dal titolo “Tutti vogliono che il mondo produttivo sia più green a patto che paghi qualcun altro”. Come sostenuto anche da altri relatori,per le aziende essere più “green” ed evitare gli sprechi ha un costo molto elevato, il quale è difficile da sostenere se le aziende non vengono aiutate.
di Cecilia Chiarelli, Alessio Luongo e Francesco Nasello