
Power Street Generation: il manto stradale che genera energia

Power Street Generation: progetto rivoluzionario in ambito Energia, Fonti Rinnovabili e Smart City. Il progetto PSG concorre per il premio Edison Start, riconoscimento dato alle start up più innovative vincitrici dell’omonimo concorso, a cui Edison mette a disposizione un team di tutor per implementare la parte operativa del progetto, oltre che un finanziamento di ben 100000 euro per la sua concreta realizzazione.
Tra le 841 proposte avanzate in ambito energia, smart communities, sviluppo culturale e sociale, brilla Power Street Generation.
Cos’è? Un dispositivo collocato nelle cavità del manto stradale capace di trasformare l’energia cinetica generata dalle auto in corsa in energia elettrica. Lo scopo è realizzare un dispositivo innovativo che contribuisca alla generazione di energia elettrica da fonti rinnovabili (in questo caso un po' in senso lato).
Il progetto PSG si distingue, infatti, per la sua attenzione alla sostenibilità ambientale e i suoi punti di forza consistono nella scelta di realizzare il congegno solo con materiali riciclabili e non inquinanti, nel pieno rispetto dei dettami dell’UE fissati nel Pacchetto Clima Energia 20-20-20 e diretti alla riduzione del consumo di energie inquinanti come petrolio, gas, carbone; gli studi preliminari condotti stimano, inoltre, un ottimo risultato in termini di energia generata dal dispositivo, superiore anche al fotovoltaico: un dispositivo Power Street Generation di 12 mq è capace di rispondere al fabbisogno annuale di ben 38 famiglie, un impianto fotovoltaico della stessa potenza richiede, invece, un’estensione di 2000 mq per soddisfare solo 10 famiglie all’anno.
Le potenzialità del congegno e la capacità di generare energia sono massimizzate in quegli snodi stradali in cui affluiscono numerosi veicoli che rallentano o si fermano per poi ripartire accelerando. Pertanto, il dispositivo sarà installato sia su strade urbane trafficate che extraurbane, e quindi, i destinatari a cui si rivolge sono sia enti pubblici come i Comuni, che privati, ad esempio, gestori di servizi energetici, proprietari di strade o autostrade.
I noiosi minuti di attesa dell’auto al semaforo o ad un incrocio, mentre ci si prepara a ripartire con il piede sull’acceleratore, diventano per la prima volta produttivi, fonte di un’energia che diversamente andrebbe completamente sprecata.
Fonte: assicurazioneauto.it
Myriam Vegliante, per greenreport.it
