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Profughi, anche gli ambientalisti alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi

Legambiente: «Necessario rapido cambio di passo in difesa di diritti e libertà»
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Legambiente aderisce alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi lanciata pochi giorni fa da Venezia da un gruppo di artisti, giornalisti ed esponenti delle associazioni e invita tutti a recarsi l’11 settembre agli appuntamenti indetti nelle diverse città d’Italia.

Insieme alla Rete per la pace e ad altre associazioni, Legambiente ritiene infatti necessario un rapido cambio di passo in difesa di diritti e libertà e vuole dare il proprio contributo al ‘cammino di civiltà’ promosso e auspicato dai firmatari dell’iniziativa.

“È evidente come sui temi della migrazione e dell’accoglienza oggi si combatta una battaglia decisiva per cercare di far cambiare passo alla nostra Europa, sempre più prigioniera di egoismi, populismi e politiche sociali controproducenti - dichiara il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza -. Serve su tutto il territorio nazionale una risposta ampia e articolata alla tragedia in corso che ha responsabilità precise”.

La Marcia è l’occasione per chiedere con forza i primi cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali necessari:

-          certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature

-          accoglienza degna e rispettosa per tutti

-          chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti

-          creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino

ma anche l’avvio di politiche diverse nei confronti dei paesi in conflitto e dove regnano corruzione, violenza e dittature.

di Legambiente

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.