Si può partecipare fino al 30 settembre 2013
Ecco il Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti di Federambiente e Legambiente
[24 Luglio 2013]
«La gestione sostenibile dei rifiuti comincia dalla fase prioritaria della prevenzione, come prevedono le norme europee e nazionali. Gestire correttamente i rifiuti vuol dire quindi intervenire a monte, sulle fasi di produzione, distribuzione e consumo dei beni». È partendo da questa convinzione che la Federazione italiana servizi pubblici igiene ambientale (Federambiente) e Legambiente lanciano congiuntamente la prima edizione del “Premio nazionale sulla prevenzione dei rifiuti”, che ha l’obiettivo di «Individuare, promuovere e diffondere le buone pratiche nazionali, valorizzando le esperienze più rilevanti e innovative e stimolando un’ampia riflessione sul tema che accompagni anche il percorso d’adozione del Programma nazionale di prevenzione dei rifiuti previsto dalla Direttiva 98/2008/CE».
La prevenzione nella produzione di rifiuti è un percorso che passa per un più efficiente utilizzo di materia, modalità produttive più intelligenti ma soprattutto una diversa riorganizzazione nell’approccio sociale e individuale al consumo. Obiettivi certamente non facili da raggiungere partendo dal livello locale di singole realtà, dove iniziative in tal senso rischiano di restare confinate all’interno di eventi-spot. Ma qualcosa si può comunque fare.
Ecco che il concorso è rivolto ad amministrazioni ed enti pubblici e privati, aziende, imprese, istituti scolastici, cooperative e associazioni «Che abbiano realizzato sul territorio nazionale iniziative di prevenzione dei rifiuti attualmente ancora in corso o concluse di recente (non prima del 1 gennaio 2013)». La partecipazione al premio è gratuita.
Il presidente di Federambiente, Daniele Fortini, ha sottolineato che «Il tema della prevenzione nella produzione di rifiuti è il più importante e sfidante tra le direttive comunitarie. È una tematica che chiama in gioco l’apparato produttivo del Paese, perché devono essere le industrie manifatturiere, da quelle che producono beni a quelle che producono imballaggi, a progettare e costruire prodotti che siano facilmente riusabili o recuperabili. Ridurre i rifiuti non significa sottoporsi a privazioni o rinunce; significa invece mettere sul mercato beni durevoli realizzati con basso dispendio d’energia e di risorse naturali e facilmente riciclabili. Federambiente e Legambiente si fanno quindi suscitatrici di un’iniziativa che dev’essere raccolta dalla politica e connessa ai produttori industriali finalmente chiamati a una responsabilità a monte rispetto agli operatori del ciclo dei rifiuti».
Secondo il vice-presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, «L’Italia è ancora indietro sul fronte della prevenzione e riduzione dei rifiuti, vero e proprio tallone d’Achille. Nel nostro Paese le buone esperienze e i risultati ambientali ci sono come hanno dimostrato i 1.293 Comuni Ricicloni 2013 premiati per aver superato il 65% di raccolta differenziata. Però bisogna ancora fare molto, perché la diffusione delle buone pratiche locali da sola non basta. Il Paese ha bisogno di un serio programma nazionale di prevenzione che obblighi il mondo della produzione e della distribuzione a cambiare rotta riducendo la produzione di rifiuti, com’è riuscita a fare la Germania, utilizzando anche la leva economica. Con questo Premio nazionale, insieme a Federambiente, vogliamo infatti ricordare che la gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti migliora la qualità ambientale, dà un impulso alla ricerca e all’innovazione e apre nuove strade a vere e proprie filiere industriali».
Per partecipare al Premio nazionale occorre inviare la scheda di partecipazione debitamente compilata alla Segreteria Organizzativa (prevenzionerifiuti@federambiente.it), entro il 30 settembre 2013. La scheda potrà eventualmente essere integrata con relazioni, analisi economiche, delibere e altri materiali (es. foto, video) descrittivi dell’iniziativa. Le iniziative pervenute verranno validate e valutate da una commissione costituita da rappresentanti di Federambiente, Legambiente, ministero dell’Ambiente, ministero dello Sviluppo economico, Ispra, rappresentanti del mondo dell’università e della ricerca, della Camera e del Senato, delle Regioni e dell’Anci.
Tutta la documentazione necessaria alla partecipazione è disponibile su www.federambiente.it e www.legambiente.it. Per ulteriori informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa (tecnico@federambiente.it, tel. 06 9594.4111).