Il Consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge sugli illeciti agroalimentari

Rafforzati gli strumenti normativi contro frodi, contraffazioni e agropiraterie a tutela del Made in Italy

[26 Febbraio 2020]

Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro della giustizia Alfonso Bonafede, e del ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Teresa Bellanova, ha approvato un disegno di legge che contiene nuove norme in materia di illeciti agro-alimentari. Il testo interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare, in particolare per quanto riguarda «la tutela penale della salute pubblica e della sicurezza degli alimenti, nonché in materia di frode nel commercio di prodotti alimentari».

Il governo sottolinea che «Il testo interviene sul codice penale e sulla legislazione speciale del settore agro-alimentare, con riguardo alla tutela penale della salute pubblica e della sicurezza degli alimenti, nonché in materia di frode nel commercio di prodotti alimentari. Tra gli obiettivi principali: la riorganizzazione sistematica della categoria dei reati in materia alimentare, per garantire l’effettiva tutela dei beni giuridici di riferimento, che richiedono spesso anche l’anticipazione delle incriminazioni già alla soglia del rischio, nonché l’elaborazione di un sistema di intervento a tutele crescenti; la rielaborazione del sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari, con la finalità di offrire risposte concrete e differenziate in ragione dell’effettivo grado di offensività delle condotte; la sistemazione organica per l’intero settore dei reati in materia alimentare della responsabilità delle persone giuridiche».

Secondo l’esecutivo, «Il provvedimento detta una disciplina più compiuta in relazione alla produzione e alla commercializzazione di alimenti che non costituiscono un pericolo immediato ed imminente, ma tendono a manifestare la propria pericolosità nel medio e lungo periodo e rielabora l’ambito di  tutela penale contro le frodi alimentari, con particolare riferimento alla emergente realtà di organizzazioni complesse ed alla responsabilità delle persone giuridiche che sono divenute ormai, nella dimensione allargata degli scambi commerciali, il principale referente criminologico, così da aprire la strada a nuove fattispecie incriminatrici, differenziate sia a livello normativo-precettivo che a livello sanzionatorio  in ragione dell’effettivo grado di offensività».

Soddisfatto il presidente della Commissione agricoltura della Camera, Filippo Gallinella (M5S): «Con questa riforma si rafforzano gli strumenti normativi contro frodi, contraffazioni e agropiraterie. Il testo di 14 articoli si occuperà infatti di imprese, responsabilità delle persone giuridiche, tutela penale economica e salute pubblica. Tra gli obiettivi principali: la riorganizzazione sistematica della categoria dei reati in materia alimentare, per garantire l’effettiva tutela dei beni giuridici di riferimento che richiedono spesso anche l’anticipazione delle incriminazioni già alla soglia del rischio, nonché l’elaborazione di un sistema di intervento a tutele crescenti. Oltre a ciò è prevista la rielaborazione del sistema sanzionatorio contro le frodi alimentari, con la finalità di offrire risposte concrete e differenziate in ragione dell’effettivo grado di offensività delle condotte. Infine, la sistemazione organica per l’intero settore dei reati in materia alimentare della responsabilità delle persone giuridiche. Le agromafie non solo si appropriano di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma compromettono in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani ed il valore del marchio Made in Italy».

Interviene anche il presidente della Fondazione UniVerde Alfonso Pecoraro Scanio, già ministro delle politiche agricole che nel 2000 coniò il termine “Agropirateria”, istituendo la prima Commissione ministeriale in materia, e che dice che «Il disegno di legge del Governo contro le agromafie va approvato rapidamente in Parlamento per contrastare lo scandalo del caporalato e dell’agropirateria che sono veri e propri nemici dell’Italia. Questo ddl, dovuto alla valorosa attività di Giancarlo Caselli e della Fondazione Osservatorio Agromafie, già nella scorsa legislatura fu bloccato in Parlamento da lungaggini e ostacoli di varia natura. L’approvazione del disegno legge sarà uno degli obiettivi della campagna#NoFakeFood promossa dalla Fondazione UniVerde insieme ad alcune realtà del web, come Influgramer.com, con il supporto di personalità impegnate nella lotta all’agropirateria e alle agromafie come Jimmy Ghione, autore di numerose inchieste televisive contro il falso made in Italy, e Yvan Sagnet, presidente dell’associazione NoCap, nominato Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana dal Presidente Mattarella per la sua lotta contro il caporalato. Questo ddl è anche una prima risposta all’Iniziativa dei Cittadini Europei contro il cibo anonimo a difesa dell’identità dei prodotti agroalimentari, promossa da Coldiretti, Campagna Amica e con l’adesione della Fondazione UniVerde e altre realtà italiane ed europee».

Bellanova conclude: «Il falso made in Italy, costa al nostro Paese 100 miliardi di euro l’anno, contro i circa 42 di export dei prodotti autentici. Un vero e proprio furto di identità che danneggia i nostri produttori, mina la salute dei consumatori, ingannandoli, rischia di incrinare la reputazione del Paese. Oggi, con questo testo che prende le mosse da una proposta della Commissione Caselli, si garantisce l’effettiva tutela dei prodotti alimentari, si rielabora il il sistema delle sanzioni, si amplia la sfera delle tutele. Non a caso fin dal mio insediamento al Ministero ho sostenuto la necessita di rafforzare ulteriormente il sistema di controlli che già oggi ci pone fra i migliori al mondo per poter tutelare di più e meglio le nostre indicazioni geografiche e i nostri marchi e sconfiggere la concorrenza sleale che avvelena le filiere e produce distorsioni inaccettabili di mercato. Per questo un grazie a Giancarlo Caselli e a tutti i componenti dell’Osservatorio Agromafie che con il loro lavoro hanno contribuito in modo determinante alla definizione delle nuove norme».