
L’ortofrutta? Al porto di Livorno piace fredda

A due anni di distanza dalla partecipazione alla precedente edizione del Fruit Logistica, uno degli eventi più importanti nel settore del commercio internazionale dei prodotti freschi ortofrutticoli, il porto di Livorno si è ripresentato a Berlino per la kermesse con la sua cold chain – la catena del freddo – per mettere a frutto le potenzialità dello scalo.
Già oggi il terminal darsena Toscana (Tdt) ha oltre 890 prese per lo stoccaggio dei container refrigerati, di cui 70 in area di ispezione; una dote cui si aggiunge il terminal Livorno reefer (Lr), sul canale industriale, che si estende su una superficie di 11mila mq, e l’interporto Vespucci, che ospita 4.500 metri quadrati di magazzini frigo per l'ortofrutta, più altri 2000 mq dedicati al prodotto fresco e surgelato.
Da Berlino, Beppe Caleo – il direttore commerciale di Tdt – parla delle grandi opportunità di crescita per Livorno in un mercato che sta vivendo un momento delicato: «I problemi di congestione che hanno colpito i porti del nord Europa hanno provocato pesanti strozzature nelle filiere distributive del prodotto del fresco, spingendo molti esportatori ed importatori a chiedersi se Livorno non possa diventare un hub di riferimento per la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli e surgelati in area mitteleuropea» ha detto.
Nel merito, Caleo spiega come dal 2019 ad oggi sia complessivamente aumentata la percentuale dei container refeer movimentati: se tre anni fa, i contenitori refrigerati movimentati da Tdt rappresentavano il 9,5% degli oltre 210.000 container pieni totalizzati, oggi sono l'11% del totale: «In termini assoluti siamo quasi tornati ai livelli prepandemici, è un dato significativo che ci fan ben sperare sulla crescita di questo business».
E fanno ben sperare per il futuro anche gli oltre 6000 container frigo movimentati dal terminal Livorno reefer: «A Livorno, il settore dell'ortofrutticolo ha trovato nel miglioramento del sistema di logistica integrata un nuovo traguardo di qualità», aggiunge il presidente di Lr, Enzo Raugei, parlando della fiera di Berlino come di una esperienza positiva.
«Adesso dobbiamo puntare a implementare ulteriormente la cold chain, facilitando ad esempio, attraverso il Tuscan port community system, l'integrazione dei servizi di controllo doganale. Il prossimo step? La creazione di una piattaforma web nel quale Livorno possa presentare le potenzialità della logistica del freddo», conclude Raugei.
