Siamo il mammifero più ingombrante
Quanto pesano l’uomo e gli altri esseri sulla Terra
Ma batteri, formiche, pesci, bestiame e termiti ci battono e i nostri parassiti sono più numerosi
[7 Marzo 2014]
Randall Munroe di XKCD ha realizzato il grafico che pubblichiamo che ordina tutti i mammiferi del mondo in base a quanto pesano e basta uno sguardo per capire che noi esseri umani utilizziamo una quantità sproporzionata di biosfera della Terra, se poi ci aggiungiamo il nostro bestiame la cosa diventa sconvolgente, relegando la moltitudine di specie di mammiferi selvatiche a semplici comparse, a volte fantasmi.
Monroe ha utilizzato in gran parte i dati di “Harvesting the Biosphere: The Human Impact”, un imponente lavoro di Vaclav Smil, Distinguished Professor dell’università del Manitoba, che scrive: «La specie umana si è evoluta per dominare la biosfera: l’antropomassa globale è ormai di un ordine di grandezza superiore alla massa di tutti i mammiferi terrestri selvatici. Come risultato, la nostra dipendenza dalla raccolta dei prodotti della fotosintesi per alimenti, mangimi, materie prime ed energia è cresciuta fino ad avere impatti globali sostanziali».
Negli ultimi 2.000 anni l’agricoltura ed i cambiamenti di uso del suolo causati dalla deforestazione e dalla conversione di praterie e zone umide, hanno ridotto di ben il 45% lo stock della massa globale delle piante terrestri, con una riduzione nel solo XX secolo che è stata del 15%. Smil sottolinea che «Gli attuali raccolti annuali di fitomassa sono una parte significativa della produttività primaria netta globale (Npp, l’importo totale dei nuovi tessuti vegetali creati dalla fotosintesi). Alcuni studi ritengono l’appropriazione umana della Npp (il rapporto tra queste due variabili), pari al 40%, ma questa misurazione è problematica in sé». La conclusione non è rosea ma neanche catastrofica: «La futura crescita della popolazione e una migliore qualità della vita si tradurranno in crediti aggiuntivi sulla biosfera, ma esistono opzioni per accogliere queste richieste, senza compromettere seriamente i servizi biosferici insostituibili».
Ma se gli esseri umani dominano i mammiferi e la biosfera ci sono altre specie che ci sopravanzano in peso: le formiche presenti sul nostro pianeta sono così numerose che il loro peso è quasi 10 volte di più di quello degli esseri umani e, come fa notare Munrpoe, «I batteri superano le persone di migliaia di volte ad uno, senza nemmeno contare i parecchi chili di loro che avete nel vostro corpo».
Nel novembre 2011 la specie umana ha raggiunto i 7 miliardi di individui, una cifra raggiunta o superata da altre specie, anche se gli esperti dicono che è quasi impossibile dare cifre abbastanza precise, quindi fanno alcune ipotesi fondate. Se la cifra di 7 miliardi di esseri umani è un punto simbolico messo dall’Onu (che poco dopo ammise di aver sbagliato sul tasso di crescita reale della popolazione mondiale, che sarebbe più alto), figuriamoci se riusciamo a contare i roditori o gli uccelli. Ma i più impegnativi di tutti potrebbero essere i pesci, come hanno dimostrato le recenti stime al forte rialzo della biomassa di quelli mesopelagici. E’ per questo che i ricercatori stimano le specie calcolando la biomassa, moltiplicando una popolazione stimata per il peso medio dei suoi membri. Così, noi esseri umani nel 2011 pesavamo circa 350 milioni di tonnellate, cioè 7 miliardi x 50 kg.
David Kidd, dell’Imperial College di Londra, ha realizzato, con la collaborazione di esperti del Wwf, il Global Population Dynamics Database, secondo il quale, tra i vertebrati terrestri il più vicino in termini numerici all’umanità è il ratto, che tutti considerano numerosissimo ma che nessuno è particolarmente ansioso di contare, secondo la Fao ci superano di gran lunga i polli domestici che erano 18,6 miliardi nel 2009.
Ma se si passa ad animali che hanno dimensioni corporee simili alle nostre il confronto è impari. Jonathan Loh, un ricercatore della Zoological Society of London e consulente del Wwf International, sottolinea che «Nessun altro grande mammifero si avvicina a noi in termini di numeri. Secondo la Fao, ci sono circa 1,4 miliardi di capi di bestiame in tutto il mondo e circa 1,1 miliardi di pecore (nel 2009). La biomassa totale di bestiame sarebbe maggiore della nostra (più di 500 milioni di tonnellate), ma la biomassa delle pecore sarebbe notevolmente inferiore (sotto i 100 milioni di tonnellate)».
Loh ha realizzato anche una tabella riepilogativa che dà il senso della presenza della vita sulla Terra: i batteri sarebbero una cifra inimmaginabile: 4 quadrilioni di quadrilioni, per un peso totale di 1.000 miliardi di tonnellate; le formiche sono 10 miliardi di miliardi e pesano 3 trilioni di tonnellate; i pesci marini erano calcolati tra gli 800 milioni e i 2 miliardi di tonnellate (ma potrebbero essere molti di più); il bestiame domestico raggiunge gli 1,4 miliardi e 520 milioni i tonnellate; le termiti pesano 445 milioni di tonnellate; gli esseri umani nel 2011 erano 7 miliardi per 350 milioni di tonnellate; il Krill antartico arriva a 500 trilioni di individui e pesa 150 milioni di tonnellate; le pecore sono 1,1 miliardi e 65 milioni di tonnellate; i polli domestici 18,6 miliardi e 40 milioni di tonnellate; le 10 specie i grandi balene arrivano appena a 3 milioni di individui ed a 20 milioni di tonnellate; le 2 specie di elefanti sono ridotte a 500.000 animali ed a 2 milioni di tonnellate.
Poi ci sono le piante terrestri, con una biomassa di 560 miliardi di tonnellate e le piante marine con 5 – 10 miliardi di tonnellate. Il peso stimato di tutti gli animali terrestri, corretto da un errore di valutazione fatto da Loh, sarebbe di 5 miliardi di tonnellate.
Da queste cifre si deduce che le formiche ci superano di gran lunga in biomassa e che il Krill è la specie con la popolazione più numerosa del mondo. Secondo il Wwf Usa, tra gli uccelli la specie più numerosa dovrebbe essere il quelea beccorosso (Quelea quelea), un uccello tessitore dell’Africa subsahariana, mentre il pesce più numeroso è l’acciuga peruviana (Engraulis ringens).
Ma gli esseri umani farebbero male ad essere fieri di aver superato in peso le gigantesche balene ed i possenti elefanti, come ci ricordano gli esperti del Wwf anche le specie più numerose possono collassare e scomparire del tutto: «I numeri del piccone migratore erano stimati in 3 – 5 miliardi e guardate cosa gli è successo… il che ci dovrebbe inviare a tutti un avvertimento!» ed un altro esperto ci riporta alla realtà della nostra vita di animali superiori ma che vivono in simbiosi con le altre creature: «Naturalmente, all’interno di ogni essere umano ci sono animali. Così, i nostri parassiti dovrebbero essere più numerosi di noi».