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Perini: «L’obiettivo sociale ed ambientale è un elemento strutturale degli obiettivi dell’azienda»

Sostenibilità del cibo per la collettività: Qualità e servizi diventa società Benefit

«I soci dell’azienda ci hanno dato un indirizzo semplice: portare pasti buoni, gustosi e sani ai bambini delle scuole»
 |  Green economy

Qualità e servizi, un’azienda pubblica con sede a Calenzano, ha un ruolo centrale nella produzione e fornitura pasti per la collettività – ristorazione scolastica e Rsa – nei Comuni di Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Signa, Carmignano e Barberino di Mugello. Si parla di oltre 7.500 pasti serviti ogni giorno, con conseguenti ricadute ambientali e sociali che dipendono in modo diretto dalle scelte aziendali.

Per questo Qualità e servizi ha presentato ieri la sua scelta di diventare società Benefit: una qualifica introdotta nella legislazione italiana nel 2015, è riconosciuta alle aziende che a partire dal loro Statuto e del loro Codice etico scelgono di perseguire nell’attività di business finalità di sviluppo sostenibile.

«Un’azienda come Qualità e servizi che diventa società Benefit, ovvero una realtà che pur rimanendo commerciale ed orientata al profitto, persegue un secondo obiettivo quale il benessere dei cittadini, la sostenibilità dei territori e il valore sociale per gli azionisti, per Confservizi Cispel Toscana è un risultato importante – spiega il presidente Cispel, Nicola Perini – Da anni promuoviamo, come associazione, l’adesione delle aziende di servizio pubblico in tutti i settori al modello Benefit, e tante imprese pubbliche di settori diversi sono orientate in questo senso: significa far diventare l’obiettivo sociale ed ambientale un elemento strutturale degli obiettivi dell’azienda, e non solo un corollario».

Parlando di cibo, si tratta di un approccio doppiamente importante. Come ormai sappiamo dai rapporti Ipcc, infatti, il sistema alimentare globale – che include tutte le emissioni generate lungo l’intera filiera dalla produzione fino al consumo – contribuisce per circa il 25-30% delle emissioni antropogeniche di gas serra (guardando al solo ad agricoltura e allevamenti, in Italia si parla del 7%).

Dal 1960 il consumo di calorie pro capite è aumentato di circa un terzo, il consumo di carne è raddoppiato. L’uso di fertilizzanti chimici è aumentato di nove volte e le aree naturali convertite in agricoltura sono 5,3 milioni di kmq, corrispondenti a poco meno della superficie di tutta l’Europa continentale (esclusa la Russia Europea) con un consumo idrico per l’irrigazione pari al 70% del consumo umano totale di acqua dolce. Allo stesso tempo, lo spreco alimentare pro capita è aumentato del 40% e corrisponde attualmente al 25-30% del cibo prodotto, che contribuisce all’8-10% delle emissioni del sistema alimentare.

Per limitare l’innalzamento della temperatura globale a 2°C, è dunque necessario un cambiamento diffuso delle abitudini alimentari, e gli attori pubblici che operano lungo la filiera hanno una grande responsabilità in tal senso.

L’amministratore unico di Qualità e servizi, Filippo Fossati, sottolinea appunto che «la nostra è un’azienda pubblica. Se il pubblico fa azienda è per produrre beni e soprattutto servizi, utili alla comunità. Nella maniera più efficace e sostenibile. Noi siamo obbligati a produrre valore sociale. I soci dell’azienda ci hanno dato un indirizzo semplice: portare pasti buoni, gustosi e sani ai bambini delle scuole. Ciò significa utilizzare materie prime fresche e di qualità, e lavorare con i produttori locali, perché abbiamo bisogno di rilanciare un’agricoltura che porti lavoro, salvaguardi e protegga il paesaggio e il territorio».

È cambiato il modo di produrre i pasti, di approvvigionarsi delle materie prime, di essere sostenibili nei processi produttivi: «Efficienza energetica, uso razionale dell’acqua, riduzione dello spreco alimentare. Anche su questo punto, Qualità e servizi rappresenta un caso scuola – conclude Perini – La scelta della filiera corta, del coinvolgimento dei produttori agricoli e alimentari del territorio, la rende sempre più una azienda che mentre eroga servizi di qualità, fa crescere le economie locali».

Redazione Greenreport

Greenreport conta, oltre che su una propria redazione giornalistica formata sulle tematiche ambientali, anche su collaboratori specializzati nei singoli specifici settori (acqua, aria, rifiuti, energia, trasporti e mobilità parchi e aree protette, ecc….), nonché su una rete capillare di fornitori di notizie, ovvero di vere e proprie «antenne» sul territorio.