Tappobag passa anche per l’online grazie a DaWanda
Tappobag: dalla Toscana alla Settimana della Moda di Parigi il successo della tappo borsa ecologica non si ferma
[7 Luglio 2014]
Far conoscere anche all’estero l’italianità delle sue creazioni: questo l’obiettivo della partecipazione del brand italiano Tappobag a Who’sNext, il salone internazionale di pret-à-porter e di accessori moda in questi giorni a Parigi, nel contesto della Fashion Week, dal 4 al 7 luglio. Per dare una dimensione del successo e dell’interesse riscosso da Tappobag anche a livello internazionale basta dire che l’invito è stato rivolto loro direttamente dall’organizzazione del Salone, per mostrare anche a Parigil’originalità dei loro prodotti.
Se però si vuole comprendere meglio la portata innovativa di Tappobag si deve andare indietro nel passato, al 2011, quando Stéphanie Lazzereschi, ambientalista conosciuta come Smiler, torna in Italia e organizza il suo matrimonio “ecologico”. La sua trovata ha talmente successo che la induce a fondare insieme a degli amici l’associazione Let’s Eco Party e a creare accessori come anelli, orecchini e collane con materiali riciclati. Quando l’anno dopo era alla ricerca di nuovi materiali di riciclo da impiegare per le proprie creazioni si è imbattuta in qualcosa di nuovo: i tappi delle bottiglie. Ed è da questa scoperta che ha inizio la storia di Tappobag.
Ogni giorno una enorme quantità di tappi di bottiglia viene quotidianamente gettata nella spazzatura, senza che vengano riutilizzati in maniera intelligente o a favore dell’ambiente. Inoltre, i tappi rappresentano uno dei materiali più pericolosi e inquinanti e, prima della nascita di Tappobag, non erano mai stati adoperati nel design di moda, ancor meno per la realizzazione di accessori fashion.
L’intuizione di Tappobagè dunque semplice: ridurre l’impatto dell’industria della moda sull’ambiente e salvare i tappi delle bottiglie di birra dalla discarica. Da questo pensiero alla creazione di una linea di borse completamente realizzate a manoe con materiali di riciclo il passo è breve. Infatti, per realizzare ciascun articolo viene utilizzato quasi il 90% di materiali riciclati, mentre vengono impiegati tra i 20 e i 230 tappi a seconda del modello di borsa. Provenienti dai diversi locali della provincia di Pisa e raccolti settimanalmente, tra le mani dei designer di Tappobag, i tappi si trasformano da materiale di scarto a materia di pregio e divengono la base per la creazione di accessori di moda.
Per ottenere visibilità e fare conoscere i propri articoli unici e fatti a mano anche a livello internazionale, già nel 2012 Tappobag ha scelto di aprire un negozio online su DaWanda, il mercato online in cui artigiani, designer e hobbisti possono vendere i propri articoli originali e fatti a mano. Il matrimonio tra Tappobag e DaWanda è all’insegna dell’amore per l’unicità e il fatto a mano. In particolare, per i prodotti con un cuore e, perché no?, anche ecofriendly come quelli di Tappobag.
Infatti, la particolarità di DaWanda è quella di porsi come alternativa alla produzione e al consumo di massa, rivolgendosi a persone che amano l’originalità, l’unicità e il consumo responsabile. Grazie a queste sue caratteristiche a unitamente e ai 280.000 negozi attualmente presenti all’interno del marketplace, si può dire che DaWanda sia il mercato online dedicato ai prodotti handmade più grande d’Europa.
Proprio per le sue caratteristiche, DaWanda è felice di poter celebrare il successo finora ottenuto da Tappobag e, dal mese di gennaio 2014, l’ha selezionata per i propri special features: Cercaregali – Giftfinder Italia, Tendenze Primavera Italia, Tendanceseuropéennes France, Trend Report Primavera/Verano Espana, Trend Report Berlin, Trend Report Poland, LoveBook DaWanda 2014.