Tutela del cibo Made in Italy: da Arezzo a Pisa sostegno alla protesta Coldiretti
[5 Dicembre 2013]
Ha avuto eco anche in Toscana la manifestazione di Coldiretti a tutela delle produzioni alimentari made in Italy, con il blocco del valico del Brennero dal quale transitano materie prime o prodotti finiti provenienti dall’estero, per poi essere spacciati come italiani e commercializzati nel nostro paese.
«Esprimo la mia piena solidarietà agli agricoltori, tra i quali anche molti aretini, che hanno manifestato al Brennero in difesa del made in Italy- ha dichiarato il presidente della Provincia di Arezzo Roberto Vasai- Quella per la tracciabilità dei prodotti è una battaglia sacrosanta che sosteniamo con convinzione e con energia- ha aggiunto- I nostri produttori sono troppo spesso messi in crisi dall’ingresso sul mercato di prodotti che hanno il marchio nazionale, ma che di italiano hanno invece ben poco. Garantire invece che si sappia qual è la vera provenienza dei prodotti è una garanzia anche per il consumatore, che deve poter scegliere in un mercato libero e ormai globale, perché non si può certo pensare a forme di protezionismo, ma deve avere la certezza di quello che compra e della sua origine».
A tal proposito a Pisa, su proposta di Coldiretti, la Giunta provinciale ha approvato un ordine del giorno in difesa del “Made in Italy” agroalimentare, contro la violazione della disciplina in materia di presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari e comunicazioni ingannevoli, rese con l’obiettivo di far intendere al consumatore che i prodotti acquistati sono di origine e di tradizione italiana.
«Il cibo è una componente fondamentale della qualità della vita delle nostre città, in quanto investe l’ambito della salute, quello economico, sociale, ambientale, etico– ha sottolineato Giacomo Sanavio, assessore allo Sviluppo Rurale della Provincia di Pisa -. I processi di internazionalizzazione rischiano di estraniare sempre più il consumatore dalle fasi di produzione, dalla provenienza, stagionalità e qualità degli alimenti, penalizzando, di conseguenza, un settore molto delicato, che costituisce, per definizione, una risorsa endogena per qualunque territorio, non facilmente replicabile.
Condividere battaglie come quelle di Coldiretti in difesa del vero agroalimentare italiano significa non soltanto sostenere le imprese agroalimentari locali, ma, attraverso loro, il fatto che i consumatori possano fare libere scelte consapevoli sul cibo che decidono di acquistare».