Costruire l’Europa delle montagne
[29 Agosto 2013]
Una riunione dei Club alpini europei che ha l’obiettivo di promuovere una specifica Federazione che faccia riferimento all’UE. Con questo proposito il Club alpino italiano, con la collaborazione della Sezione XXX ottobre di Trieste, ha organizzato nel capoluogo giuliano, sabato 31 agosto alle ore 8.30 presso la sede della Sezione triestina in via C. Battisti, 22, un incontro con gli altri Sodalizi del vecchio continente.
Hanno aderito le delegazioni dei Club Alpini Sloveno, Portoghese, Spagnolo, della Repubblica Ceca, la Federazione dei Balcani e della Macedonia. In rappresentanza del CAI sarà presente il Presidente generale Umberto Martini.
Oggi esistono l’UIAA (Union Internationale des Associations d’Alpinisme, ed il CAA (Club Arc Alpin, formato dai Paesi che gravitano solo sull’arco alpino), pertanto manca un preciso riferimento all’Unione Europea.
Il Club alpino italiano ritiene invece opportuno che nei discorsi, tanto culturali quanto gestionali, che riguardano le terre alte, vengano maggiormente considerate tutte le catene montuose europee, come gli Appennini, i Pirenei, i Carpazi, le Alpi Dinariche, che hanno uguale dignità rispetto al più celebre arco alpino.
La necessità di una Federazione dei Club alpini europei è nata in quanto i Paesi dell’Est e le neonate Federazioni montane del Cucaso, dei Carpazi e Dinariche mirano ad una maggiore visibilità e dignità internazionale.
Questa può essere l’occasione per dare vita a un organismo che dia un giusto sostegno alle future politiche della montagna in Europa.
«La Sezione CAI XXX Ottobre di Trieste è promotrice di questa iniziativa per conto del Club Alpino Italiano, ed è lieta che sia la Regione Friuli Venezia Giulia sia la città di Trieste vengano così attivamente proiettate nel grande contesto dell’Alpinismo europeo», ha dichiarato Giorgio Godina, della Sezione XXX ottobre. «La Presidente regionale Debora Serracchiani si sta adoperando per accordare alla Federazione un recapito di rappresentanza presso gli uffici della Regione FVG a Bruxelles ed assicurarle così la presenza diretta nella città sede della Comunità Europea».
Il CAI ritiene che l’accreditamento della Federazione presso la Commissione Europea si tradurrà in sicuri vantaggi per i Club associati grazie a progetti comuni su diverse aree di intervento (tecniche alpinistiche – sentieristica –politiche giovanili – ricerca scientifica – turismo – soccorso alpini – ambiente – natura – paesaggio – sviluppo locale – ecc.) finanziati con fondi della Comunità Europea.
di Cai – Club alpino italiano