Controlli doganali sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, ecco gli orientamenti Ue
[12 Maggio 2015]
Gli orientamenti per i controlli doganali sulle spedizioni transfrontaliere di rifiuti sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi. Gli orientamenti, che non devono essere considerati obbligatori, sono uno strumento d’aiuto per effettuare controlli sulle spedizioni di rifiuti per le autorità doganali, oltre che per migliorare i metodi di cooperazione e di sviluppo delle buone pratiche amministrative tra le autorità doganali e le autorità nazionali competenti (Anc). Sono quindi uno strumento per contribuire alla protezione dell’ambiente, della salute umana, e per contribuire all’istituzione di condizioni uniformi per l’industria dell’Ue.
Questi orientamenti si applicano alle spedizioni di rifiuti in entrata, in transito e in uscita dal territorio dell’Unione europea. Non contemplano i movimenti di rifiuti tra gli Stati membri dell’Unione europea. E non esaminano le misure dettagliate legate alla decisione delle Anc, di vietare o limitare l’importazione, l’esportazione o il transito delle spedizioni transfrontaliere di rifiuti.
La tutela della salute e dell’ambiente è un tema di crescente importanza, tanto che il trattato di Lisbona prevede, tra gli obiettivi dell’Unione europea, un elevato livello di tutela e di miglioramento della qualità dell’ambiente. L’insieme della legislazione dell’Ue in materia ambientale (regolamenti, direttive, decisioni) ha fissato oltre 130 finalità e obiettivi separati, da conseguire entro il 2010-2050, che riflettono la politica ambientale dell’Ue. Fra questi obiettivi chiave figura anche lo sradicamento delle spedizioni illegali di rifiuti entro il 2020.
In tale contesto le autorità doganali, in quanto unico servizio ad avere una visione completa dei flussi commerciali alle frontiere esterne dell’Ue, possono dare un importante contributo. Tuttavia, il ruolo delle autorità doganali trae origine da vari regolamenti che non sono specificamente destinati alle dogane e la cui attuazione richiede quindi una stretta collaborazione con le Anc.
Questi regolamenti richiedono inoltre alle autorità doganali un livello relativamente elevato di conoscenze e competenze nei settori in cui è previsto un loro intervento.
Ed è proprio per ovviare a tale problema che è stato redatto il documento contenente gli orientamenti. C’è da dire, però, che la versione degli orientamenti pubblicata sulla Gazzetta è una sintesi pubblica. Perché, per ridurre al minimo il rischio di elusione dei controlli alle frontiere dell’Ue i dettagli relativi alle procedure raccomandate per i controlli da parte delle autorità doganali non vengono resi pubblici.
Il documento è stato redatto nell’ambito di un gruppo di lavoro ad hoc nel quale i rappresentanti delle dogane e delle Anc degli Stati membri hanno apportato la loro esperienza per quanto riguarda, tra l’altro, le procedure doganali di controllo applicabili alle spedizioni transfrontaliere di rifiuti, l’organizzazione della cooperazione amministrativa e qualsiasi altra tematica specifica riguardante tali spedizioni.