Edilizia e rinnovabili, la specialità delle normative secondo il Tar
[13 Maggio 2015]
La normativa in materia di energia rinnovabile ha carattere di specialità rispetto alla normativa generale in materia edilizia. Lo ricorda il Tribunale amministrativo del Piemonte (Tar) – con sentenza numero 749 – in riferimento al provvedimento adottato dal Comune di Ruffia, sull’istanza presentata per ottenere il permesso di costruire un impianto fotovoltaico e la decadenza per mancato inizio lavori.
Al fine di individuare il momento in cui devono ritenersi iniziati i lavori occorre fare riferimento non alla normativa generale urbanistica ma a una disposizione speciale – contenuta nella legge finanziaria del 2008 – che prevede la dimostrazione dell’avvio dell’iniziativa da parte degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Si prevede, infatti, che per gli impianti alimentati da fonti rinnovabili la dimostrazione di avere concretamente avviato la realizzazione dell’iniziativa ai fini del rispetto del termine di inizio dei lavori è fornita anche con la prova di avere svolto una serie di attività. Ossia l’acquisizione della disponibilità delle aree destinate ad ospitare l’impianto e l’accettazione del preventivo di allacciamento alla rete elettrica formulato dal gestore competente. In alternativa, alla suddetta accettazione del preventivo di allacciamento alla rete elettrica soccorrono due ipotesi e precisamente: l’indizione di gare di appalto o la stipulazione di contratti per l’acquisizione di macchinari o per la costruzione di opere relative all’impianto, oppure la stipulazione di contratti di finanziamento dell’iniziativa o l’ottenimento in loro favore di misure di incentivazione previste da altre leggi a carico del bilancio dello Stato.
Del resto l’utilizzazione delle fonti di energia rinnovabile è considerata di pubblico interesse e di pubblica utilità e le opere relative sono dichiarate indifferibili ed urgenti. Questo anche in considerazione del fatto che la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra attraverso la ricerca, la promozione, lo sviluppo e la maggior utilizzazione di fonti energetiche rinnovabili e di tecnologie avanzate e compatibili con l’ambiente costituisce un impegno internazionale assunto dall’Italia con la sottoscrizione del protocollo di Kyoto dicembre 1997.