L’Ue elabora le regole per la progettazione ecocompatibile delle unità di ventilazione
[25 Novembre 2014]
Allo scopo di ridurre il consumo di energia e le emissioni di gas a effetto serra con un buon rapporto costi/benefici, la Commissione europea – coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile (direttiva 2009/125/Ce) – ha emanato e pubblicato sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi il regolamento recante misure di esecuzione della direttiva sulle specifiche per la progettazione ecocompatibile delle unità di ventilazione. Ossia degli apparecchi ad alimentazione elettrica dotati di almeno un girante, un motore e una cassa, destinato a effettuare il ricambio dell’aria esausta con aria proveniente dall’esterno in un edificio o in una sua parte.
Il regolamento entrerà in vigore al ventesimo giorno dalla pubblicazione sulla Gazzetta, ma le specifiche di progettazione ecocompatibile verranno introdotte gradualmente per concedere ai fabbricanti il tempo sufficiente per riprogettare opportunamente i prodotti disciplinati dal nuovo regolamento. Il calendario delle scadenze, infatti, deve tenere conto dell’impatto sui costi per i consumatori finali e i fabbricanti, in particolare per le piccole e medie imprese, garantendo però al contempo che le prestazioni ambientali delle unità di ventilazione migliorino senza inutili ritardi.
Comunque sia, nella misura di esecuzione dovranno essere individuati i parametri di riferimento per i tipi di unità di ventilazione attualmente disponibili ad alta efficienza energetica, in base alle informazioni raccolte in fase di preparazione della misura, affinché i fabbricanti possano avvalersene per valutare su tale base soluzioni progettuali alternative e le prestazioni ambientali del prodotto ottenute. Ciò permetterà di assicurare un’ampia disponibilità e un facile accesso alle informazioni, in particolare alle piccole e medie imprese e alle microimprese, agevolando ulteriormente l’integrazione delle migliori tecnologie progettuali e lo sviluppo di prodotti più efficienti per ridurre il consumo energetico.
Per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici delle unità di ventilazione la Commissione ha realizzato – in collaborazione con le parti in causa, le parti interessate dell’Unione e dei paesi terzi – studi preparatori dai quali è anche risultato che il principale aspetto ambientale significativo è il consumo di energia nella fase di utilizzo.
E’ stato stimato che nell’Unione europea i prodotti in questione hanno consumato nel 2010 un totale di 77,6 TWh di energia elettrica. Tali prodotti costituiscono però allo stesso tempo un risparmio di 2 570 PJ in termini di energia per il riscaldamento d’ambiente. A livello aggregato, impiegando un coefficiente di conversione dell’energia primaria pari a 2,5 per l’elettricità, il bilancio energetico indica un risparmio annuale nel 2010 di 1 872 PJ di energia primaria. Senza misure specifiche le proiezioni indicano che tale risparmio dovrebbe raggiungere il livello aggregato di 2 829 PJ nel 2025.
Ma gli studi preparatori dimostrano che è possibile ridurre in misura significativa il consumo energetico delle unità di ventilazione. Applicando le nuove specifiche si prevede un incremento aggregato del risparmio pari a 1 300 PJ (45 %), portandolo a 4 130 PJ nel 2025.
Naturalmente le specifiche non sono definitive: verranno riviste alla luce del progresso tecnologico. La Commissione riesaminerà il entro il primo gennaio 2020 anche sull’eventuale estensione dell’ambito di applicazione del regolamento al fine di includere le unità unidirezionali aventi potenza assorbita nominale inferiore a 30 W e le unità bidirezionali aventi potenza assorbita nominale totale dei ventilatori inferiore a 30 W per flusso d’aria. Così come valuterà l’opportunità di prendere in considerazione gli effetti dei filtri a basso consumo d’energia sull’efficienza energetica e la necessità di stabilire un’ulteriore fase che preveda specifiche di progettazione ecocompatibile più rigorose.